Formula 1

Stefano Domenicali, bacchettati i piloti di F1: “Non siate egoisti!”

I cambiamenti non sono stati assorbiti positivamente da diversi piloti, ma anche da qualche scuderia che partecipa all’attuale Mondiale 2023 della Formula 1. In una delle sue ultime interviste, Stefano Domenicali ha richiamato tutto il paddock all’ordine, chiedendo di non osteggiare le decisione prese. Il CEO della F1 ha parlato di cambiamenti doverosi per rendere più spettacolare uno sport che si sta aprendo a un pubblico sempre più variegato.

Le parole di Stefano Domenicali sui piloti di Formula 1: “Stiamo cambiando per migliorare lo spettacolo…”

Non voglio una società in cui le persone non possano dire ciò che vogliono – ha detto Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ai microfoni del Daily Mail –. Fanno parte di questo sport e di questo business, che cresce perché pensiamo in modo più ampio. A volte uscire dalla nostra zona di comfort non è facile, ma non possiamo essere pigri o compiacenti, così come possiamo rivedere alcune specifiche del format dei weekend con la sprint alla fine della stagione, dopo averli provati nelle sei occasioni previste. Non ci saranno sprint ogni fine settimana. Ma a volte i piloti devono ricordare che fanno parte di un quadro più ampio. Non dobbiamo essere egoisti. Fanno parte di questo sport e di questo business, che cresce perché pensiamo in modo più ampio. A volte uscire dalla nostra zona di comfort non è facile, ma non possiamo essere pigri o compiacenti, così come possiamo rivedere alcune specifiche del format dei weekend con la sprint alla fine della stagione, dopo averli provati nelle sei occasioni previste. Non ci saranno sprint ogni fine settimana. Ma abbiamo un nuovo pubblico e dobbiamo offrire un buon rapporto qualità-prezzo in ogni sessione, non lasciare che tutti girino in tondo a beneficio esclusivo di ingegneri e piloti. Ho discusso con Max (Verstappen, ndr), mi ha detto che ama questo sport e quello che sta facendo. È campione del mondo e sta lottando per il terzo titolo. È nato in macchina. Direi che probabilmente resterà più a lungo di me. Non è un problema“.

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