Storie della buonanotte per bambine ribelli: la realtà migliore delle favole

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Di Stella Grillo

Dedica del libro - Photo Credits: web
Dedica del libro – Photo Credits: web

Storie della buonanotte per bambine ribelli: nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia un libro nato per combattere gli stereotipi di genere.

Storie della buonanotte per bambine ribelli: storie di vita quotidiana per crescere

Uscito l’8 marzo 2017 ed edito Mondadori, ad opera delle autrici Elena Favilli e Francesca Cavallo, è divenuto subito un caso editoriale. Il libro raccoglie 100 favole della buonanotte con protagoniste illustri figure femminili del presente e del passato, da Marie Curie a Michelle Obama; seppur la trama risulti poco ordinaria, l’intento delle autrici è divulgare sotto forma di favola storie di donne straordinarie che sono riuscite grazie alle loro potenzialità. Accanto ai racconti di vita quotidiana, disegni e illustrazioni, dettagli e curiosità. Storie della buonanotte per bambine ribelli, mette da parte la classica struttura della fiaba in cui le principesse sono salvate dai principi: le protagoniste assolute, che si salvano da sole e cambiano il mondo, sono le sole donne e il loro coraggio. Lo scopo è insegnare fin dal principio, come una donna abbia tutto quello di cui ha bisogno in sé stessa, eliminando l’immaginario classico della principessa indifesa che deve essere salvata da un fantomatico principe.

Un invito a sognare

L’auspicio è che le donne non siano più raffigurate come creature deboli e perennemente in attesa di un salvatore; tratti principali che, fin dai tempi remoti, sono apparsi nell’immaginario comune delle bambine, ma anche nelle favole classiche a loro propinate.

Storie della buonanotte per bambine ribelli - Photo Credits: linkiesta.it
Storie della buonanotte per bambine ribelli – Photo Credits: linkiesta.it

Questo non sottende ad incarnare per forza il ruolo dell’eroina, al contrario: il testo sottolinea l’importanza di rendersi vulnerabili e la normalità dell’esserlo. Dalle fragilità si impara e ci si rialza, da sole, senza per forza un eroe, un principe o una figura maschile in quanto ogni donna ha in sé una forza trascinatrice che permette di salvare sé stessa.

”Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto”.

Per secoli la figura della donna è stata ingiustamente circoscritta a ruoli minori. In alcune zone, tutt’oggi, la situazione non è migliorata. Con questo libro della buonanotte si esortano le bambine a sognare sempre più in grande e a lottare, come gli esempi reali che il libro mostra, per i propri obiettivi. L’essere ribelli significa questo: non rassegnarsi. Ambire a sogni diversi rispetto alle favole del ”vissero felici e contenti’‘. Non si può essere contente anche da sole, con un obiettivo realizzato? Non si può essere felici diventando una pittrice come Frida Khalo, una scrittrice che si siede davanti ad un foglio bianco ed inventa il proprio mondo come Jane Austen? La particolarità sta in questo: il sogno non è magia, è concretezza. Il successo più grande è aspirare ad una vita colma di passione, di obiettivi sognando e lottando per realizzarli. Le donne di questo libro insegnano, quindi, che non c’è niente di impossibile per una donna.