Tchaikovsky, lo Zar della Musica per Balletto

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Di Redazione Metropolitan

Pëtr Il’ič Tchaikovsky nasce in Russia il 7 maggio 1840 e, con l’occasione del suo compleanno, siamo felici di ricordare ed omaggiare il compositore che, quasi in controtendenza con le correnti musicali del periodo tardo-romantico russo, più di tutti rincorre ed evoca un’armonia di gusto fortemente naturalista.

Tchaikovsky, Valzer dei Fiori 

Sin da piccolo il compositore russo mostra il suo precoce talento musicale durante le lezioni di pianoforte che avvengono in ambito domestico già all’età di 5 anni.
Nella Russia dell’epoca l’arte musicale non aveva ancora trovato solide fondamenta su cui strutturare scuole di insegnamento musicale.
Solo nel 1861 la fondazione del Conservatorio di San Pietroburgo per opera di Rubinstein rese più che un vezzo l’arte e la carriera del musicista.

Conservatorio San Pietroburgo, fonte: immagine web

La produzione musicale di Tchaikovsky è frutto di una continua rielaborazione: ciò che è arrivato a noi è un’accurata selezione di opere che ha superato la più minuziosa analisi da parte dell’autore ed è stata salvato dalla “cestinazione”, pratica che riservava con scrupolo alle proprie partiture anche a distanza di anni dalla loro stesura.
Il rapporto di Tchaikovsky con il suo costante punto di riferimento, nonché di confronto, il compositore salisburghese W. A. Mozart, ha alimentato ancora di più la sua innata ricerca di perfezione.

Tchaikovsky – Pas de Deux da Lo Schiaccianoci

Nonostante il successo popolare di cui godeva, gli eventi della vita lo portarono alla depressione e ad una visione fatalista dell’esistenza. La fortunata svolta del compositore russo è strettamente legata all’apertura ad un genere musicale all’epoca ancora sottostimato: il balletto.
Grazie a questa sua nuova passione, possiamo ancora godere dell’ascolto delle partiture originali di opere come Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci etc.

Tchaikovsky – Waltzer da La Bella Addormentata

Uno dei ricorrenti grandi bisogni degli artisti di tutti i tempi è sempre stato il riconoscimento monetario per il proprio lavoro: in questo caso la presenza affidabile e costante della mecenate Madame Von Meck ha permesso la creazione dell’atmosfera ideale per la composizione di Tchaikovsky.

Madame Von Meck, fonte: immagine web
Pëtr Il’ič Tchaikovsky, fonte: immagine web

Grazie inoltre alle loro innumerevoli lettere, abbiamo la possibilità di conoscere l’artista e la sua vita anche oltre la musica, e grazie alla prima lettera della mecenate (lettera a Tchaikovsky datata 30 dicembre 1876) abbiamo la certezza che il nostro collettivo apprezzamento sia arrivato al compositore russo quando era ancora in vita:

“La prego di credere che con la sua musica la mia vita è davvero diventata più facile e piacevole”