L’ottima prova a Montreal ha regalato la Top 30 al nostro Matteo Arnaldi. Una posizione di tutto rispetto per il ventitreenne di Sanremo che è entrato in un circolo ristretto di tennisti importanti. L’obiettivo, adesso, è quello di rimanere incollato a queste posizioni cercando, perché no, di scalarne altre. Un focus difficile, vero, ma l’ultima versione del classe 2001 potrebbe realizzare questo sogno.

Matteo Arnaldi dopo Montreal: “Non sapevo della Top 30”

(Getty Images)

Top 30? Sicuramente è una bella cosa. L’obiettivo principale era riuscire ad essere testa di serie allo US Open, quindi se è così come dici… non lo so, non ho guardato, ma sarebbe sicuramente una bella soddisfazione per me e il mio team. L’anno scorso sono arrivato agli ottavi a New York, sono andato più volte vicino ad essere testa di serie in qualche Master 1000 ma non ci sono riuscito – queste le parole di Matteo Arnaldi riportate da Ubitennis –. Sicuramente essere teste di serie è un buon aiuto, ci sono un sacco di giocatori forti fuori dai primi 30. Sconfitta a Montreal? Non ho avuto il migliore dei recuperi, ma Andrey ha giocato un ottimo tennis, così come ha fatto per tutto il torneo. Non sono riuscito a mettergli pressione, ho speso molto in questa settimana. Sabato ho giocato quattro ore e mezza in totale, giovedì due, mercoledì due e mezza. È la prima volta quest’anno che gioco quattro partite in un torneo. Oggi semplicemente doveva andare così, non credo sia dovuto alla stanchezza“.

(Credit foto – Federazione Italiana Tennis e Padel)

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