Ternana: il miglior attacco d’Italia è delle “Fere”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

I rossoverdi ad oggi rappresentano la compagine più prolifica del panorama italiano. Meglio addirittura dei panzerwagen di Atalanta e Sassuolo, la Ternana di questo inizio stagione ha iniziato ad unire il devastante al dilettevole.

Costanza e superiorità i fattori vincenti

Al netto di quanto scaturito da queste prime -sicuramente esagitate- giornate di calcio italiano è concesso considerare la Ternana di Cristiano Lucarelli una lieta sorpresa.
In molti diffidavano dalle capacità tattiche e manageriali con le quali l’ex ariete di Livorno si presentava alla piazza questo agosto. ‘Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior‘. È così è stato dopo lo sventurato esordio in Coppa Italia che ha visto l’Albinoleffe uscire dal ‘Libero Liberati’ col ghigno della vittoria.

Il principio nasce dalla fine -orbene- da quel momento 24 reti in sole nove partite disputate ed il comando del girone C. Degne di nota le ultime due uscite con Catanzaro e Cavese (rispettivamente 5-1 e 5-0) a coronare la prorompente marcia delle Fere.
Nell’assordante cornice di questa speciale classifica -per quanto circoscritta e contestualizzata- figurano nomi altisonanti quali Atalanta e Sassuolo (18), Milan, Roma e Inter (16), Juventus e Napoli (15).


Il paradosso è evidente date le due gare di differenza che intercorrono tra Serie C e Serie A, per tanto risulta opportuno supportarci con il rapporto reti/gare disputate. Ed è qui che il dato inizia ad acquisire un valore ben definito e sicuramente più esponenziale: Atalanta e Sassuolo -le migliori in Serie A- viaggiano ad una media impressionante di 2,57 reti ad incontro.

La Ternana sublima le statistiche con 2,66 reti ad incontro che, per giunta, risulta la terza miglior media d’Europa, al pari del PSG di Mbappè e Di Marìa. Meglio degli umbri solo il vero panzer Bayern Monaco (3,85 per gara) e l’Ajax di ten Hag il quale con 32 reti in 8 partite ed una media di 4 gol per gara guida la classifica europea: anche e soprattutto beneficiato dalla carrellata letale per 13-0 rifilata al Venlo settimane fa.
Restano accodate le big industries quali Real Madrid, Barcellona, Chelsea, Liverpool e Manchester City.

Fuoco di paglia o reti da promozione?

L’estiva aria di rivoluzione respirata i primi giorni della gestione Lucarelli non pareva così speranzosa. L’addio di mister Fabio Gallo, la partenza di Guido Marilungo destinazione Monopoli e le controversie sanitarie non lasciavano presagire una situazione serena.
Da discreto attaccante d’esperienza -oltre 160 gol in A e capocannoniere nella stagione 2004/05- ha da subito acchittato il reparto offensivo con una linea di tre trequartisti dietro l’ipotetica unica punta.

A sinistra si alternano i vari Torromino e Furlan, i restanti tre, invece, sono the untouchables: l’urugagio Cèsar Falletti è il trequartista della squadra, alla sua destra l’ex Bari Anthony Partipilo a sostegno dell’eterno Daniele Vantaggiato. Questi tre citati assieme detengono l’apporto maggiore in termini di gol realizzati. Sono ben 6 i centri di Falletti, 4 per Partipilo e 3 per Vantaggiato. Il frutto di una manovra offensiva così assertiva e poderosa è influenzato da un gioco più verticale e rapido.

I centrali di centrocampo Palumbo e Damian sono contemporaneamente interdittori e costruttori. Nondimeno risultano fondamentali i tempi di inserimento dei terzini sempreverdi quali Mammarella e Defendi. Le chiavi della difesa -per il momento- sembra abbiano trovato padrone nella coppia Boben-Kontek nell’attesa del ritorno di Mobido Diakitè.

Il mix di giovani promesse ed esperte certezze con le quali Lucarelli si trova ad affrontare il campionato funziona per i suoi meccanismi. Recupero immediato del possesso, ricerca costante della lunga profondità ed estenuante lotta sulle seconde palle: tutti fattori che comprovano la grande catena di montaggio che è la Ternana.

Ternana, redenzione!

Dalla nascita dell’allora Interamna si sono susseguiti eventi catastrofici e determinanti.
Come i numerosi fallimenti o la giornata dei 108 bombardamenti nella Seconda Guerra che rasero al suolo Terni. Ma non solo cronaca nera. L’instaurazione della ‘Fera’ ovvero la garra charrua rossoverde in omaggio a Sergio Tonini.

Il gioco corto del guru Viciani che nel 1971 portò alla prima storica Serie A per una squadra umbra: passando per Del Neri, Miccoli ed il bomber compaesano Ricky Zampagna.
L’impressione è che Terni si prepari sempre per l’Apocalisse. Intravede il mondo con gli occhi vitrei e profondi di chi, pur avendo lasciato il peggio alle spalle, affronta con fermezza gli imprevisti quotidiani. Per tutto il resto c’è il calcio, e la Ternana lo gioca in maniera strabiliante.

Seguici su Metropolitan Magazine