Mark Zuckerberg, CEO di Meta, lancia un nuovo social. Threads è stato lanciato nella giornata di ieri, attirando milioni di utenti curiosi di scoprirlo. La novità di Meta vorrebbe andare a sfidare Twitter e sostituirlo. Per il momento il social non è disponibile in Europa ma solo negli Usa.

Il nuovo lancio di Meta: Threads

Mark Zuckerberg- Photo Credits La Mescolanza
Mark Zuckerberg- Photo Credits La Mescolanza

Nella giornata di ieri Meta ha lanciato il suo nuovo social network che nelle intenzioni della compagnia dovrebbe andare a soppiantare Twitter. Il lancio pare essere andato bene, con Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, che ha annunciato più di cinque milioni di utenti registrati nel giro di appena quattro ore. Per ora Threads non è disponibile in Europa e in altri territori. L’obiettivo dichiarato è quello di fargli superare il miliardo di utenti registrati.

La sfida contro Elon Musk

Zuckerberg attacca il suo “avversario” Elon Musk lanciando un app simile a Twitter. Le prime frasi del fondatore Meta sul nuovo social Threads sono state infatti “Ci vuole una app per la conversazione pubblica con più di un miliardo di persone. Twitter ha avuto la possibilità di farlo ma non ci è riuscito. Noi speriamo di si'”. Zuckerberg ha anche approfittato dell’occasione per tornare a postare su Twitter, cosa che non faceva dal 18 gennaio 2012, pubblicando un meme per prendere in giro la piattaforma e la sua politica di verifica delle identità degli utenti.

Threads contro Twitter

Il lancio di Threads arriva nel momento giusto, secondo molti osservatori, perché Twitter è sempre più in crisi a causa della dissennata gestione di Musk, che ha posto un limite di 600 tweet da leggere a chi non è abbonato. Milioni di utenti hanno protestato contro questa scelta. Inoltre il social ha continui problemi di blackout. L’obiettivo dichiarato di Meta è proprio quello di andare a sostituire Twitter come social di discussione e dibattito, tanto che molti considerando Threads un mero clone. Difficile dire al momento quanti utenti lo utilizzeranno con costanza e quanti si siano iscritti solo per pura curiosità. È innegabile però che questo può essere visto come un campanello d’allarme importante per il principale concorrente di Threads, Twitter.

Giulia Simonetti

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