Tragedia annunciata a Ischia: si scava nel fango, trovata morta 31enne

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Di Redazione Metropolitan

Un fiume di fango e detriti ha colpito intorno alle 5 del 26 novembre, Casamicciola, comune dell’Isola di Ischia, causando la morte di una donna 31enne. Sono ancora 11 i dispersi e 13 i feriti, di cui uno in condizioni “un po’ più gravi”. Ingentissimi i danni. La frana è venuta giù dal monte Epomeo, alle spalle della frazione dell’isola, così come avvenuto nel novembre del 2009, e ha trascinato massi e detriti che hanno causato il crollo di almeno 10 edifici. Sono circa 30 i nuclei familiari isolati, in totale 100 persone che devono essere ancora raggiunte e che sono senza acqua e luce. La strada che porta alle loro abitazioni è attualmente impraticabile per il fango.

Le ricerche proseguono senza sosta. I gruppi di volontari stanno battendo la zona collinare del comune isolano palmo a palmo. La zona è illuminata con i gruppi elettrogeni. Dove siano finiti è ancora presto per dirlo. La furia dell’acqua ha scaraventato decine di auto in mare, anche alcune che erano sostate non in prossimità del porto.

”Ci sono famiglie che non vogliono allontanarsi dalle proprie case – ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba – forse per paura di andare via, ma noi abbiamo la necessità che lascino le abitazioni e, speriamo, per il minor tempo possibile”, ha aggiunto.

“La prefettura insieme alla Regione sta disponendo l’evacuazione di circa 200 persone”, ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che ha parlato di “una situazione grave, con persone probabilmente ancora sotto il fango”.

Ischia, chi era Eleonora Sirabella: la 31enne morta sotto la frana di Casamicciola

Era commessa in un negozio di Ischia, Eleonora Sirabella, 31 anni, la prima vittima accertata della frana di Casamicciola. Viveva con il compagno, ancora disperso, nella zona del Rarone, una delle più colpite dalla lava di fango scesa nella notte di ieri.

Sui social il ricordo commosso di tantissimi amici e di clienti del negozio dove lavorava. Molti la definiscono un angelo, ne ricordano il tratto di bontà e mitezza ed era particolarmente benvoluta da tutti. Il suo corpo era stato ritrovato nei pressi di via Celaro, sotto un metro e mezzo di fango. Particolarmente complesse erano state le operazioni di recupero.

La loro casa è stata travolta dal fango e il suo corpo sarebbe stato trascinato per un centinaio di metri, fino a piazza Maio, dove poi è stato ritrovato. Lavorava come commessa, il marito è imbarcato sulle navi. I soccorritori hanno trovato il cadavere nel primo pomeriggio.