Dai parcheggi rosa alla stretta sui monopattini, dai moto-taxi al divieto di pubblicità sessista su strade e veicoli. Sono solo alcune delle novità introdotte con il Decreto Infrastrutture e Trasporti, approvato in Parlamento. Prevista anche la creazione di una newco per gestire le concessioni autostradali e una riforma dell’Anas.

Approvato il DL Trasporti: “Una forte impronta verso la sostenibilità sociale e ambientale”

Il Decreto Infrastrutture e Trasporti è stato definitivamente approvato in Parlamento. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, ha commentato soddisfatto.

“Un passo cruciale per accelerare le riforme previste dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e per favorire lo sviluppo di tutte le modalità di trasporto, con una forte impronta verso la sostenibilità sociale e ambientale, e verso la riduzione delle disuguaglianze“.

Ecco le misure introdotte con il Decreto Infrastrutture e Trasporti

  • Monopattini e Tuc Tuc: stretta sui monopattini elettrici con il divieto di parcheggio su marciapiedi. Saranno introdotte delle zone di sosta dedicate. La velocità massima prevista è ridotta da 25km/h a 20km/h e in caso di mezzo truccato è prevista la confisca. Per i minorenni scatta l’obbligo di casco. Il servizio taxi potrà essere effettuato anche da motocicli e velocipedi.
  • Parcheggi rosa e multe più care: i parcheggi rosa sono degli stalli riservati alle donne incinte e ai genitori con figli fino a due anni. Per i disabili sarà gratuita la sosta sulle strisce blu, se gli spazi appositi sono già occupati. Le multe per i parcheggi selvaggi saranno inasprite.
  • Trasporto pubblico locale: le Regioni potranno utilizzare una quota delle risorse per aumentare i controlli e erogare servizi aggiuntivi.
  • Bonus per la patente merci: ai giovani under 35 e ai soggetti che percepiscono Rdc o altri ammortizzatori sociali, sarà riconosciuto un bonus pari a 1000 euro per il conseguimento della patente merci. Il bonus non deve essere superiore al 50% delle spese sostenute.
  • Stop alla pubblicità sessista su strade e veicoli: su strade e veicoli sarà vietata qualsiasi forma du pubblicità che proponga dei messaggi sessisti o violenti. Vietati anche messaggi che contengano stereotipi di genere offensivi o lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica. Non saranno accettate neanche pubblicità discriminatorie con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche. Fratelli d’Italia ha protestato sin da subito, definendo questa misura una ‘nefasta ideologia gender’ e una sorta di Ddl Zan mascherato.

Pnrr, riforma di strade e autostrade e misure per il Mezzogiorno

Sarà introdotto il Pnrr, il piano di misure volto a velocizzare a realizzazione delle opere previste attraverso norme di semplificazione per le amministrazioni titolari degli interventi. Previsti degli interventi nel settore idrico e un piano regolatore portuale. Presso il Mims nasce il Cismi, Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità nel quale opereranno 24 ricercatori e tecnici.

Per la gestione di strade e autostrade è prevista una riforma dell’Anas, con una separazione contabile delle attività di concessionaria. Nasce una nuova società controllata da Mef e Mims, con un apporto complessivo di 52 milioni per la gestione delle autostrade statali a pedaggio mediante affidamenti in house. All’interno della società è presente una task-force per la Salerno-Reggio Calabria, con una spesa di 20 milioni. Stanziati fino a 5 milioni di euro per porre rimedio alle buche di Roma. L’Anas potrà acquistare progetti già pronti per la realizzazione della Tirrenica, mentre sono previsti 8 milioni per la messa in sicurezza della Sanremo-Ventimiglia. Per la A22 c’è la possibilità di avere alternative alla gara o all’affidamento in house. Per la  la digitalizzazione della motorizzazione sono stanziati 25 milioni e 24,5 milioni per progettare e realizzare entro il 2024 una pista olimpica per bob e slittino a Cortina.

Prevista una nuova norma sulla perequazione del Mezzogiorno, che consentirà di sbloccare il Fondo perequativo infrastrutturale con una dotazione di 4,6 miliardi di euro per gli anni 2022-33, per recuperare il divario nel paese.

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