Cinema

“Un giorno di pioggia a New York”, stasera in tv la commedia romantica di Woody Allen

Stasera in prima tv su Rai Movie torna Woody Allen in una commedia romantica “Un giorno di pioggia a New York“, film del 2019 interpretato da Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Diego Luna e Liev Schreiber. Ricco di nostalgia per l’Allen del passato qui ci porta in un’intrigante storia all’interno di una città che fa non solo da cornice, ma anche da protagonista. Il film racconta infatti con leggerezza e ironia le vicissitudine amorose di alcuni giovani, anche se la dichiarazione più sentita ed emotiva resta quella del regista nei confronti della Grande Mela.

Lo scandalo che coinvolse il film “Un giorno di pioggia a New York”

Selena Gomez nei panni di Shannon e Timothée Chalamet come Gatsby Welles (Credits: Amazon.it)

La pellicola fu sommersa letteralmente da enormi polemiche che vi hanno gettato anche la possibilità di non vederla mai distribuita. A seguito delle controversie emerse da parte del movimento Me Too, Allen in quei mesi era nell’occhio del ciclone per le accuse di violenza sessuale da parte di sua figlia, cosa che influenzò negativamente la sua carriera. La maggior parte degli attori protagonisti si dissociarono dal regista, esprimendo anche la volontà di non lavorare più con lui e altri donarono il loro compenso a organizzazioni in difesa delle vittime di abusi.

Amazon Studios, che distribuiva il film, ha annunciato di non avere una data di uscita fissata, sospendendone quindi la distribuzione negli Stati Uniti a tempo indeterminato. Fu un duro colpo per il regista che decise di fare causa, sostenendo che lo studio aveva abbandonato il film dando “solo vaghi motivi” e rescisso un contratto di quattro film. La questione fortunatamente si risolse con la restituzione dei diritti di distribuzione e la libertà ad Allen di trovarsi un nuovo distributore.

Un film sul destino, le situazioni improbabili e New York

In “Un Giorno di Pioggia a New York” Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning) sono due giovani innamorati che frequentano lo stesso college. Lui è un intellettuale mentre lei un’appassionata di cinema e aspirante giornalista. Insieme decidono di spostarsi per un weekend a New York, utilizzando come pretesto un’intervista che Ashleigh deve condurre con il famoso regista Roman Polland (Liev Schreiber). Almeno questa era l’idea iniziale, perché in una serie di avventure, che li porterà a distanziarsi, entrambi avranno il tempo per riflettere sulla relazione e rivedere le loro priorità.

In questo lungometraggio fanno da padrone i personaggi e la città. I primi hanno problemi con la propria identità e a farsi riconoscere per quello che sono, anche se ormai rimane poco delle lunghe riflessioni autoreferenziali con inclinazioni psicoanalitiche viste nei suoi film cult come “Io e Annie” o “Manhattan“. Mentre New York anche qui fa da spalla al regista che non si stanca mai di riproporla come cornice narrativa delle storie raccontate. Appare così contornata da un’aura magica grazie anche la fotografia dell’immenso Vittorio Storaro (“Ultimo tango a Parigi“, “Novecento“, “Apocalypse Now“).

Non ci resta che lasciarci trasportare dalle calde atmosfere dei suoi film, in grado di portarci, attraverso le storie, nella vita delle persone, senza particolari artifici. Tra insicurezze e paranoie Woody Allen si interroga spesso sull’essere umano, quasi come un qualcosa da studiare e di non facilmente identificabile. Anche in questa pellicola cogliamo tutti i vari aspetti della sua cinematografia che da sempre si è rivelata brillante e irriverente.

Francesca Agnoletto

Seguici su Google News

Adv
Pulsante per tornare all'inizio