Valeria Golino: la fama internazionale di un talento italiano

Valeria Golino - Photo Credits: Sky TG24
Valeria Golino - Photo credits: Pinterest
Valeria Golino – Photo credits: Pinterest

È stata protagonista della giornata del 19 Ottobre della Festa del Cinema di Roma Valeria Golino, con la presentazione del film di Nicolangelo Gelormini, “Fortuna”. Ed è proprio questo l’aggettivo che si può accostare alla carriera dell’attrice napoletana, fortunata con numerose interpretazioni sul grande schermo dall’83 a oggi. L’attività cinematografica della Golino è stata molto intensa negli ultimi anni. Ha registrato infatti partecipazioni a grandi film come “Il capitale umano”, “Il ragazzo invisibile” e più recentemente al capolavoro francese “Ritratto della giovane in fiamme”.

L’attrice 55enne nel corso della sua carriera ha anche vinto numerosi premi prestigiosi. Candidata per ben 15 volte ai David di Donatello, ne ha vinti 3. Ha inoltre vinto 4 Nastri d’Argento, puntando sempre più in alto ai importanti festival internazionali. Infatti con “Storia d’amore”, film dell’86, oltre ad aver ottenuto i premi già menzionati, ha vinto la Coppa volpi alla miglior Attrice nel corso della Mostra internazionale di Venezia, vinta una seconda volta anche nel 2015 con “Per amor vostro”.

Valeria Golino in "Ritratto della Giovane in Fiamme" - Photo credits: argomenti.tiscali.it
Valeria Golino in “Ritratto della Giovane in Fiamme” – Photo credits: argomenti.tiscali.it

I ruoli internazionali di Valeria Golino e la carriera da regista

La Golino ha vissuto per ben 12 anni a Los Angeles dove con la sua eleganza, che l’ha fatta emergere in giovane età grazie al mondo della moda, ha conquistato il cinema statunitense. Una scelta, la sua, sicuramente vincente. È stata questa infatti la spinta importante che l’ha fatta diventare famosa anche a livello internazionale, consacrandola come una delle più famose attrici italiane all’estero. Negli USA ha recitato in film famosi come “Rain Man”, “Lupo Solitario” e la serie di film “Hot Shots!”.

Si racconta che l’attrice napoletana fosse arrivata in finale al provino di “Pretty Woman”, parte poi ottenuta da Julia Roberts. Chissà cosa sarebbe accaduto alla sua carriera se avesse avuto la possibilità di vestire i panni di Vivian Ward! Valeria ha esordito 7 anni fa anche alla regia. Mai stanca di mettersi alla prova, ha deciso di misurarsi in un ruolo fino ad ora quasi per soli uomini, soprattutto in italia. E ha dunque diretto prima “Miele” nel 2013, e poi “Euforia” nel 2018, ottenendo con entrambi un buon successo e una menzione a Cannes. Appaiono evidenti gli influssi artistici della sua esperienza estera nelle sue opere.

Valeria Golino con il cast di "Fortuna" alla Festa del Cinema di Roma - Photo credits: laRepubblica
Valeria Golino con il cast di “Fortuna” alla Festa del Cinema di Roma – Photo credits: laRepubblica

Il nuovo film e la sua personalità

Valeria Golino appare a prima vista altezzosa, elemento che le ha fatto guadagnare ruoli che la vedono nei panni della madre fredda e spocchiosa. In verità è una donna molto riflessiva, con l’umiltà di mettersi sempre in gioco. Ma anche molto riservata. Non sono infatti noti i cachet dell’attrice napoletana, che ha recitato in molti film. Dunque non si sa quanto abbia guadagnato nella sua carriera. Ma poco importa. La Golino, scelta dai migliori registi internazionali, ci ha sempre regalato grandi interpretazioni.

Nonostante questo, è interessante notare che molti registi, non apprezzando la sua particolare timbrica vocale, abbiano spesso fatto doppiare la sua voce. Elemento che forse toglie qualcosa all’autenticità di alcune sue interpretazioni. Recentemente l’attrice ha dichiarato la sua grande preoccupazione per il Cinema nel momento in cui viviamo. “Magari averle, 200 persone in sala, di questi tempi.” – dichiara la Golino“Fa paura pensare che il cinema possa essere considerato superfluo”. Ed è vero. Dunque non ci resta che sperare che i suoi fan riempiano le sale per “Fortuna”, film visionario sulla violenza sui bambini in cui l’attrice interpreta una psicologa della ASL.

Paola Maria D’Agnone

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