Venerdì 13, tre famose maledizioni nel mondo del calcio

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Venerdì 13 è convenzionalmente una data particolare, quasi drammatica, per i più superstiziosi. In tanti Paesi del mondo, infatti, l’accoppiata tra il numero tredici ed il quinto giorno della settimana è foriero di sfortuna e di notizie nefaste. Ore da scongiurare con la speranza che passino il più velocemente possibile. Almeno per chi è superstizioso. Anche il mondo del calcio possiede le sue maledizioni: eccone tre davvero eclatanti che potrebbe descrivere perfettamente il “Venerdì 13 del pallone“.

3 – Champions League off limits

C’è chi con questa competizione ha un feeling particolare, che siano squadre intere o singoli giocatori. C’è chi invece, inconsciamente, ha una sorta di repulsione per la coppa dalle grandi orecchie. Infatti, leggendari campioni come Zlatan Ibrahimovic e Gigi Buffon non hanno mai raggiunto questo traguardo. Lo svedese giramondo, attualmente faro del Milan, ha giocato nei maggiori club europei, ma il clou fu raggiunto nel 2010 quando, abbandonata la nave nerazzurra per approdare a bordo di quella blaugrana del Barcelona, fu eliminato in semifinale proprio dagli uomini di José Mourinho. Il resto è storia. Discorso leggermente simile riguarda uno dei portieri più forti di sempre. Gigi Buffon ha raggiunto per tre volte la finale di Champions League senza mai trionfare: Manchester 2003, Berlino 2015 e Cardiff 2017. Tre delle sette finali perse indelebili per i tifosi bianconeri.

Venerdì 13, Champions League off limits. Credits: Getty Images

2 – Maglie da ritirare?

Cosa accomuna, nella sfortuna, due grandi club come il Manchester United ed il Milan? Simbolo del “Diavolo” a parte, la storia recente di queste due compagini è stata contraddistinta da due avvenimenti particolari: le partenze di Cristiano Ronaldo (passato nel 2008 al Real Madrid ed in seguito alla Juventus) e di Pippo Inzaghi (ritiratosi nel 2012). Le rispettive maglie hanno rappresentato oggetto di mistificazione (e maledizione) per chi si è susseguito nelle stagioni a venire. Owen, Valencia, Di Maria, Depay e Sanchez sono testimoni di un dato abbastanza preoccupante: negli ultimi dieci anni, questi attaccanti non hanno inciso in Premier League indossando quella casacca. Discorso molto più ampio tra i rossoneri; in ordine cronologico: Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain e Piatek hanno totalizzato la miseria di 40 reti distribuite tra nove attaccanti e tutte le competizioni ufficiali.

Krzysztof Piatek, Rafael Leão, Suso e Andrea Conti (©Getty Images)

1 – La maledizione del Benfica: un venerdì 13 “perenne”

Il richiamo più forte ala sventura, a proposito di venerdì 13, è la più leggendaria e famosa maledizione del mondo del calcio, attribuibile alle dichiarazioni di Bela Guttmann, risalenti al primo maggio del 1962. Giramondo profeta del 4-2-4, insegnò ai brasiliani un calcio tutto attacco e fantasia quando guidava il Sao Paulo nel 1957; un anno dopo i verdeoro avrebbero vinto il Mondiale. Vinse due campionati portoghesi, una coppa di Portogallo e due coppe dei campioni sulla panchina del Benfica.

Un vincente stratega che pretese un aumento di stipendio che, però, non gli fu concesso. E allora, nell’ufficio del presidente delle Aguias, Bela tuonò: “D’ora in avanti il Benfica non vincerà più una coppa internazionale, per almeno 100 anni”. Da allora sono passati 58 anni e le “Aquile di Lisbona”, nella sua storia recente, contano due finali di Europa League consecutive (2013 e 2014) perse contro Chelsea e Siviglia. Altro che Tutankhamon

Seguici su Metropolitan Magazine