Una Venezia77 molto particolare lascia volentieri spazio alla futura Venezia78.
A conclusione della cerimonia di premiazione, la madrina Anna Foglietta ha invitato sul palco il presidente della Fondazione della Biennale di Venezia. Roberto Cicutto ha avuto l’onore di annunciare la prossima edizione della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia, in seguito ad un discorso di ringaziamento dedicato a tutti coloro che hanno reso possibile Venezia77. Un’edizione un po’ strana, un po’ sospesa nel tempo e costretta nelle possibilità dallo stretto protocollo anti-covid.
Il cinema non si ferma, e il prossimo anno tornerà ad essere celebrato a Venezia, dall’1 all’11 settembre 2021. Si spera in una situazione di normalità, in cui si potrà stringere la mano o porgere un premio a qualcuno senza aver timore per la propria salute.
Il mondo in cui viviamo è incoerente. Da una parte vieniamo bombardati da notizie tragiche, dall’altra stiamo sviluppando la pericolosa abilità di rimanere insensibili ed impassibili dinanzi a queste. Forse perchè ce ne sono veramente tante di quelle news che non vorremmo mai leggere ed il nostro cervello, si sa, lavora per farci vedere solo quello che può farci star bene. Ma le tragedie continuano, in Medio Oriente, in America, in Italia. Ovunque. E oggi sta al cinema, così come è stato per l’arte e la letteratura in passato, aiutare a trasmettere al pubblico quei fatti, quei messaggi di speranza e di amore che tutti noi dovremmo imparare a cogliere. Abbiamo bisogno del cinema, perchè, come dice Cate Blanchette:
Il cinema è lo spazio tra realtà ed immaginazione.
Ed è uno spazio che nella vita quotidiana, crescendo, vivendo la vita e sopravvivendo alle nostre ferite, abbiamo perso. Ma è proprio quello che ci rende umani. Per questo motivo il cinema continuerà ad essere celebrato, per riproporci quello spazio sullo schermo nella speranza di ritrovarlo dentro di noi. Quindi sì, a nome di tutta la redazione di Metropolitan Italia, ci vediamo a Venezia78! Noi non vediamo l’ora, e voi?
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Articolo a cura di Eleonora Chionni.