Si va verso il via all’obbligo delle mascherine al chiuso. Ci saranno però alcune eccezioni, come nel caso di contesti dove può esserci una concentrazione maggiore di persone.

Andrea Costa verso la libertà dalle mascherine

Piano piano si comincia a tornare verso la libertà. Dopo la fine dello stato d’emeergenza, avvenuta il 31 marzo scorso, i cittadini italiani cominciano a vedere la luce nel tunnel.

Nonostante i continui contagi, la situazione nella nostra nazione sta decisamente migliorando. Rispetto a due anni fa, il numero di malati e di ospedalizzati nelle terapie intensive è decisamente diminuito.

Per questo, molti non aspettano altro che liberarsi definitivamente delle mascherine al chiuso, come in negozi, ristoranti, bar, musei e mezzi di trasporto.

Ad intervenire sulla questione è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il quale, nonostante sia intento a passare da un obbligo ad una raccomandazione, sostiene che occore comunque fare alcune riflessioni e valutare se mantenerle in determinati contesti, come in contesti dove la concentrazione di persone può essere maggiore.

Il sottosegretario sostiene comunque che ormai gli italiani abbiamo una certa consapevolezza di quali siano le condizioni che da due anni a questa parte si sono manifestate nella nostra nazione.

Per questo, egli è convito che passare da un obbligo delle mascherine al chiuso ad una raccomandazione possa essere la scelta giusta.

Sostiene comunque che in luoghi come mezzi di trasporto sia ancora necessario indossarle, però in contesti al chiuso non sia più necessario.

Andrea Costa parla quindi a Rainews24 spiegando che

Il decreto di fatto toglie l’obbligo di mascherine al chiuso per tutti. Si tratta ora di fare alcune riflessioni e valutare se mantenerle in alcuni contesti particolari, dove può esserci una concentrazione maggiore di persone

Rebecca-Asia Spadon

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