I discografici lo sanno, i videoclip che accompagnano i brani musicali, sono una forma d’arte. E il pubblico si conquista con le ambientazioni: location, dove i cantanti si giocano il successo. Tra le più belle, costose, ma anche minimaliste e oniriche, ecco una serie di 10 location italiane, che fanno da sfondo ai brani più ascoltati del 2024, fino a quelli entrati nella storia della musica.
Video musicali, “Tuta Gold”, quasi rivalità con Tiziano Ferro: la location
La clip ufficiale di “Tuta Gold” sfida il grigiore brutale delle periferie, tra scheletri di edilizia. Il performer milanese ha girato il video della canzone portata a Sanremo 2024, interamente in un complesso cementizio degli anni Settanta. La canzone di Mahmood, ispirata alla sua storia personale, non è stata ambientata stavolta, a Milano. Ma il video, diretto da Attilio Cusani (fedelissimo del cantante), è stata girato interamente nel comprensorio Ater di Melara, a Trieste. L’edificio, più noto sotto il titolo di “Quadrilatero“, è progettato fra il 1969 e il 1982 da architetti triestini “sotto le teorie socio-architettoniche di Le Corbusier” (uno dei padri dell’urbanistica contemporanea), come recita la sua presentazione ufficiale. Ricorda quasi una fabbrica in stile brutalista, o case popolari dall’impatto pesante. Le chiavi dei primi appartamenti sono state consegnate soprattutto a coppie giovani. Ma per i triestini, questo comprensorio ha il soprannome “Alcatraz”, per le facciate tutte in cemento armato.
A solo quattro chilometri di distanza dal centro di Trieste, il complesso ha delle aree in cui svettano sette piani. E altri quindici piani nei lati opposti. L’anima eclettica del Quadrilatero, ben si è adattata ad altri videoclip musicali precedenti a “Tuta Gold“, in un sodalizio sempre vivo tra musica e periferia: “Dea Musica” di Pietro Pelù e, per qualche scorcio, anche “Sere Nere” di Tiziano Ferro. Quest’ultimo come Mahmood, cammina in una sorta di tunnel formato da piccole ‘finestre’ di vetro. È proprio Tiziano Ferro, nelle sue stories IG a mettere sportivamente a confronto i due video. L’immaginario urban di questo complesso popolare in cima a una valle, con un gomitolo di percorsi, progettato con negozi e scuole per 2500 persone, si contrappone nella clip di Mahmood, alla tenerezza bucolica di baci e abbracci dati inaspettatamente a delle mucche: le vacche frisone.
“Casa mia”, l’esclusiva location vip: da Baggio al golf club
Il videoclip di “Casa mia” il brano di Ghali presentato a Sanremo 2024, è girato in un luogo poco distante dalla cittadina ligure. Una location meravigliosa: il Golf di Sant’Anna di Lerca, frazione di Cogoleto. Il cantante milanese di origini tunisine, classe 1993, famoso per mescolare nei suoi brani, italiano, francese e arabo, è nato nel quartiere di Baggio, in una casa popolare. Ma sceglie per il suo ultimo video, la dimora dei vip, l’esclusivo Golf Club, firmato dall’architetto americano Robert Von Hagge, che ha ospitato 2 Campionati Italiani di doppio Professionisti. Dotato anche di ristorante e lounge bar, che oltre il tradizionale “menù del golfista”, offre cucina del territorio e prodotti d’eccellenza.
La canzone di Ghali che tratta i temi della xenofobia, della guerra e dei confini, ha già superato 3 milioni e mezzo di visualizzazioni su Youtube. Così la chiacchierata con il suo amico alieno, ‘Ric-ciolino‘, sulle contraddizioni del pianeta Terra, è ambientata tra l’erbetta verde e il cielo blu di questo circolo chic. Che trae il nome da una chiesetta dedicata a Sant’Anna, ed occupa circa 65 ettari di zona verde, un tempo luogo rurale. Il mostro dal collo allugato e le fattezze da ippopotamo, è parte di Ghali, della sua coscienza. “Rich_ciolino è un alieno venuto dallo Spazio – dice Ghali- e ha il potere di entrarmi nella testa. Io e lui parliamo telepaticamente: lui sa benissimo a cosa penso“. Vediamo Ghali e il suo compagno, muoversi tra campi sconfinati, immersi negli ulivi e nella profumata campagna della valle di Lerca. Aperto tutto l’anno, il Golf Club gode di una vista sulla Riviera del Beigua, ed è facile da raggiungere, a soli 2 km dall’uscita di Arenzano.
Location video musicali: Annalisa e il lusso a cinque stelle
“Sinceramente” di Annalisa ha come sfondo la città meneghina. Girato e diretto da Giulio Rosati, prodotto da Borotalco.tv, il video è ambientato nei lussuosi spazi del “Westin Palace Milan”. Hotel a cinque stelle, di proprietà della famiglia Marriott, posizionato in Piazza della Repubblica 20, a pochi passi dalla stazione centrale. Negli anni ‘90, l’albergo è stato rifinito in granito egiziano secondo il gusto dell’allora proprietario Aga Khan; che ora è adornato da una cornice di piante lussureggianti. Sulle note di quello che si preannuncia il brano dell’estate 2024, la troupe ha scelto di girare in una sala (solo apparentemente) vuota. Nonostante colonne e capitelli, volte rétro e pavimenti glossy, che il prestigioso Hotel offre, Annalisa si muove in una stanza sgombra, nelle scene del ballo, non solo per esigenze di spazio, ma per attribuire alla musica l’idea di ampiezza.
La porta a bussola della hall gira, e la cantante in impermeabile rosso laccato, entra e si fa strada in corridoi dai soffitti a cassettoni, scale di marmo, e pareti con rifiniture in legno boiserie. La struttura conta 231 camere e suite. Ha anche un ristorante mediterraneo “PanEVO“, un lounge bar e un centro benessere con area fitness. Dotato inoltre, di una terrazza panoramica con vista fino la Madonnina, e la possibilità di un bagno turco con affaccio su Piazza della Repubblica.
Il rap di Geolier nelle strade di Scampia: il video senza censure
“I p me tu p te” di Geolier, ha per protagonisti Artem e Maria Esposito della serie “Mare Fuori“. Dopo Nino D’Angelo e Rocco Hunt, il rapper di Secondigliano va a Sanremo con un brano in dialetto partenopeo. Il video della canzone ha per sfondo palazzi diroccati, tra fuochi accesi in strada e vicoli bui inospitali, mentre Geolier è inquadrato all’interno di una chiesa. Un contrasto tra sacro e profano, tra l’amore e la relazione tossica protagonista della canzone. Il contesto urbano potrebbe trarre in inganno lo spettatore, indotto a supporre che le scene del video siano a Secondigliano, dove il rapper vive. Invece, l’intero filmato è stato girato nell’ex Base Nato a Bagnoli, alla periferia occidentale di Napoli, dove si trova anche la chiesa delle immagini.
La Base di Bagnoli, attiva per quasi 60 anni dalla costruzione nel 1959, realizzata inizialmente per accogliere i bambini meno abbienti e poi diventato un centro militare, è stata dismessa nel 2013. Da allora, si cerca di riqualificare l’immensa struttura, che negli anni passati ha ospitato anche concerti ed eventi culturali. Il video, la cui regia è di Davide Vicari, ha suscitato scalpore: è violento, c’è un’auto incendiata, una pistola e un coltello. “Nella clip mostriamo proprio tutto quello che non deve succedere in un rapporto“, dice Geolier, “la violenza esiste fin quando la si ignora, io l’ho fatta vedere, non voglio nasconderla“. Con la collaborazione del sindaco Gaetano Manfredi e l’VIII Municipalità, si è deciso di installare l’automobile BMW grigia, incidentata per eccesso di velocità, protagonista del video, in piazza Ciro Esposito a Scampia, periferia Nord di Napoli, esposta fino al 12 febbraio.
Video musicali, location blindate in Brianza: le novità di Lazza
C’è la Brianza nel videoclip del nuovo singolo di Lazza. Un set blindato, e la location scelta per le riprese, è trapelata attraverso i primi scatti postati dall’artista sui social. Si tratta di Palazzo Arese Borromeo, a Cesano Maderno. Una dimora storica, con dipinti e pareti affrescate e 90mila metriquadrati di guiardini. Scorci e angoli immortalati durante la registrazione del video, girato pochi giorni fa, sia in aree interne che esterne della villa. Nulla di più è stato svelato: bisognerà aspettare l’uscita del nuovo brano “100 messaggi“. In una storia Instagram, è apparso uno scatto che ritrae Lazza seduto ai piedi di un grande dipinto presente nel palazzo nobiliare. Che è stato scelto come ambientazione perché è il comune d’origine dell’ex fidanzata di Lazza, Debora Oggiono, a cui la canzone è dedicata.
Non è la prima volta che la Brianza e le sue dimore storiche si prestano a location per video musicali. Anche i Maneskin, hanno optato per la Brianza nel video di “The Lionest“, uscito a ottobre 2022. Il filmato è girato a Villa Tittoni, a Desio, un’altra splendida residenza nobiliare. Sebbene nella registrazione non si veda nulla della villa, ma si riconosce il parco. Anche in quel caso, le riprese sono tenute segrete e il comune di Desio aveva chiuso il parco pubblico per tre giorni. Damiano della band rock romana, ha rivelato di aver addirittura rischiato di morire durante le riprese del video, nella scena dell’annegamento. Quando finisce sott’acqua in una vasca allestita nel parco: perché per farlo rimanere giù, pare sia legato a dei pesi.
Contro Fabri Fibra polemiche per la location: Non è un palco
Non manca il video delle polemiche. A scatenare non poche contestazioni, perché considerato irrispettoso, è quello di Fabri Fibra con Emma Marrone e Baby Gang, girato al cimitero di Busto Arsizio (Varese). La canzone in questione è “In Italia 2024” (una riedizione del successo di Fabri Fibra datato 2008). Ma gli accordi presi e i permessi sono stati regolari. E dal punto di vista artistico non sarebbe neppure la prima volta. Il luogo piuttosto inusuale, è stato scelto per la particolare architettura risalente agli anni Settanta, di Richino Castiglioni, che dovrebbe essere un vanto per la città. Pare non ci sia stato alcun compenso percepito dal comune. Ma qualcuno addirittura chiede di raccogliere le firme per togliere il video «non rispettoso della dignità delle famiglie bustocche».
Ci sono precedenti illustri, di colleghi cantanti che hanno scelto per i loro video delle scenografie funeree. Tra cui Amy Winehouse in “Back to Black”, Simone Cristicchi in “La prima volta (che sono morto)”, Michael Jackson in “Thriller”, i Gorillaz con “Clint Eastwood” e gli Oasis per “The Importance Of Being Idle”. L’ala nuova del cimitero in questione di via Lonate a Busto Arsizio, è un ampliamento ad opera dell’architetto Luigi Ciapparella, ed è tra gli esempi del ‘brutalismo’ italiano: uno stile così definito che caratterizza diverse costruzioni del territorio in Italia. E che compaiono nel libro fotografico di Roberto Conte e Stefano Perego, intitolato “Brutalist Italy”, che raccoglie in totale 146 immagini relative a una selezione di edifici in cemento armato a vista, prevalentemente edificati tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta.
La luna è in Sicilia: Irama nel paesaggio terrestre
Il videoclip di “Tu No“, la canzone di Irama del Sanremo 2024 in vetta alle classifiche radio, sembra ambientato sulla Luna. Ma i luoghi delle riprese appartengono alla Sicilia, e sono tra Paternò, Centuripe, il Parco dell’Etna e la “Valle dei Templi” di Agrigento, che è stata nominata Capitale della Cultura 2025. Appaiono anche fotogrammi della spiaggia di Capo Rossello a Realmonte, nonché del teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina. L’artista carrarese Irama, all’anagrafe Filippo Maria Fanti, intona le prime note davanti a una vetta innevata, in un’atmosfera gelida. Cammina, in realtà, tra le salite dell’Etna, come fosse un esploratore sulla Luna, con tanto di Moon boot ai piedi. L’affascinante litorale scelto da Irama, detto La Scala dei Turchi è un tratto di costa dell’agrigentino che si trova nel territorio comunale di Realmonte. Composto da una bellissima falesia bianca a picco sul mare, lambita da acque color turchese. Già ambientazione dei video di ComaCose nel 2023, e di Colapesce e Dimartino.
Definita la piccola Versailles italiana, è Villa Arconati, Castellazzo di Bollate (MI). Luogo scelto dai Måneskin per il video “Torna a casa“, da Blanco, Elettra Lamborghini, Lazza e Mr. Rain. Costruita nel Seicento per volontà del suo primo proprietario Galeazzo Arconati, si distingue per sontuosità e grandezza. La sua superficie interna è di 10.000 metri quadri ed è suddivisa in 70 ambienti, oltre a disporre di un meraviglioso giardino all’italiana. Di recente, è anche definita “la villa della fortuna” perchè tutti gli artisti, ad eccezione di Elettra, dopo aver girato un video in questa villa sono saliti sul podio di Sanremo.
La volta di “Like a Virgin”: il video a Venezia città dell’amore
Marco Mengoni ha scelto come location per il brano “Due vite“, vincitore a Sanremo 2023, le dune sabbiose della costa di Piscinas, nel comune di Arbus, nella Sardegna occidentale. Questa area dunale, si estende per circa 28 chilometri quadrati. E le famose Dune di terra sarda, sono alcune delle più alte d’Europa. Considerate la perla della Costa Verde, con il loro tipico colore giallo-ocra, circondate dalla macchia mediterranea. Un vero gioiello naturalistico italiano, modellate dal vento e inserite nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC), che va da Piscinas a Riu Scivu.
Indietro, negli anni ‘80, Madonna ha scelto l’Italia per location del famosissimo brano “Like a Virgin“, che scandalizza l’opinione pubblica, per ambiguità del testo e per sensualità con cui la regina del pop lo interpreta. La canzone e il videoclip, sono diventati immortali. Diretto da Mary Lambert, il filmato è trasmetto per la prima volta il 26 ottobre del 1984. Madonna si aggira tra i canali e le calli, sui ponti e gondole, e nei sontuosi interni del Palazzo Zenobio (Ca’ Zenobio degli Armeni), indossando un abito da sposa che simboleggia la presunta verginità, oggetto dell’intero brano. Edificio di stampo barocco, Palazzo Zenobio si trova nel Sestiere di Dorsoduro ed è realizzato nel diciottesimo secolo da Antonio Gaspari per l’omonima famiglia. Il videoclip è noto anche per la presenza di un leone vero che si aggira tra le strade di Venezia assieme a Madonna: il leone è il simbolo della città e fa riferimento all’evangelista San Marco. Sharon Oreck, produttrice del videoclip, nel libro “Video Slut”, racconta che Madonna è annusata per più di 10 minuti dal leone e salvata solo da un membro dallo staff che lancia un “pezzo di carne di cavallo” per distrarre l’animale.
Federica De Candia
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