Virgil Abloh, stilista di Louis Vuitton e Off-White, è morto a 41 anni

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Di Redazione Metropolitan

Virgil Abloh si è spento ieri a 41 anni. Lo stilista di Louis Vuitton e fondatore del brand cult Off-White ha combattuto per due anni contro un raro tumore. A darne l’annuncio sui social è stata la sua famiglia.

Approdato nella moda quasi per caso, Virgil Abloh ha rivoluzionato il concetto di designer

Virgil Abloh era nato vicino Chicago nel 1980 da una famiglia di origine ghanese. Dopo gli studi in ingegneria civile e architettura, nel 2003 l’incontro con Kanye West gli cambia la vita. Anni dopo, nel 2009 i due sono a Roma per fare uno stage da Fendi, dove vengono pagati solo 500 dollari al mese. Il CEO della maison, Michael Burke, rimane impressionato dalle proposte di Abloh al punto da definirle “dirompenti“. Abloh, da sempre appassionato di tutto ciò che origina dalla strada, viene assunto per disegnare il merchandising ufficiale del rapper.

Dopo anni di sperimentazione in progetti che contaminano moda, musica e arte, nel 2012 Abloh fonda il suo brand a Milano: Off-White. Per lo stilista è un punto di svolta. I millennials lo vedono come un visionario, qualcuno che finalmente investe nella loro generazione e capisce la loro lingua.

Per le sue collezioni Abloh si ispira allo streetwear, uno stile ancora considerato antagonista delle passerelle, ma che lui riesce a far diventare “luxury”. I suoi capi diventano oggetti del desiderio, le star indossano pezzi delle sue collezioni e il brand approda presto alla Paris Fashion Week. Le sue felpe oversize, le sneakers e gli abiti femminili mixati alle atmosfere underground diventano dei must-have, non solo per i millennials.

Con Off-White e Louis Vuitton, Abloh diventa uno degli stilisti più rilevanti degli ultimi anni

Fedele al concetto di “contaminazione”, nel corso degli anni Abloh non smette di creare collaborazioni, anche con brand che apparentemente nulla hanno a che vedere con il fashion. A fine 2019 esce la collezione creata per Ikea, con le iconiche shopper bag e i tappeti che urlano “Keep Off” oppure “Wet Grass”. Nel mondo della moda Virgil Abloh lavora con marchi come Timberland, Nike, Moncler e realizza capsule collection per Gucci, Prada e Louis Vuitton.

Per Louis Vuitton nel 2018 diventa direttore artistico della collezione uomo, segno della sua definitiva consacrazione come designer tra i più rilevanti degli ultimi anni. La società che possiede il brand francese, LVMH, a luglio 2021 diventa la maggiore azionista di Off-White. Il proprietario del gruppo, Bernard Arnault, chiede ad Abloh di occuparsi anche di altri settori, come wine&spirits (con brand come Krug e Dom Perignon) e hospitality (che possiede anche il famoso Cipriani di Venezia). 

Ieri in un post su Instagram Arnault ha ricordato così Virgil Abloh:

Siamo tutti scioccati dopo questa terribile notizia. Virgil non era solo un designer geniale, un visionario, era anche un uomo con un’anima bella e una grande saggezza. La famiglia LVMH si unisce a me in questo momento di grande dolore e tutti noi rivolgiamo un pensiero ai suoi cari dopo la perdita di un marito, un padre, un fratello, un amico.

La famiglia del designer ha reso noto che Abloh stava combattendo da due anni contro un angiosarcoma cardiaco, una rara forma di tumore. Abloh aveva scelto di vivere la malattia in privato, motivo per cui stilisti, celebrities e fan sono rimasti senza parole alla notizia della sua scomparsa. Con Virgil Abloh se ne va uno degli stilisti più visionari degli ultimi anni, capace di leggere il mondo contemporaneo e trasformarlo. Una mente brillante, di cui speriamo verrà portata avanti la sua eredità artistica.

Giulia Panella

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