Allarme virus in Cina: la trasmissione prima che compaiano i sintomi

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Di Redazione Metropolitan

Il coronavirus sempre più forte, in alcuni soggetti può essere asintomatico

Continua a diffondersi l’allarme per la diffusione del coronavirus esploso nel territorio della Cina, ed in particolare nella regione di Wuhan. Stando agli ultimi dati forniti dalla Commissione sanitaria nazionale di Pechino, le vittime di questa terribile epidemia sarebbero al momento 56. Mentre i casi di contagio raggiungerebbero i 1.985 cittadini.

Il Presidente Xi Jinping, ha confermato la gravità di quanto sta accadendo. In una dichiarazione pochi giorni fa, ha annunciato che si tratta di un virus molto pericoloso, soprattutto per la capacità di mutarsi nella sua evoluzione. In un primo momento la diffusione del virus si era attribuito ad un animale esotico, ma nelle ultime ore questo dato sembra essere smentito.

Al momento sono stati registrati casi di contagio negli Stati Uniti ed in Australia. Per limitare il più possibile i rischi, le autorità di Pechino, hanno ordinato alle agenzie di viaggio di interrompere i tour di gruppo all’estero. Per comprendere la gravità della situazione, basti pensare che nella città di Wuhan, stanno costruendo un secondo ospedale con 1.300 posti letto pronto entro due settimane.

La paura del virus senza sintomi

Ciò che più spaventa in queste ore, sono le affermazioni dei medici che stanno tentando di capire l’evoluzione di questo virus. Uno dei principali ricercatori, il dottor Yuen Kwok-yung, ha affermato senza esitazione che questo tipo di coronavirus, in alcuni soggetti è asintomatico. Al momento tutto ciò che si sa, è che ha un periodo di incubazione che può variare da 1 a 14 giorni. A differenza di altre malattie, riesce ad essere trasmesso anche durante la fase latente.

Rinviato il capodanno cinese a Roma e Milano

“Doveva essere una grande festa, quella per il capodanno cinese, prevista il 2 febbraio nella piazza San Giovanni a Roma. Abbiamo deciso che sarà rinviata, perché al momento c’è grande sofferenza nella nostra comunità”. Queste le parole di Lucia KImg, portavoce della comunità cinese a Roma. La medesima scelta anche per Milano.

Nel frattempo la Farnesina, ha annunciato che gli italiani al momento una cinquantina, presenti a Wuhan, potranno trasferirsi via terra al di fuori del territorio dell’Hubei. E che gli stessi dovranno seguire un periodo di osservazione di 14 giorni in una struttura ospedaliera.

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