L’appuntamento di oggi della rubrica “Esseri Unici” racconta la storia di Walter Leland Cronkite, Jr. meglio conosciuto come Walter Cronkite. Nato il 4 novembre 1916, a St.Joseph, Missouri, Usa. E’ stato un giornalista americano e pioniere della programmazione dei notiziari televisivi venne soprannominato “l’uomo più creduto d’America“. Conduttore di lunga data del CBS Evening News, Walter Cronkite dal 1962 al 1981, ha trattato molti degli eventi storici della seconda metà del 20° secolo.

Dopo la laurea cominciò a lavorare come corrispondente per un giornale di Houston e nel 1939 Cronkite divenne redattore per la United Press. Nel 1941 sempre per la U.P a causa dello scoppio del secondo conflitto mondiale Cronkite divenne corrispondente di guerra all’estero, riferendo sui combattimenti del Nord Atlantico. Più tardi seguì i bombardamenti tedeschi su Londra e riferì dell’invasione in Nord Africa. Nel 1944 si occupò e trattò nei suoi articoli lo sbarco in Normandia.

Immagine di Walter Cronkite  photo credit :Pinterest.it
Immagine di Walter Cronkite photo credit :Pinterest.it

Walter CronkiteAnd That’s the way it is

Dal 1946 al 1948 fu a capo dell’ufficio di Mosca dell‘U.P e da li a pochi anni e precisamente nel 1950 entrò a far parte dalla CBS. Fu l’inizio di una straordinaria carriera. Nel 1962 divenne l’anchorman del Tg più seguito dagli americani (CBS Evening News) e i suoi reportage ebbero una profonda influenza sulla opinione pubblica del paese. Il suo approccio diretto, con parole misurate date con la voce profonda gli conferirono un’autorevolezza senza precedenti nel mondo dei media. La fiducia degli americani gli fece guadagnare il nomignolo affettuoso “Zio Walter“.

Leggendaria divenne ben presto la frase di chiusura del suo notiziario: “And That’s the way it is” (E questo è il modo in cui stanno le cose). Una frase che mirava a sintetizzare l’ideale più sacro per un giornalista, raccontare sempre le cose come per come sono e senza temere di suscitare controversie. Nella sua carriera Cronkite ha raccontato i momenti più traumatici e trionfanti della vita americana negli anni ’60, dall’assassinio del Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy nel 1963, allo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11 nel 1969. Cronkite seguì i voli spaziali dal 1961 al 1981.

Immagine di Walter Cronkite  photo credit: cbsnews.com
Immagine di Walter Cronkite photo credit: cbsnews.com

La passione per le missioni spaziali

La sua passione per le missioni spaziali era davvero contagiosa e smisurata tanto da coinvolgere ogni tipo di spettatore. Il suo entusiasmo ha accompagnato più volte le sue dirette dei lanci, come quella volta in cui urlò letteralmente: “Vai, piccola, vai!” mentre commentava il lancio dell‘Apollo 11. Cronkite mantenne il suo incarico alla CBS per tutti gli anni ’70, riferendo sugli eventi più memorabili del decennio, tra cui: Lo scandalo Watergate, le dimissioni del Presidente degli Stati Uniti Richard M. Nixon e gli storici negoziati di pace tra i presidenti egiziani, Anwar Sadat e il primo ministro israeliano Menachem Begin .

Cronkite lasciò la carriera da reporter nel 1981 ma non la tv. Infatti successivamente diede voce, volto ed autorevolezza a numerosi documentari, film e trasmissioni Tv. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla sua grande passione: la navigazione a vela.
Come ricordano alcuni suoi insigni colleghi la grande forza di Walter Cronkite era di essere la stessa persona davanti alla telecamera e fuori dagli studio televisivi. Una persona onesta e diretta che andava sempre al sodo, senza tanti fronzoli. Un modo di fare che piaceva agli americani. Durante la sua lunga carriera Cronkite vinse diversi Emmy Awards e Peabody Awards ed è diventato il giornalista televisivo più famoso e ammirato al mondo. Nel 1981 il Presidente Jimmy Carter assegnò a Cronkite la medaglia presidenziale della libertà. Cronkite è morto il 17 luglio 2009 nella sua casa di New York.

di Loretta Meloni

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