Wish You Were Here, un infinito viaggio nel tempo

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Di Redazione Metropolitan

Il 12 settembre 1975 i Pink Floyd pubblicarono la leggendaria Wish you were here, quarta traccia dell’album omonimo, scritta da Roger Waters e David Gilmour. Chiunque almeno una volta nella vita l’ha ascoltata, ma non tutti conoscono la storia che si cela dietro questo bellissimo brano. Vediamo dunque, qual è il grande significato di Wish You Were Here. Essa ha in realtà molteplici interpretazioni, una delle quali, da sempre radicata nella memoria collettiva, è che questo fosse un pezzo dedicato a Syd Barrett.

Egli era il cantante originario della band, che lasciò il gruppo nel 1968 a causa dell’aggravarsi dei suoi problemi mentali. I Pink Floyd in realtà dedicarono al compagno la famosa  Shine On You Crazy Diamond. Il collegamento di Wish you were here a Barret è dovuto secondo il racconto del gruppo, ad un fatto che accadde nel 1975. Successe che durante l’incisione di questo pezzo, uno strano tipo si presentò negli studi di registrazione. Si trattava proprio di Syd, che strambo, alienato e poco lucido ascoltò la canzone e poi andò via, senza farsi più sentire. Di conseguenza i fan associaronono automaticamente il brano a lui.

Wish You Were Here, il vero significato della canzone

Wish you were here - immagine web
Pink-Floyd – immagine web

Secondo le dichiarazioni di Roger Waters, principale autore del testo, l’interpretazione relativa a Syd Barret è stata poi accolta anche dai membri della band. Essi affermarono che ognuno ha diritto di dare la propria interpretazione del brano e leggerci dentro quello che vuole. Tuttavia David Gilmour, ha ammesso di non aver mai pensato a Syd mentre eseguiva quel brano. R.Waters ha spiegato ad ogni modo, che la frase Wish You Were Here, era riferita a se stesso più che a qualcun altro.

Secondo Roger, per vivere appieno ogni cosa bisogna ritrovare se stessi, cosa che non sempre in quel periodo si realizzava nella sua vita. In questo senso, la canzone può essere quindi interpretata essenzialmente come un dialogo interiore. Come se l’autore dicesse a se stesso: «Come vorrei che tu, la mia parte più viva, più profonda e libera della mia gioventù, tornassi qui. Vorrei che fossi qui nonostante le incomprensioni, e tutti i tradimenti che io stesso ho compiuto verso di me!». Un significato molto profondo quindi, insito in un brano leggendario e indimenticabile.

Wish You Were Here, un meraviglioso viaggio nel tempo

L’arrangiamento del brano, ha alcune particolarità nella versione inserita nell’ album. In apertura infatti si ha la sensazione di ascoltare una radio. I Pink Floyd volevano creare una specie di ambient introduttivo. Per tanto all’inizio del brano si sentono per pochi attimi diverse radio. E’ come se qualcuno girasse le manopole per cambiare le frequenze, finchè non trova la stazione giusta. In questo passaggio si possono carpire alcuni accenni di una commedia radiofonica e un pezzetto della quarta sinfonia di Čajkovskij.

Alla fine si arriva alla stazione desiderata, nella quale una chitarra acustica suona alcuni accordi. Il suono è un po’ disturbato, come spesso accade nelle emittenti radiofoniche. Dopo, si aggiunge un’altra chitarra che ha un suono più pulito e forte. La sensazione è quella di trovarsi dentro una stanza con altre persone. Anch’esse ascoltano la radio, e qualcuno prova anche a suonare sopra di essa. Sembra un suono proveniente dal lontano passato, che si mescola con le armonie del presente. Una melodia, che evidenzia il senso del dialogo interiore che si trova nel brano, tra un sé stesso del passato e il se di oggi.

Ilaria Cipolletta

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