
Il 2 marzo 1992 è una data molto importante per la Repubblica di Moldavia, perché entra a far parte come stato membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). A distanza di 31 anni in occasione dell’anniversario di questo evento storico scopriamo più da vicino la storia della Moldavia, la difficile vita nell’Unione Sovietica dal 1940 fino al raggiungimento dell’agognata indipendenza il 27 agosto del 1991.
La Moldavia e l’annessione nell’Unione Sovietica

Vediamo più da vicino le complesse vicissitudini che ha vissuto lo stato della Moldavia e le sue caratteristiche. Lo Stato della Moldavia si trova in Europa orientale stretto tra Ucraina e Romania senza alcun sbocco sul mare. Nel giugno 1940 l‘Unione Sovietica occupa la parte orientale a seguito del Patto Molotov-Ribbentrop, ossia il trattato di non aggressione fra la Germania e l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. L’anno successivo durante la seconda guerra mondiale le truppe dell’Asse la occupano. Dal 1944 al 1991 è annessa all’URSS e nasce così la Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia.
Il cammino della Moldavia verso l’indipendenza
I primi tentativi di separarsi dall’Unione Sovietica hanno inizio nel 1969 a Chișinău, dove nasce il Fronte Nazionale Patriottico clandestino. Il fronte ha come obiettivo di creare una Repubblica Democratica Moldava. Tuttavia si conclude con nulla di fatto e nel 1971 arrestano i 3 leader. Nel 1989 il cammino verso l’indipendenza inizia a farsi più concreto quando la Moldavia adotta l’alfabeto latino e sostituisce la lingua ufficiale, il russo, con il romeno. Nel 1990 si svolgono le prime elezioni, vinte dal Frontul Popular, il cui leader dà vita al primo governo. L’occasione decisiva si presente alla Moldavia nel 1991 durante il tentativo di colpo di stato in Unione Sovietica.
La Moldavia approfitta di questo momento di instabilità, che si è creata a Mosca per poter ottenere la tanto desiderata indipendenza. Essa è finalmente raggiunta il 27 agosto 1991 con i confini stabiliti nel 1940. Il Fronte Popolare, partito democristiano favorevole all’annessione del paese alla Romania, in questa vicenda svolge un ruolo cruciale. Nel 1992 il forte nazionalismo e le correnti unioniste vicine a quest’ultimo suscitarono le reazioni dei separatisti di Transnistria, territorio a forte componente russa, che sfocia in una vera e propria guerra civile. Al termine della quale la Transnistria è divenuta un’entità autonoma.
La nascita dell’ONU
Al termine del primo conflitto mondiale è stata fondata la Società delle Nazioni. Tuttavia essa non evita il secondo conflitto. Quando si conclude anche la seconda guerra mondiale, si ritiene che sia necessaria una nuova organizzazione, affinché vada a sostituire quella precedente che si è rivelata inefficace. Lo scopo della nuova organizzazione è di risolvere le tensioni internazionali con strumenti diplomatici, preservando la pace. A Yalta gli Stati ne gettano le basi. Il 5 marzo 1945 il governo statunitense, a nome anche di quelli dell’URSS e della Gran Bretagna, invita tutti i paesi che hanno dichiarato guerra alla Germania e che vengono definiti Nazioni Unite, a riunirsi a San Francisco il 25 aprile. Alla conferenza 50 paesi firmano un documento, la Carta delle Nazioni Unite, nel quale sono elencati i principi a cui questa organizzazione deve ispirarsi.
Nasce così l’Organizzazione delle nazioni unite (ONU), ossia un’organizzazione intergovernativa a carattere mondiale che ha il compito di mantenere la pace e la sicurezza internazionale. L’adempimento di tale compito è affidato al Consiglio di Sicurezza. L’unanimità è un principio necessario in quanto solo l’accordo tra gli Stati può garantire l’autorevolezza dell’ONU. Tra gli altri obiettivi dell’organizzazione ci sono anche lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni, la protezione dei diritti umani, la fornitura di aiuti umanitari, il perseguimento di una cooperazione internazionale, il rispetto del diritto internazionale e la promozione dello sviluppo sostenibile. L’ONU è un’organizzazione piuttosto complessa, e consta di diverse istituzioni. L’organizzazione non dispone di forze armate ai suoi ordini.
La Repubblica della Moldavia annessa all’ONU
L’ONU, la cui sede ufficiale dal 1952 risiede stabilmente a New York, quando nasce conta 51 stati membri. Successivamente l’adesione conosce un forte incremento a partire al 1960 dopo la decolonizzazione. Piano piano il numero cresce fino a contare bene 193 stati nel 2011. Ed è proprio in questa organizzazione che la Repubblica della Moldavia, dopo aver raggiunto l’indipendenza, entra a far parte il 2 marzo 1992. Esso è un atto molto significativo, in quando dopo anni di lotta e spargimenti di sangue l’unico scopo adesso è quello di garantire la pace e la convivenza serena con gli altri Stati. Ora è libera di scegliere da quale parte schierarsi, senza subire l’influenza deleteria di un governo dittatoriale come quello Sovietico.
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Elisa Adamo