Il 30 Novembre di 40 anni fa viene pubblicato Thriller, album eseguito dall’inimitabile re del pop Michael Jackson e prodotto dalla Epic Records. Con la contaminazione del cinema horror nasce così il disco pop-rock per eccellenza.
Vende oltre 100 milioni di copie, è l’album più venduto nel panorama della musica mondiale. Vanta 34 dischi di platino e tre dischi di diamante. Rimane per trentasette settimane al n.1 di Billboard. E’ infatti il primo album della storia ad avere tutti i 7 singoli usciti nella Top Ten: The Girl is Mine, cantata insieme a Paul McCartney, Billie Jean, Beat It, Wanna be Startin’ Somethin‘, Humane Nature, Pretty Young Thing e la ormai famosissima Thriller. Il 29 Agosto del 2009 circa 13.000 persone sono scese in strada vestite da zombie e hanno ballato sulle note della canzone realizzando uno dei flash mob più grandi dei nostri tempi. Proprio in questi giorni è stato pubblicato Thriller 40 un’edizione inedita per celebrarne i quarant’anni.
La creazione di Thriller di Michael Jackson
L’album si serve dei migliori musicisti in circolazione: Greg Phillinganes alle tastiere, Louis Johnson al basso e Jerry Hay alla tromba. Diretti dall’intramontabile Quincy Jones, già famoso all’epoca per aver lavorato con Frank Sinatra. Voci dell’epoca fanno trapelare che Michael, Quincy e il tecnico audio Bruce Swdien lavorarono per sette mesi ininterrottamente al Westlake Audio Studios. Crearono così le indimenticabili nove canzoni che composero Thriller. Bruce al tal proposito disse:
«Penso che chiunque abbia le palle per dire che sapeva che l’album sarebbe stato un successo è un bugiardo. Perché non potevamo davvero saperlo fino a quando non è stato pubblicato. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato seguire Quincy Jones lungo il percorso, verso la più grande musica che potessimo realizzare e con la passione per i dettagli. Quincy è un uomo straordinario con cui lavorare, e anche Michael. Voglio dire, ci siamo divertiti molto. Michael non era mai in ritardo per una sessione, semmai sarebbe arrivato in anticipo. Inoltre, non ricordo mai di aver registrato Michael con i testi davanti a lui. Stava sveglio la notte prima per memorizzare la canzone o le canzoni che stavamo per registrare. Non credo che ci siano molti artisti che fanno questo.»
Fonte: MusicRadar 2021
La copertina di Thriller è firmata dal fotografo Zimmerman e ritrae Michael Jackson in posa sdraiato. Durante il servizio fotografico il cantante però non è convinto di nessuno degli abiti fornitogli dalla produzione. Fino a quando non si accorse che quello giusto era proprio il completo bianco indossato in quel momento dal fotografo. Meno male che avevano la stessa taglia. La canzone Thriller che dà il titolo all’album è scritta da Rod Temperton. Il brano inizialmente è chiamato Starlight. L’idea di Thriller viene a Michael quando vide il film Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis. Gli piacque così tanto l’ambientazione del film che decise che per il videoclip di Thriller avrebbe utilizzato lo stile horror. Così chiamò proprio Landis per la realizzazione. Da cui nacque la famosa danza degli zombie.
Un singolo da brividi
I passi pesanti che si sentono sul pavimento all’inizio del brano sono quelli di Michael Jackson che camminò, per avere un effetto sonoro più riconoscibile, su degli assi di legno. Per l’ululato, ormai inconfondibile, fu proprio Michael ad imitare il verso del lupo. Inizialmente il produttore pensò di utilizzare un alano di 90 chili per il sonoro ma il cane si dimostrò, come dire, poco collaborativo. Per eseguire alla perfezione il suono delle porte che scricchiolavano, gli addetti ai lavori passarono un giorno intero ad aprirle e chiuderle. Nel primo pezzo del video Michael è al cinema con una ragazza e successivamente si trasforma, in quello che crediamo tutti, un lupo mannaro. In realtà se si guarda attentamente è un gatto mannaro. La ragazza in questione è interpretata dalla fidanzata dell’epoca di Jackson, l’attrice Ola Ray.
Nel periodo in cui furono effettuate le riprese, molti personaggi famosi andarono a trovare il loro amico Michael come ad esempio Marlon Brando e Fred Astaire. Il costo per la realizzazione del video è di 500.000 dollari. Il video dura 14 minuti, non era mai stato girato un video così lungo nella storia. E’ il primo videoclip ad avere una trama, proprio come un film. Quando fu presentata la prima del video fu standing ovation e Eddie Murphy gridò: “Fateci vedere di nuovo questa maledetta cosa!“.
Un album impareggiabile
Le tracce del disco sono:
Wanna Be Startin’ Somethin‘, Baby Be Mine, The Girl Is Mine, Thriller, Beat It, Billie Jean, Human Nature Pretty Young Thing e The Lady in My Life.
Wanna Be Startin’ Somethin‘ è l’eruzione di un carnevale di percussioni in sei minuti di frenesia musicale. The Girl Is Mine eseguita con Paul McCartney ci parla di una ragazza contesa da due giovani, Michael ci racconta di aver un ricordo bellissimo di quei giorni durante la registrazione del disco. Lavorare con Paul per lui è stato un divertimento. È stato tutto un gioco, racconta che addirittura si lanciavano oggetti addosso e si facevamo scherzi. La realizzazione di Billie Jean deriva da un episodio inquietante che riguarda la vita privata del cantante. A uno dei suoi concerti nel 1981, una certa Bille Jean Jackson affermò di essere sposata con il cantante e di aver concepito con lui addirittura due gemelli. La donna si rivelò una stalker e fu ricoverata in un ospedale psichiatrico. Da questo malaugurato evento però venne scritto uno dei maggiori successi del cantante.
La famosa giacca rossa di pelle indossata da M.J. durante il video è conservata alla Julien’s Auctions ed è stata stimata 1,8 milioni di dollari. Thriller fu l’album che consacrò Michael Jackson e che ridefinì i canoni della musica. I fan furono ossessionati dal suo stile e dai brani del disco.
«In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.»
Jackson fu una vera icona pop, ancora oggi impareggiabile.
Sabrina Baiocco
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