Come ogni settimana torna Motorland – la rubrica d’approfondimento dei motori di Metropolitan. Questa settimana andremo a rivivere un weekend di gara che ha avuto come protagoniste la Formula E, l’Indycar, il DTM e la MotoGP.
Formula E – ePrix di NY, Primo Round (a cura di Luca Luppino)
Le sorti della corsa vengono sconvolte durante le qualifiche, quando entrambe le Techeetah vengono squalificate per l’eccessivo uso di potenza. Le due vetture cinesi sono costrette a partire dal fondo dello schieramento, rendendosi protagoniste di una grande rimonta. Jean-Eric Vergne ed André Lotterer danno spettacolo a centro gruppo con dei sorpassi a ripetizione.
Il momento decisivo per il titolo è al 29 esimo giro, quando Lotterer cede la quinta posizione al compagno di squadra. Vergne riesce così a conquistare i punti necessari per laurearsi campione del mondo. La lotta per il mondiale costruttori si fa sempre più accesa grazie alla doppietta Audi siglata Di Grassi-Abt. Le polemiche non sono mancate, con il brasiliano che ha compiuto un sorpasso eccessivamente aggressivo sul compagno.
Onore alle armi per un ottimo Buemi che, con una macchina inferiore, è stato in grado di portare a casa un podio più che meritato. La gara viene interrotta temporaneamente dalla SC, a causa dell’incidente di Alex Lynn al 36 esimo giro. Gli ultimi minuti sono infuocati con Bird che prova a recuperare posizioni determinanti per il mondiale, ma senza successo.
Formula E – ePrix di NY, secondo round (a cura di Luca Luppino)
L’ultimo ePrix della stagione ha incoronato Audi come vincitrice del mondiale costruttori. Non è bastata la vittoria caparbia di Jean-Eric Vergne davanti a Lucas di Grassi e Daniel Abt. Tutto si decide partenza. Se Vergne trova uno spunto perfetto sorpassando Buemi, Lotterer parte anticipatamente. Il tedesco è stato costretto a scontare una penalità di 10 secondi ai box, compromettendo notevolmente il titolo costruttori per Techeetah.
Lotterer è stato bravo a rimontare fino al nono posto, ma non è bastato. Per soli due punti, Audi si aggiudica il mondiale costruttori dopo una gara molto intensa e combattuta. Lucas di Grassi riesce a conquistare il secondo posto nel mondiale piloti grazie al decimo posto di Sam Bird. L’inglese, arrivato per il titolo, ha dovuto arrendersi a causa di una vettura decisamente inferiore rispetto ai suoi avversari.
Si riconferma al top Sebastien Buemi che chiude al quarto posto. Lo svizzero ha provato in tutti i modi a sopravanzare Abt, ma senza successo. Il campione del mondo della seconda stagione ha dovuto fare i conti con una vettura non all’altezza di Audi e di Techeetah.
DTM Zandvoort – in gara1 è poker Mercedes (a cura di Alessandro Patanè)
Lo squadrone Mercedes in palla fin dalle prime battute ottiene un poker in gara1 mentre masticano amaro Edo Mortara e Daniel Juncadella.
Alla partenza Gary Paffett è scattato subito davanti mantenendo la prima posizione e tirandosi dietro tutto il gruppo mentre nelle retrovie Robin Frijns è riuscito a conquistare svariate posizioni. Al termine del primo giro Duval, Green e Edo Mortara si sono fermati per il pit stop obbligatorio cercando di conquistare posizioni in pista. Ma la Mercedes di Edo Mortara non aveva passo e al pit stop di quelli davanti non è riuscito a conquistare posizioni. La natura del tracciato di Zandvoort ha sicuramente penalizzato lo spettacolo, con pochi sorpassi visti in pista e molti di più ai box. Tra questi ultimi è da segnalare quello compiuto da Di Resta ai danni di Wehrlein.
Il pilota tedesco della Mercedes è stato penalizzato da un pit stop lungo e si è giocato il podio dopo la buona qualifica. Al giro 20 la gara è stata neutralizzata quando Nico Muller, a seguito di una foratura, è finito a muro violentemente. Per questo motivo è stato necessario chiamare in pista la safety car per consentire ai commissari di rimuovere l’auto. Questo ha penalizzato Rast che fino a quel momento si trovava in testa ma era l’unico a non aver fatto il cambio gomme. Così è stato costretto a fermarsi all’ultimo giro, gettando la possibilità di ottenere punti.
Alla ripartenza, avvenuta al giro 26 Auer non ha avuto pietà nell’infilare Pascal Wehrlein per salire così sul terzo gradino del podio mentre alle loro spalle si è piazzato Robin Frijns. I piloti BMW Glock e Witmmann vedono così scappare in classifica Gary Paffett e Paul di Resta mentre Edo Mortara, fuori dalla top ten, adesso è 5°in classifica a 34 punti di distacco.
DTM Zandvoort: Rast beffa Paffett in gara 2 (a cura di Alessandro Patanè)
A Paffett non riesce il dominio totale del weekend e deve arrendersi all’ottima strategia di Rast. Buona gara di Edo Mortara, 8°.
La natura del tracciato di Zandvoort ha sicuramente penalizzato lo spettacolo, con pochi sorpassi visti in pista e molti di più ai box ma da segnalare il doppio sorpasso di Augusto Farfus su Muller e Wehrlein. Al pit stop di Paffett tutti si sarebbero aspettati un rientro davanti a coloro che avevano già sostituito gli pneumatici ed invece ecco che Rast ha beffato il pilota inglese della Mercedes, piazzandosi davanti. Tra gli ultimi piloti a fermarsi Edo Mortara, Werlein e Duval.
Al giro 21 la gara ha visto l’ingresso della Safety Car per un contatto GreenSpengler che ha visto il pilota canadese della BMW finire in ghiaia in curva 1 con conseguente drive through. Questo ha dato la possibilità di compattare il gruppo e dare a Paffett la possibilità di un attacco su Rast e riguadagnare la 1°posizione. Ma alla ripartenza il campione in carica è riuscito a scappare via e Paffett ha dovuto difendersi da di Resta. Alla ripartenza Wittmann in un contatto ha subito una foratura ed è stato costretto ad un pit stop che lo ha relegato in ultima posizione.
Rast vince così gara 2 ma Paffett può ritenersi soddisfatto in quanto i diretti concorrenti per il mondiale hanno concluso la gara alle sue spalle con addirittura Wittmann fuori dai punti mentre Edo Mortara rimedia ad un weekend difficile per lui ottenendo l’8°posto. Dopo la ottima gara di ieri, Robin Frijns è stato costretto ad arrendersi ad un problema elettrico. La classifica quindi vede Paffett a 148, di Resta 121, Glock 101, Wittmann 98 e Mortara 97. Prossimo appuntamento tra circa un mese a Brands-Hatch.
Indycar – Toronto, Scott Dixon vince ed allunga in campionato (a cura di Alessandro Patanè)
Scott Dixon ha preso il comando delle operazioni nelle prime fasi della corsa, approfittando del fatto che il poleman Josef Newgarden è finito contro le barriere subito dopo una ripartenza dalla safety car, lasciandogli strada. Il portacolori della Penske poi è riuscito a ripartire, anche se alla fine si è dovuto accontentare di chiudere in nona posizione dopo essere precipitato nelle retrovie.
Il francese della Penske si è portato in seconda posizione in occasione dell’ultimo pit stop, riuscendo a soffiare la piazza d’onore a Robert Wickens, che l’aveva custodita a lungo con la vettura della Schmidt Peterson. Il canadese poi ha provato a reagire e tra i due c’è stato anche qualche contatto, ma alla fine a spuntarla è stato il transalpino. Per Wickens comunque si tratta del terzo podio stagionale, davanti a James Hinchcliffe. Newgarden è stato uno dei tanti veterani ad auto-eliminarsi.
Graham Rahal è arrivato lungo alla prima staccata, tamponando Max Chilton e mandando in testacoda il pilota della Carlin. Nella carambola, avvenuta al 33esimo giro, sono rimasti coinvolti anche Ed Jones, Sebastien Bourdais, Ryan Hunter-Reay, Alexander Rossi e Will Power, ma in realtà l’unico pilota ad essersi ritirato è stato proprio Chilton. Tuttavia, hanno avuto delle conseguenze alle ali anteriori anche Bourdais e Rossi, che sono stati costretti a rientrare ai box, chiudendo poi 19esimo ed ottavo.
Tutto ciò ha giovato a Charlie Kimball, che si è piazzato in quinta posizione regalando il miglior risultato stagionale alla Carlin, e Tony Kanaan 6° davanti a Zach Veach.A completare la top 10 troviamo poi Rossi, Newgarden e Marco Andretti, costretto ad un pit stop per fare benzina ad un paio di giri dal termine, senza il quale avrebbe potuto chiudere quinto. Ritirato invece Takuma Sato, che ha toccato un muretto nel finale, danneggiando la sua vettura e finendo per essere costretto a parcheggiare in posizione sicura. Con il risultato di Toronto la leadership di Dixon su Newgarden è di 62 punti e tra due settimane c’è Mid-Ohio.
Moto GP – Gran premio del Sachsering (a cura di Raffaello Caruso)
Durante la partenza, è stata strepitosa la partenza di Jorge Lorenzo, primo già alla prima curva davanti a Danilo Petrucci. Marc Marquez scala in terza posizione.
A 26 giri dalla fine del Gp di Sachsering, Marquez trova il sorpasso su Petrucci nel T3 mentre Rossi e Crutchlow rimangono in agguato. Lo spagnolo di Cervera, prova subito ad andare a prendere Jorge Lorenzo trascinandosi il gruppo degli inseguitori capitanato da un Danilo Petrucci capace inizialmente di mantenere il ritmo di Marc Marquez.
Gara in crescita per i due piloti ufficiali della Yamaha: Rossi è stato bravissimo a gestire le gomme al meglio, Vinales si è svegliato nella seconda metà della gara chiudendo al terzo posto.Lo spagnolo della Honda con questo successo rafforza il primato nella classifica del Mondiale: Marc adesso ha 46 punti di vantaggio su Rossi.