Pecco Bagnaia, ora pilota Ducati in MotoGP, è un altro talento su cui il team di Valentino ha creduto molto in anticipo coi tempi. Forse non tutti sanno con quanta lungimiranza però anche la Ducati abbia creduto in questo giovane ragazzo classe 1997. Ha creduto in lui prima ancora che iniziasse la sua ultima stagione in Moto2, quella del 2018 che lo ha consacrato campione del mondo e che lo avrebbe comunque portato in classe regina.

Pecco Bagnaia dalle minimoto alla scelta di Ducati in MotoGP

Facciamo tanti passi indietro. Non dimentichiamoci che Pecco, come tanti altri suoi colleghi, quali Valentino, Lorenzo, ha iniziato con le gare di minimoto. Nel 2009, all’età di 12 anni, diventava campione europeo. L’anno successivo arriva secondo nel campionato mediterraneo 125 PreGP. Dal 2013 entra in Moto3, ma termina la stagione senza punti. Senz’altro migliore il 2014 nel neonato team VR46, con cui ottiene come miglior risultato il quarto posto e termina 16esimo in classifica.

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Pecco nel 2018 nel team SKY racing VR46. Photocredit: Motogp.com

E’ nel 2015 che avviene lo sblocco della sua carriera, la quale sarà fino ai giorni nostri in ascesa: arriva il primo podio nel motomondiale, un terzo posto in Francia. Nel 2016 vince la sua prima gara ad Assen, accumulando quell’anno così tanti punti da terminare quarto in classifica. Dal 2017 avanza in Moto2, di nuovo con il team VR46. Questo primo anno parte lento e solo con il Gran Premio a Jerez, ottiene il primo podio in classe intermedia con un secondo posto. Il quinto posto a fine campionato lo mette comunque in evidenza: viene così notato da Ducati che lo vuole sulla sua sella nel team satellite Pramac dalla stagione 2019, in classe regina.

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Nel 2018 una vittoria dopo l’altra per Pecco in Moto2 nel team SKY racing VR46. Photocredit: Motogp.com

Pecco Bagnaia è campione del mondo in Moto2 e passa in MotoGP

Il 2018 lo vede sempre in Sky Racing VR46, ma al fianco di Luca Marini. Pecco inizia una lunga serie di vittorie. Vince già dal Gran Premio del Qatar, poi in Texas, Francia, Olanda, Austria, San Marino, Thailandia e Giappone, ottenendo matematicamente il titolo di campione del mondo di Moto2 con una gara di anticipo in Malesia. Insomma Pramac fa un bell’affare scommettendo sul giovane Pecco con una stagione in anticipo.

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Nel 2018 Pecco si laurea Campione del mondo di Moto2 nel team SKY racing VR46. Photocredit: Motogp.com

Nel 2019, un po’ come avvenne nel 2013 e nel 2017, inizia male il primo anno nella nuova classe. Non per mancanza di stoffa, anzi quella la dimostra eccome tenendo ottimi tempi. In alcuni casi i migliori, come al Gran Premio del Mugello, che non termina a causa di una caduta. Quell’anno infatti è costretto a ben 6 ritiri dovuti a problemi alla moto o a cadute, l’ultima delle quali gli causa una frattura al polso sinistro e una botta alla testa senza danni, ma che gli fa perdere la memoria sull’accaduto per qualche momento.

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Francesco Bagnaia in sella alla Ducati in Pramac nelle stagioni 2019 e 2020, spesso più veloce delle Yamaha di Valentino e Vinales. Photocredit: Motogp.com

Nonostante cadute e infortuni, è intatta la voglia di vincere

Purtroppo sin dal 2014, il suo percorso viene più volte segnato da fratture dovute per due volte a cadute nelle prove libere. Ed è per questo motivo che anche nel 2020 è costretto a saltare tre gare di fila per la frattura alla tibia destra avvenuta appunto nelle prove libere del GP di Brno ad agosto. Ma che animo Pecco, dopo essere stato operato e riabilitato torna in sella e nella prima gara di Misano, ottiene il suo primo podio di classe regina, con un bellissimo secondo posto dietro Franco Morbidelli. Non riesce a ripetersi la settimana successiva sempre a Misano, in cui addirittura era in testa fino al sestultimo giro, perché un’ennesima caduta sfortunata e inspiegabile gli rovina il sogno.

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Da sinistra: Bagnaia, Morbidelli e Mir sul podio del Gran Premio di San Marino. Photocredit: Motogp.com

Sicuramente Marc Marquez non sarà né il primo né l’ultimo fermato da incidenti sfortunati, e nemmeno Vale l’unico ad aver vissuto una stagione tra ritiri (cinque, contro i sei di Bagnaia) e assenze (due per Covid, contro le tre per frattura di Pecco), che infatti ha terminato il 2020 di un posto davanti a Pecco (rispettivamente 15esimo e 16esimo).

Dal 2021 nel team ufficiale Ducati Corse

E’ stato un anno sfortunato, ma nonostante tutto Pecco è riuscito ad avere un differenziale in più rispetto ai colleghi Dovi e Petrux del team ufficiale, ad esempio mostrando il giusto approccio con le gomme Michelin (tra i pochi in categoria) e migliorando la staccata. Siamo pronti a scommettere assieme a Ducati Corse sul nostro italiano, che dal 2021 sarà nel team ufficiale ancora col vecchio compagno di squadra Jack Miller. Anche Ducati sceglie di puntare su due giovani talenti. Ecco le parole di Pecco in merito al suo passaggio nel team interno:

“Arrivare nel team ufficiale Ducati è sempre stato il mio sogno, averne la possibilità è un grandissimo onore, una grande soddisfazione. Bisogna portare in alto il nome della Ducati, da pilota factory sarà fondamentale stare davanti. Stiamo facendo un bel lavoro, ma i risultati ci stanno un po’ sfuggendo nonostante siamo veloci. Bisogna fare un altro step per essere più costanti, la velocità non ci manca, dobbiamo solo concretizzare un po’ di più.”

Bagnaia con Ducati Factory nel 2021: siglato l'accordo - Photo Credit: Ducati Corse Press
Bagnaia con Ducati Factory nel 2021, welcome Pecco – Photo Credit: Ducati Corse Press

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Giorgia Capaccioli