In arrivo a Imola questo weekend il quarto attesissimo appuntamento F1 2022. Un GP che si prospetta pieno di sorprese presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, il primo in Europa dopo i test di Barcellona. In gran fermento i tifosi per la gara di casa Ferrari, pronti ad assaporare tutte le emozioni della Rossa dopo la gloriosa vittoria di Charles Leclerc a Melbourne. Una vera e propria rinascita quella della Ferrari, ottenuta grazie alla rivoluzione a effetto suolo. Una grande novità, portata quest’anno dai cambiamenti al regolamento, che potrebbe tuttavia incontrare alcune difficoltà nella pista emiliana. Pensato per facilitare i sorpassi, con gare più spettacolari in F1, proprio l’effetto suolo potrebbe infatti ora costituire un ostacolo per via dei cordoli presenti nella pista di Imola. Che rischi di compromettere l’andamento della stessa Ferrari?
Temuto il tracciato di Imola: i cordoli un problema con l’effetto suolo. Possibile limitazione della grande novità F1 di quest’anno
Dei sorprendenti e inaspettati risultati quelli raggiunti quest’anno dalla Ferrari, con una risalita clamorosa che ha lasciato a bocca aperta gli stessi accaniti rivali, tra cui Toto Wolff. Un ritorno ai vecchi e gloriosi fasti del Cavallino, grazie alla rivoluzione dell’effetto suolo, una grande innovazione in F1, che potrebbe tuttavia incontrare degli ostacoli proprio nei cordoli del tracciato di Imola.
Con ben 80 mila spettatori previsti e biglietti quasi sold out, non certo poche le aspettative sulla Rossa per questo weekend. Lo stesso tracciato di Imola, tuttavia, non sembra essere particolarmente favorevole all’utilizzo dell’effetto suolo come principale fonte di carico aerodinamico. La presenza dei cordoli sulla pista emiliana ha infatti sollevato non poche questioni, visto il pericolo di danneggiare gravemente il fondo delle vetture. Le monoposto 2022, per come sono concepite, devono inoltre correre con il fondo molto vicino all’asfalto per avere un livello di downforce che sia accettabile.
Il tracciato di Imola e il problema dei cordoli: le monoposto con l’effetto suolo, rischiano di essere danneggiate sul fondo
L’effetto suolo, bandito dal 1983 perché molto pericoloso in curva, è così tornato in pista quest’anno con il nuovo regolamento F1, voluto dalla FIA per azzerare le differenze presenti negli ultimi otto anni tra le scuderie. Tra le novità, i condotti Venturi, canali scavati sul fondo della monoposto per incanalare l’aria e generare carico aerodinamico e aumentare il grip in curve ad alta velocità. Da qui deriva l’effetto suolo, vista l’aderenza delle vetture all’asfalto, grazie all’aria incanalata sotto e a quella che passa sopra, con più grip in curva e meno turbolenze in caso di scia. Così si renderebbero più facili i sorpassi.
Un grande vantaggio che ha costituito un punto di forza per diverse monoposto quest’anno, prima tra tutte una spettacolare F1-75. Un’importante innovazione che potrebbe tuttavia incontrare diversi problemi nel GP di Imola. Così, se in passato molti piloti avevano sfruttato i cordoli della pista emiliana, quest’anno saranno sicuramente molto più cauti, anche per evitare situazioni drammatiche come l’incidente di Mick Schumacher a Jeddah.
“Se si guarda l’avvio di gara dell’anno scorso, quando Lewis Hamilton ha dovuto passare sui cordoli alla Curva 1 per evitare la collisione con Max Verstappen – ha infatti commentato un ingegnere senior su Motorsport.com – con le monoposto di quest’anno avrebbe danneggiato gravemente il fondo della sua monoposto”.
Un fattore rischioso e limitante in pista la presenza dei cordoli. Pujolar: “Dovremo stare attenti a come fare l’assetto della macchina e a quanta pista vorremo usare”
Anche Xevi Pujolar, responsabile dell’ingegneria in pista del team Alfa Romeo Racing, ha sottolineato l’importanza per i piloti di fare molta attenzione:
“L’approccio ai cordoli è qualcosa che dovremo prendere in considerazione – ha infatti dichiarato l’ingegnere spagnolo – Può essere un fattore limitante in alcune circostanze. Dovremo stare attenti a come fare l’assetto della macchina e a quanta pista vorremo usare. È davvero necessario fare attenzione in alcune parti della pista, perché qualora dovessimo avere dei danni, questi potrebbero avere un grande impatto sul fine settimana“.
Meno preoccupato Kevin Magnussen, fiducioso nella sua Haas e nella sua competitività. Nonostante i cordoli abbiano posto questioni a diversi team e piloti, la VF-22 dovrebbe infatti essere in grado di adattarsi anche alla pista emiliana.
“Le auto sono più basse e più rigide quest’anno, quindi il passaggio sui cordoli è certamente più difficile di quanto non fosse fino allo scorso anno – ha dichiarato il pilota danese – Vedremo, spero che qualunque sfida si debba affrontare, potremo ancora essere competitivi. Penso che la nostra monoposto sia forte a tutto tondo, quindi dovremmo andare bene”.
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Liliana Longoni
(credit-foto-Gara GP Imola (F1)