Era il lontano 22 Maggio 1980 quando l’autore giapponese di videogiochi Tōru Iwatani ideò, in formato da sala, uno dei videogiochi più famosi del mondo: Pac-Man.

Prodotto dalla Namco nel formato arcade da sala, Pac-Man ebbe un enorme successo sin dalla sua primissima uscita, venendo poi riprodotto in varie versioni per computer e altre console in modo da permettere di poter sempre giocare ad uno degli intrattenimenti migliori di sempre.

Pac-Man: l’origine del videogioco

Una creatura circolare color giallo, dei puntini da mangiare e dei fantasmini da evitare: tutti sappiamo le regole di Pac-Man, ma quale fu la sua origine? Da dove partì l’idea di Tōru Iwatani? Secondo le fonti, il creatore ebbe l’illuminazione ad una cena tra amici, guardando una pizza a cui era stata tolta una fetta. A distanza di 12 mesi precisi da quella cena, il 22 Maggio 1980, Pac-Man fu creato e lanciato sul mercato.

Il titolo del videogioco, inoltre, venne scelto dal creatore pensando all’idioma giapponese “pakupaku“, avente il significato di “aprire e chiudere la bocca”. Solo successivamente, grazie all’importazione negli Stati Uniti d’America, il nome si trasformò nel più occidentalizzato Pac-Man. Inizialmente giudicato “troppo carino per fare successo” dalla Amusement and Music Operators Association di Chicago, il gioco riuscì, a discapito di tutto, a vendere la bellezza 300 000 macchine in soli sette anni.

L’evoluzione del mangia-palline più famoso al mondo

Nei primi anni i fantasmini, nemici di Pac-Man, si muovevano seguendo un determinato schema, facilitando la decifrazione e, di conseguenza, rendendo il gioco estremamente semplice. Solo con il tempo venne aggiunta una maggiore difficoltà e i fantasmini ebbero una “propria personalità”. In aggiunta, per permettere a tutti di giocare anche al di fuori delle sale apposite, negli anni immediatamente successivi al lancio di Pac-Man iniziò, da parte della casa di produzione, la creazione delle prime console domestiche, una vera e propria rivoluzione che ha condotto, ai giorni nostri, alla possibilità di avere PS5, Nintendo Switch e Xbox all’interno di ogni casa.

Nonostante i seguiti, le imitazioni e le contaminazioni con altri importanti videogiochi, Pac-Man è rimasto fisso nell’immaginario collettivo, rappresentando non solo uno strumento di grande svago e divertimento per i giovani di ogni età, ma soprattutto divenendo, e rimanendo, un’icona imprescindibile del mondo dei videogiochi di tutti tempi.

Monica Blesi
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