Greta Thunberg si unirà a una protesta su larga scala in Germania per fermare la demolizione di un villaggio per far posto all’ampliamento di una miniera di carbone a cielo aperto. In pochi giorni, gran parte dell’accampamento dei manifestanti è stato sgomberato dalla polizia e i suoi occupanti sono stati evacuati da Luetzerath, nella Germania occidentale.

Thunberg si è fatta fotografare assieme a loro, dopo la visita al cratere della miniera di lignite a cielo aperto, con in mano un cartello sui cui era scritto ‘lasciatela sottoterra’.

Greta Thunberg ha poi criticato duramente l’intervento della polizia parlando di “oltraggiosa… violenza poliziesca”. “E’ scioccante – ha dichiarato – vedere cosa sta accadendo. Vogliamo mostrare com’è il potere del popolo, com’è la democrazia. Quando i governi e le corporazioni agiscono in questo modo, distruggendo l’ambiente, mettendo a rischio tanta gente, le persone si fanno avanti”.

Una portavoce del movimento di protesta ha dichiarato all’AFP che tra i 20 e i 40 attivisti per il clima sono ancora nel villaggio. Abbandonata da tempo dai suoi abitanti originari, Luetzerath è destinata a scomparire per far posto all’ampliamento dell’adiacente miniera di carbone a cielo aperto, una delle più grandi d’Europa, gestita dall’azienda energetica RWE.

l cancelliere tedesco Olaf Scholz ha criticato i manifestanti che hanno occupato il villaggio di Lutzerath. “Anche io ho dimostrato molto in passato. Ma per me c’è un confine che è stato superato laddove le proteste diventano violente”, ha dichiarato al quotidiano Taz.

Scholz ha respinto le accuse secondo cui gli obiettivi climatici della Germania sono a rischio con lo sviluppo della miniera di lignite sotto Lutzerath. “Questa accusa non è vera. È esattamente il contrario: stiamo agendo in modo da raggiungere i nostri obiettivi climatici”, ha affermato.