Chuck Palahniuk, famoso scrittore statunitense, nasce a Pasco il 21 febbraio 1962, oggi compie 61 anni. Raggiunge la fama con il romanzo Fight Club, da cui il regista David Fincher ha tratto l’omonimo film interpretato da Brad Pitt ed Edward Norton. A questo fanno seguito un romanzo di successo dopo l’altro come il best-seller Soffocare, Ninna Nanna e Rabbia. Palahniuk si distingue per il suo stile sopra le righe con contenuti crudi e a tratti disturbanti che attrae un pubblico desideroso di verità, quella diretta e rude. Con la sua scrittura è in grado di disegnare un mondo grottesco e ai limiti dell’assurdo, spingendosi fino al parossismo.
La vita di Chuck Palahniuk
Charles Michael Palahniuk nasce a Pasco, città dello Stato di Washington. Sua madre Carol Adel Tallent è di origini ucraine e francesi, mentre suo padre Fred Palahniuk è figlio di immigrati ucraini. Vive in una casa mobile nei pressi di Burbank fino ai 14 anni. Dopo il divorzio dei suoi genitori vive per lunghi periodi nella casa dei nonni materni. Nel 1986 si laurea alla facoltà di giornalismo presso l’Università dell’Oregon e lavora per l’emittente radiofonica KLCC. Terminati gli studi va a vivere a Portland, dove per un breve periodo scrive per un giornale locale. Poco dopo decide di cambiare del tutto strada e inizia a lavorare come meccanico di motori diesel.
Durante questi anni vive una serie di esperienze che generano in lui quegli impulsi che saranno peculiari nelle sue opere e gli offrono gli spunti necessari per l’ideazione dei suoi personaggi. Abbandona la strada del giornalismo e si offre come volontario nei centri per aiutare i senzatetto e nelle case di riposo. Si occupa anche di gestire il trasporto per i malati terminali e di condurli presso i gruppi di sostegno. Sebbene si dedicasse con dedizione a questa attività, in seguito alla morte di un paziente a cui si era legato in modo speciale, decide di non operare più come volontario.
L’approccio alla scrittura
Intorno ai 30 anni Chuck Palahniuk frequenta un laboratorio di scrittura gestito da Tom Spanbauer, il quale esercita una grande influenza su di lui e plasma il suo stile di tipo minimalistico e sarcastico, in cui affronta spesso i temi della violenza insieme all’ossessione. Proprio in questi anni scrive i primi 2 racconti Negative Reinforcement e The love theme of Sybil and William pubblicati entrambi sul mensile letterario Modern Short Stories del 1990. Subito dopo con l’obiettivo di imitare Stephen King, scrive il suo primo romanzo intitolato If you lived here, you’d be home already, che non è stato mai pubblicato. Gran parte del testo sarà utilizzato in seguito per la stesura di uno dei suoi più celebri romanzi Fight Club.
Il primo romanzo di successo di Chuck Palahniuk: Fight Club
Chuck Palahniuk, grazie alla mediazione di Gerry Howard, pubblica il suo primo romanzo Fight Club nel 1996. Lo inizia a scrivere per provocare l’editore che ha rifiutato l’altro romanzo Invisible Monsters. Il progetto originario di Fight Club prevede un racconto breve da introdurre nella raccolta La ricerca della felicità, successivamente ampliato e apprezzato inaspettatamente dall’editore. In un primo momento il romanzo non riscontra un grande successo. La fama arriva 3 anni dopo quando il regista David Fincher decide di dar vita alle parole scritte da Palahniuk producendo l’omonimo film. Mette in scena attori del calibro come Brad Pitt e Edward Norton e diventa in poco tempo un cult.
La fama del film sancisce il successo immediato di Palahniuk, il cui romanzo conquista una popolarità mondiale. Viene sottoposto a critiche per i tratti nichilisti della storia e per la rappresentazione esplicita e sarcastica della violenza. La storia è incentrata su un anonimo protagonista tormentato dall’insonnia, che lotta contro il suo crescente disagio verso alcune imposizioni della società statunitense, come il culto verso la mascolinità e il dilagante consumismo. Reagisce a questo turbamento formando in segreto un club di pugilato, chiamato Fight Club, con il contribuito del sul alter ego ribelle e impudente Tyler Durden.
Lo scopo del club è quello di dar sfogo alle proprie frustrazioni e durante gli scontri ognuno lotta contro ciò che odia. La situazione assume una veste più noir quando Tyler decide di impegnarsi nella distruzione della società contemporanea. Inizia così a demolire pezzo dopo pezzo la civiltà mediante l’uso della violenza. L’anonimo protagonista, dopo aver fatto l’amara scoperta che in realtà Tyler è lui durante i momenti d’insonnia, prova a contrastare la macchina umana plasmata dal suo alter ego. Tuttavia il disastro è ineluttabile e il cambiamento è inevitabile.
Il primo best- seller: Soffocare
Chuck Palahniuk nel 1999 vive una tragedia che lo segnerà per sempre: suo padre viene assassinato insieme alla sua nuova compagna da Dale Shackleford, ex fidanzato di lei. L’uomo giudicato colpevole di duplice omicidio viene condannato alla pena di morte. Palanhiuk dissemina nelle sue opere le tracce della sua sofferenza generata dalla perdita improvvisa e cruenta del padre, che come un filo oscuro si intrecciano alle trame dei suoi romanzi. Nel 2001 pubblica il romanzo Soffocare. Narra la storia di Victor Mancini, studente di medicina fallito e dipendente dal sesso, che vive una crisi esistenziale. La madre Ida è psicopatica, affetta da Alzheimer e ricoverata in una casa di cura molto costosa.
Victor per sostenere le spese escogita un metodo alquanto singolare, che gli consente di guadagnare del denaro. Ogni sera si reca in un ristorante diverso e in ognuno finge di soffocare con un po’ di cibo, finché qualcuno lo salva. È come se ogni giorno lui morisse per poco e poi rinascesse. Colui che gli ridà la vita diventa come una sorta di genitore, un eroe che si lega a lui dopo questa brutta vicenda e poiché si sente in dovere di continuare a salvarlo lo mantiene economicamente.
Nella clinica dove si trova la madre conosce la fantomatica dottoressa Paige Marshall che si offre di aiutarli, per poi rivelarsi anche lei una paziente della struttura in un finale inaspettato. Anche in questo romanzo ricorrono i temi principali dello stile di Palahniuk come quelli della psicosi e della nevrosi, insieme alla finzione dei rapporti e della società stessa. Soffocare diventa un best- seller e determina in modo inconfutabile il trionfo diPalahniuk. Da questo momento in poi è considerato come uno tra i più grandi scrittori statunitensi.
La trilogia dell’orrore: Ninna nanna, Diary e Cavie
Nel 2002 viene pubblicato Ninna nanna primo romanzo della trilogia dell’orrore. Narra la storia del quarantenne giornalista Carl Streator, incaricato di stilare un reportage sulla morte di vari neonati. Indagando scopre che vicino alle culle dove sono deceduti i bimbi c’è sempre lo stesso libro di fiabe aperto alla pagina di una ninna nanna africana. Il giornalista capisce che è un canto di morte, una vera e propria arma letale. Basta leggere il canto rivolto ad una persona in particolare per decretarne la morte immediata. Carl insieme ad un agente immobiliare tenta di distruggere ogni copia esistente del libro. In quest’opera Palahniuk si avvale dell’uso della fantasia per portare alla luce le ansie della vita quotidiana.
Nel 2003 viene pubblicato Diary, il quale racconta la storia di Misty che sposa Peter e insieme vanno a vivere presso l’idilliaca Waytansea Island. Peter tenta il suicidio e resta in coma. Misty, rimasta sola con la figlia, inizia a scrivere un diario tutti giorni nel caso in cui il marito riprenda coscienza. Il contenuto del diario è alquanto stravagante e a tratti inquietante. L’ambientazione è sinistra quasi come sospesa tra l’ipnotico e il grottesco. In queste pagine Chuck Palahniuk delinea come solo lui sa fare dei paesaggi umani con una scrittura cinica e incalzante.
Infine nel 2005 pubblica l’ultimo romanzo della trilogia Cavie, composto da 23 storie raccontate dai protagonisti. Sono aspiranti scrittori con un passato allucinato e un presente paradossale. Li lega un annuncio che promette un ritiro di 3 mesi per immergersi nella scrittura con vitto e alloggio inclusi, che si rivela essere una trappola. Con questo romanzo Palahniuk critica non solo i reality show, ma mostra come le persone accettano spietati compromessi pur di raggiungere il successo a tutti i costi.
Gli ultimi successi: Rabbia, Dannazione e Sventura
Nel 2005 Palahniuk pubblica il romanzo Rabbia. Una biografia orale di Buster Casey, il primo di una nuova trilogia fantascientifica. Nell’opera affronta in maniera sarcastica i temi fantascientifici come il viaggio nel tempo e la telepatia, dando vita ad una parodia. Narra di una presunta biografia orale su Buster Casey che si diffonde a macchia d’olio nella comunità attraverso le testimonianze dei suoi membri. A fare da sfondo alla vicenda c’è un’epidemia di rabbia, innescata proprio da Buster. Nel 2010 Chuck Palahniuk pubblica il romanzo Dannazione, il primo romanzo della trilogia dantesca, in cui racconta la morte di una ragazza di 13 anni e il suo viaggio nell’inferno, a cui fa seguito nel 2013 il secondo capitolo Sventura.
Chuck Palahniuk è un autore fuori dal comune, in grado di attrarre un pubblico giovane con uno stile libero, cinico e tagliente. Appare così ossessionato dall’idea di verità e trasparenza che a tratti nelle sue opere risulta essere disturbante e in grado di generare nei lettori emozioni contrastanti. Proprio questo suo modo di dare forma ai contenuti e di esprimerli lo distingue dagli altri scrittori. Ogni sua opera è unica e singolare, in esse è in grado di dipingere come un pittore sulla tela una realtà cruda, inquietante affrontando a viso aperto le debolezze e le perversioni del genere umano. Pertanto i suoi libri sono per molti, ma non tutti.
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Elisa Adamo