La Camera approva, in prima lettura, con i soli voti della maggioranza cui si aggiungono quelli del Terzo polo, la proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Italia. Le opposizioni non partecipano alla votazione, Conte accusa “è uno schiaffo agli italiani”.

L’ok alla commissione Covid, Conte protesta

Roberto Speranza e Giuseppe Conte- Photo Credits Today
Roberto Speranza e Giuseppe Conte- Photo Credits Today

Con il via libera di ieri alla Camera la commissione d’inchiesta sul Covid è realtà. La Commissione, vaglierà tutto il periodo della pandemia: dalla gestione dell’emergenza sanitaria in senso stretto, al mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale, con il compito di accertare le misure adottate per la prevenzione e il contrasto della diffusione del virus e di valutarne la prontezza e l’efficacia, anche al fine di fronteggiare una possibile e futura nuova pandemia di quella portata e gravità. Tra i vari punti da approfondire anche la dotazione e l’approvvigionamento di mascherine, la chiusura delle scuole e l’efficacia delle misure restrittive, come il lockdown. La Commissione, composta da 15 deputati e 15 senatori, presenterà alle Camere una relazione sui risultati dell’inchiesta. 

Conte: “È una vendetta politica”

Per Giuseppe Conte è tutto volto a colpire lui e Roberto Speranza. L’ex ministro della Salute, recentemente ritornato al Pd, parla di uno strumento “diabolico” contro gli avversari politici. Le opposizioni non partecipano alla votazione ( tranne Azione e Italia viva) e l’ex Presidente del Consiglio accusa: “Questa commissione è una farsa, uno schiaffo agli italiani. Per come l’avete confezionata questa commissione di inchiesta sul Covid è un plotone di esecuzione politico che ha due nomi: Conte e Speranza. Di cosa avete paura? Noi nei tribunali ci entriamo a testa alta a differenza dei vostri esponenti politici”.

La denuncia di Roberto Speranza

La tensione in Aula era palpabile fin dal mattino, quando la maggioranza bocciava uno ad uno tutti gli emendamenti di Pd e M5S volti a far rientrare sotto la lente della commissione anche l’attività delle Regioni, che invece ne risulta sostanzialmente esclusa dal testo che alla fine è stato approvato a Montecitorio. Speranza accusa: “Questa commissione, ignorando tutte le proposte delle opposizioni, ha un’unica finalità: mettere su un tribunale politico per colpire i membri dei governi che vi hanno preceduti. Una mossa strabiliante escludere le regioni dal perimetro dei lavori della commissione. Regioni che, come è noto, hanno competenze primarie nella gestione della sanità, e chiaramente ne hanno avute nella risposta all’emergenza pandemica”.

Giulia Simonetti

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