Aifa: oggi la decisione sulla pillola anticoncezionale gratis

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Di Mariapaola Trombetta

Oggi l’Agenzia Italiana del Farmaco, comunemente conosciuta come AIFA, potrebbe rendere gratuita la pillola anticoncezionale, almeno per le donne fino a 25 anni, seguendo le orme Francia, che da quest’anno, ha reso la pillola anticoncezionale gratuita alle minori di 25 anni: «Rimborsabilità contraccettivi orali. Discussione congiunta Cts-Cpr». Con una gratuità parziale, gli aborti volontari sono passati dal 9,5% al 6% in cinque anni. Come suggerisce la presenza congiunta del Commissione Tecnico Scientifica e della Commissione Prezzi, il progetto è in cantiere da tempo, ma è probabile che questa sia la volta buona. Con i costi attuali, ovvero 4,6 euro al mese per le pillole più comuni e fino a 20euro per i contraccettivi di quarta generazione, in una previsione futura la spesa a carico dello Stato sarà di 200 milioni l’anno. È da mettere in conto però che la Cpr, in virtù di un ipotetico nuovo accordo, possa contrattare i prezzi con le case farmaceutiche e spendere meno.

Pillola anticoncezionale gratis: il punto della situazione in Italia e in Europa

Pillola Anticoncezionale -Photo credits: rainews.it
Pillola Anticoncezionale -Photo credits: rainews.it

Secondo i dati dell’Aifa, sono 2,5 milioni le italiane che prendono la pillola ogni giorno. Toscana, Puglia, Lombardia ed Emilia-Romagna, sono le quattro regioni che negli anni precedenti hanno anticipato l’Agenzia del Farmaco, rendendo possibile alle donne fino ai 24 o 25 anni, di ottenere la pillola gratuitamente nei consultori. Inoltre le donne che hanno interrotto una gravidanza e le disoccupate, hanno diritto alla gratuità per due anni. Ciò che eliminerebbe l’Aia, sarebbe la necessità di recarsi in un consultorio, in modo da poter ottenere la pillola gratuitamente anche in farmacia, al fine di incentivare chi attualmente non ne fa uso, ma vorrebbe farlo.

Nel 2013, la Francia, rese gratuita la pillola anticoncezionale per le ragazze tra i 15 e i 18 anni . Le percentuali di interruzioni di gravidanze volontarie, furono pessime, passando dal 9,5% del 2012, al 6% nel 2018. Attuando questa misura il nostro Paese si allineerebbe al Portogallo, Paese in cui l’anticoncezionale è fornito gratuitamente a tutte le donne, e si affiancherebbe alla Slovenia, che nella sua costituzione, sancisce il diritto alla contraccezione.

Mariapaola Trombetta

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