Le Plurali editrice: “Oggi più che mai non si può mollare di fare cultura indipendente”

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Di Martina Puzone

Le plurali è una casa editrice fondata nel 2021 grazie a quattro donne. Basata su quattro principi fondamentali quali l’indipendenza, il femminismo, l’inclusività e la curiosità, Le plurali pubblica libri di saggistica e narrativa scritti da autrici. I loro valori e la loro linea editoriale sono una forza della natura, spinte dalla volontà di dar maggiore spazio e voce alla scrittura femminile, alle innumerevoli storie raccontate dalle donne, al fine di valorizzarle.

La scelta dei libri e la loro pubblicazione sono frutto di una grande cura di ogni passo del processo: dal manoscritto alla carta usata per la stampa, fino alla versione che possiamo scegliere del prodotto finale. Guarda alla qualità, al futuro, al modo migliore di fare cultura e di diffonderla.

Le plurali, l’intervista alle fondatrici

Le Plurali editrice
Photo Credits: Le plurali editrice

MM: Quando e come è nata la vostra casa editrice?

Le Plurali: Siamo quattro socie e ci conosciamo dall’autunno 2019 da un altro progetto femminista, il Blog Feministyou.net. Quando quel progetto è giunto alla fine, abbiamo deciso di mettere le nostre capacità e conoscenze in gioco e creare una nuova realtà editoriale. Abbiamo steso un business plan dettagliato e definito le nostre quattro collane, immaginando due di saggistica e due di narrativa. Ci siamo recate dalla notaia per fondare la società a marzo 2021 e il primo libro, “Girls will be girls” è uscito a luglio, seguito da “Lady cinema” due settimane dopo. Seppure sembri un processo veloce e facile non lo è stato per nulla! Ci sono voluti almeno sei mesi di preparazione e abbiamo tutte e quattro seguito dei corsi specifici di editoria.     

MM: Che significato ha, esattamente, il nome “Le plurali”?

Le Plurali: Nel mondo ci sono circa 3,64 miliardi di donne, come possiamo pensare che le loro storie siano tutte uguali? Vogliamo essere portavoce e cassa di risonanza di una pluralità di voci: rappresentare una rete di donne che ha una miriade di storie, provenienze, culture, vedute, modi di raccontarsi diversi. Siamo pronte a investire nel loro talento e convinte che insieme, facendo rete le une con le altre, possiamo promuovere e far emergere il genio femminile in tutte le sue sfaccettature. E non parliamo solo di scrittura e letteratura: della rete de le plurali fanno parte anche commercialiste, web-designer, avvocate, pasticciere, docenti, pittrici, educatrici, filosofe, tutte donne. Il nostro motto è “uniche ma plurali”: l’unicità di ogni storia risalta ancora di più nella pluralità delle voci delle altre donne che stanno attorno a ognuna di noi. 

Le plurali: inclusività e femminismo intersezionale e intergenerazionale

MM: Oggi si parla di femminismo sotto tanti punti di vista, talvolta risulta difficile fare chiarezza tra le tante opinioni e narrazioni. Ci parlate della vostra visione del femminismo?

Le Plurali: Per noi i femminismi rimangono movimenti storici, nati per l’affermazione dei diritti delle donne, ma allo stesso tempo sono modi di guardare alla realtà che ci circonda, una filosofia che sta alla base del nostro lavoro di casa editrice. Ci riconosciamo in un femminismo intersezionale, ovvero colorato, intrecciato, attento alle sfaccettature di una società in evoluzione, attento alle intersezioni che compongono la persona come essere umano e sociale. Oggi come ieri che le donne hanno bisogno di fare rete per prendere coscienza del loro spazio, sempre, purtroppo, minacciato da tanti fattori.

MM: Spesso non è facile lavorare in gruppo e farlo funzionare, seppure si condividono gli stessi valori e gli stessi obiettivi. Come vivete il lavoro di squadra?

Le Plurali: Per noi è bellissimo lavorare in squadra, stimolante e appagante proprio perché ognuna di noi porta a tavola qualcosa di diverso, aggiungendo un tassello al processo editoriale, dallo scouting ed editing alla grafica e promozione. Come socie al 25% ognuna di noi ha un voto e una voce uguale e non è sempre facile raggiungere una decisione importante. Ma è proprio questo anche il bello di lavorare insieme: rispettare opinioni e anche gusti diversi. Lavoriamo da remoto il ché rende il lavoro da un lato fluido; non “perdiamo tempo” per spostamenti e nemmeno abbiamo costi fissi esorbitanti. Dall’altro canto ci manca la comunità lavorativa e la possibilità di fare due chiacchiere prendendo il caffè mattutino. Meno male che ci sono le videochiamate!

Le plurali: passione e impegno

MM: Che consiglio dareste a chi vuole intraprendere un percorso lavorativo nel mondo editoriale?

Le Plurali: Studiare, informarsi, essere super appassionati del mondo del libro. Noi quattro abbiamo interessi diversi e veniamo da ambiti lavorativi differenti. Ci accomuna la passione per la politica, la cultura e la lettura. Ognuna ha intrapreso dei corsi a livello personale per poter affrontare quello che ci aspettava, dividendoci i compiti un po’ “a naso” in base alle nostre attitudini. Consigliamo quindi di prepararsi, iscriversi a corsi specifici e pianificare bene ogni aspetto dell’attività (se si pianifica di  fondare una casa editrice) perché rimane comunque uno dei mercati più difficili nei quali immettersi e nel quale durare nel tempo.  

Le plurali editrice: copertine e collane

MM: Le vostre copertine attirano molto l’attenzione per le tinte vivaci e diverse a seconda della collana. A cosa si deve la scelta di queste peculiarità?

Le Plurali: Abbiamo voluto creare una linea grafica facilmente riconoscibile, divertente e colorata che si allontani dal solito “fucsia” di progetti femministi. Il nostro simbolo è la macchia che per noi è qualcosa di unico e originale, spesso nasce per caso ma subito dopo inizia a fare rete con altre macchie e diventa l’inizio di una sillaba, parola, paragrafo, storia. Le macchie colorate sono presenti su tutta la nostra comunicazione, inclusa le copertine dove racchiudono le donne e i temi che raccontiamo nei libri. 

MM: A proposito delle collane, ce n’è qualcuna alla quale siete più legate?

Le Plurali: A questa domanda è difficile rispondere, anzi impossibile! Sicuramente la nostra marca distintiva sono le bussole, perché è un’idea che abbiamo voluto portare avanti del tutto originale. Ma come non adorare anche cantastorie, radici e le sagge? Tutte e quattro cercano di inglobare diversi aspetti della tradizione letteraria: il passato, il presente, il futuro e una direzione guida per ogni tempo.

MM: C’è un libro o una collana del vostro catalogo di cui consigliereste la lettura?

Le Plurali: Tutti, ovviamente. I nostri libri rispecchiano punti di vista diversi, tutti da conoscere o da selezionare in base ai propri interessi. Ogni libro, però, è in connessione l’uno con l’altro perché  ci riconosciamo nel femminismo intersezionale: non si può parlare di donne se non si parla anche di genere, disabilità/abilità, classe eccetera. Anche la saggistica, comunque, ha alle base una voce narrativa riconoscibile che rende la lettura scorrevole e piacevole, senza nemmeno rendersi conto di leggere un saggio.

Le plurali editrice: ambizione e progetti

MM: Negli ultimi anni si è sentito parlare spesso del calo della percentuale di lettori in Italia. Facendo parte di questo ambito, ritenete che è vero o che c’è bisogno di maggiore informazione e sensibilizzazione a riguardo?

Le Plurali: Certamente le persone leggono meno, ma è anche vero che il nostro pubblico può considerarsi uno zoccolo duro, delle lettrici e lettori mirati, che rappresentano quella percentuale che non rinuncia affatto a comprare un libro e credere nei progetti indipendenti. I femminismi crescono, altri si sviluppano e questo porta anche a leggere, informarsi, comprare libri che siano cartacei o digitali. Siamo speranzose che proprio in tempi difficili, si facciano delle scelte consapevolmente sostenibili, spegnendo la tv e aprendo le pagine di un libro.

MM: Organizzazioni e imprese come la vostra sono risorsa e speranza per il mondo culturale. C’è un obiettivo futuro e un augurio che vorreste condividere con i lettori e le lettrici?

Le Plurali: Ci auguriamo che sempre più persone ci conoscano e ci sostengano comprando i nostri libri e diffondendo un certo tipo di lettura etica e impegnata socialmente. In una società in cui ci si scontra con ondate d’odio, razzismo e maschilismo, oggi più che mai non si può mollare di fare cultura indipendente, diffondere i femminismi e contrastare gli ingranaggi del patriarcato. Ognuna è unica e plurale, la forza sta proprio in questo.

Martina Puzone

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