Andrea Rondoni, lo sbocciare di un fiore

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Oggi andiamo alla scoperta di un nuovo personaggio, una delle realtà più giovani e interessanti della nostra pallavolo, approdato quest’anno in Superlega facciamo la conoscenza del libero della Top Volley Cisterna, Andrea Rondoni.

Scopriamo Andrea Rondoni

Andrea Rondoni nasce a Roma il 16 marzo 1999 e inizia a masticare pallavolo fin dalla nascita, in quanto il papà, Roberto, è stato una delle figure dirigenziali più belle e brillanti del volley italiano, essendo stato in passato uno, se non il principale, artefice prima del miracolo OrtoCori approdato in serie A nel lontano 1996, poi della nascita della Top Volley Latina, una delle società più presenti nella massima serie.

Andrea Rondoni training
Photo Credits: P. Libralato/Top Volley Cisterna

Papà Roberto ha portato la pallavolo in famiglia e Andrea è cresciuto praticamente in palestra, rivestendo il ruolo di mascotte della squadra e dei tanti campioni che hanno vestito la maglia biancoblu della società pontina.

I suoi inizi

Andrea nasce pallavolisticamente nella squadra di casa, la Pallavolo Velletri per poi passare in B1 nelle fila dell’Hydra Latina, quindi continua la sua crescita nel Club Italia dove resta un paio di stagioni. Nonostante riceve successivamente diverse proposte da squadre importanti, Andrea non vuole rinunciare completamente agli studi e fa ritorno a casa, fino alla chiamata della scorsa estate della Top Volley, la squadra di casa, la squadra di papà Roberto, che lo vuole in Superlega.

Andrea Rondoni Hydra Latina
Photo Credits: Hydra Volley Latina Official Website

Andrea Rondoni ha vissuto quest’anno una stagione davvero importante, partito come secondo libero dietro il più esperto Mimmo Cavaccini, ha saputo ritagliarsi spesso il suo spazio, mettendo nelle condizioni coach Tubertini di avere qualche scelta in più nel suo scacchiere.

Ciao Andrea, come stai innanzitutto in questo lungo periodo di quarantena e cosa stai facendo?

Sto decisamente bene, mi sto mantenendo in forma, abbiamo lavorato individualmente su piattaforma con la squadra e dopo la riapertura graduale del 4 maggio, un’attività motoria più libera e più fattibile.

ricezione Andrea Rondoni
Photo Credits: P. Libralato/Top Volley Cisterna

Le sue emozioni

Parlami un pò di questa tua prima stagione in Superlega. come è andata, come l’hai vissuta, quali sono state le tue sensazioni?

E’ stato un anno pieno zeppo di forti emozioni, già dal momento della firma del contratto nella scorsa estate fino al primo e vero contatto con la società, i giocatori e il campo di Superlega. Sono stato molto fortunato di aver trovato in primis una grande società, che peraltro conoscevo già benissimo, e successivamente anche degli ottimi compagni di squadra., che mi hanno aiutato moltissimo, creando all’interno dello spogliatoio una gran gruppo.

Immagino poi che per te siano state delle emozioni ancor più forti, visto che hai indossato la maglia della società creata da tuo padre, per la quale ha dato e avuto moltissimo.

Già, questo infatti mi ha portato a vivere delle emozioni uniche e personali, che solo io ho avuto il piacere e il privilegio di poter vivere. Aver indossato questa maglia per me quest’anno ha avuto un significato particolare, l’ho portata con orgoglio certo che papà sarebbe stato sicuramente contento di questo traguardo. 

Andrea Rondoni allenamento
Photo Credits: P. Libralato/Top Volley Cisterna

L’esordio in Superlega

Che poi non hai avuto neanche il tempo di ambientarti nella nuova categoria che alla prima, con Perugia, subito in campo?

Infatti, subito in campo alla prima giornata, contro Perugia poi, e quella già è stata la prima grande emozione, senza avere il tempo di realizzare cosa stesse accadendo. Ma tutta la stagione, fino allo stop, è stata bellissima, le trasferte, il contatto con il pubblico, la Superlega tutta, il “viverla” è stato tutto un susseguirsi di cose belle, poter giocare a fianco o contro atleti che fino a pochi mesi prima avevo sempre visto in tv.

Andrea Rondoni in battuta
Photo Credits: P. Libralato/Top Volley Cisterna

Poi sono arrivate nel girone di ritorno, causa l’infortunio a Cavaccini, le tre partite consecutive da titolare.

Quelle sono le tre gare che rimarranno impresse per sempre nella mia mente. Le gare contro Perugia, Civitanova e Piacenza, non proprio tre passeggiate, piene zeppe di giocatori straordinari, ma devo solo dire grazie a tutti i miei compagni, lo staff tecnico e la società che mi sono stati sempre molto vicini in quelle settimane, spazzando via ogni tipo di pressione e aumentando la mia autostima e fiducia.

Ecco, affrontare squadre con certi giocatori, come ci si prepara? Perché al di là di Civitanova e Perugia, anche Piacenza, nonostante la posizione in classifica, era una squadra con atleti non certo gli ultimi arrivati.

Esattamente, anche Piacenza era un grande bel roster quest’anno. Non è stato molto difficile, tutt’altro, nel senso che psicologicamente ho saputo gestirle molto bene, entrando in campo con tranquillità, senza aver nulla da perdere e cercare di fare del mio meglio, che comunque sarebbe stato un di più, avere un’emozione si ma positiva, che mi avrebbe permesso di non sfigurare.

L’immediato futuro

Senti, possiamo rassicurare i tifosi, ti hanno confermato Andrea?

La situazione è molto tranquilla, con la società ci siamo parlati, c’è la volontà di proseguire insieme ma ancora non abbiamo messo nero su bianco. Non c’è fretta. Io sarei stracontento di rimanere, in fin dei conti la Top Volley è casa mia, la squadra per la quale ho sempre tifato, che ho sempre vissuto.

Andrea Rondoni punto Cisterna
Photo Credits: P. Libralato/Top Volley Cisterna

La riconferma sarebbe comunque la riprova di aver fatto bene quest’anno e di vivere un’altra emozionante stagione in serie A, peraltro anche con delle ambizioni importanti, visto il roster che la società sta costruendo.

In effetti sembra essere così, gli arrivi di Sabbi, Tillie e Cavuto per ora possono aiutare ad alzare di molto il nostro livello e le nostre ambizioni. Vedremo insomma cosa ci riserverà il campo, ma mi sembra che la società si stia muovendo molto bene.

A dire il vero anche in questa stagione il roster non era affatto male, però poi vi siete ritrovati a lottare in posizioni di classifica bollenti. Tanti punti e set persi per strada, proprio quando sembrava che la squadra stesse lì per vincere accadeva il contrario. Come te lo spieghi?

Hai ragione, purtroppo diverse partite perse per 3-1 quando eravamo ad un passo dal portare a casa set e risultato, ma non so che dirti, in questi casi possono essere molti i fattori che intervengono, nonostante abbiamo avuto sempre una certa continuità di gioco.

Punto Top Volley, esultanza Rondoni
Photo Credits: P. Libralato/Top Volley Cisterna

Gli studi e il desiderio

Oltre al volley, sappiamo che stai studiando.

Si, sono al secondo anno della facoltà di Scienze Motorie a Tor Vergata, frequento per quanto possibile ma mi sto preparando degli esami per la sessione estiva. Mi piacerebbe molto in seguito diventare docente, anche se mi rendo conto che non è semplice, vorrei insegnare ai ragazzi e stare a contatto con loro, condividere e far nascere delle passioni in loro.

Ad Andrea non possiamo che augurare un grande in bocca al lupo per il suo futuro, uno di quegli atleti che ha avuto la fortuna e l’emozione di poter indossare la maglia della squadra per la quale ha sempre tifato e nella quale è cresciuto, legato inevitabilmente al “destino”, quel destino crudele che gli ha portato via il papà Roberto, lo stesso destino che gli ha regalato, con sudore e sacrificio, la gioia di giocare in serie A.

E’ proprio vero, “può nascere un fiore sopra un fatto brutto……”

Seguici anche sulla nostra pagina Facebook e sulla nostra pagina Twitter!