Anthony Hopkins è sinonimo di garanzia. La sua è stata una lunghissima carriera iniziata nei lontani anni 70 e suggellata dalla vittoria di ben due premi Oscar . L’attore britannico compie oggi ottantacinque anni, e rimane nella memoria di tutti l’incredibile interpretazione ne Il silenzio degli innocenti, il film che lo ha consacrato definitivamente nel 1991

Anthony Hopkins, dalle origini teatrali al successo al cinema

Anthony Hopkins nasce come attore teatrale, alternando ruoli classici ad attività come pittura e musica. Nel frattempo inizia a lavorare a numerosi film per il piccolo schermo e a ruoli minori per il cinema.

Dopo un’infanzia difficile dovuta ad un problema di dislessia riusce ad entrare nella prestigiosa Royal Academy of Dramatic Art dove viene svezzato artisticamente. Il suo primo ruolo teatrale importante è datato 1965

Il primissimo successo artistico è datato 1968, anno in cui recita insieme Katharine Hepburn nel film vincitore di due premi Oscar Riccardo Cuor di leone.

La gavetta si protrae per tutti gli anni sessanta e settanta, in cui ha modo di accumulare esperienza ed affinare il suo smisurato talento artistico.

Nel 1984 inizia a lavorare a Broadway e ci rimane per tutti gli anni 80′

La svolta finale arriva relativamente tardi, nel 1991. In quell’anno interpreta l’inquietante psichiatra cannibale Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti. Il ruolo è cucito su misura per lui, che ottiene così il suo primo premio Oscar come attore. Torna a vestire i panni del folle psichiatra nei sequel Hannibal e Red dragon, mentre l’anno successivo veste i panni di Van Helsing in Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola.

Gli anni novanta sono una fucina di film, e sicuramente questo è il periodo di maggior fortuna per lui. Molte sue pellicole sono successi di critica e pubblico, e questo è suggellato da ben quattro diverse nomination agli Oscar.

Negli anni duemila i suoi ruoli, complice l’età che avanza, diventano secondari. Tuttavia egli riesce sempre a donare al pubblico interpretazioni di livello, prima tra tutte quella di Matusalemme nel kolossal Noah.

Nel 2021 vince a sorpresa il suo secondo Oscar per il ruolo di Anthony, un anziano malato di demenza senile. Il successo bissa quello del 1991 e lo rende l’attore più anziano di sempre ad ottenere l’ambita statuetta.

Anthony Hopkins è un titano del cinema mondiale e molti suoi film sono rimasti nella storia. La longevità della sua carriera, unite alle sue indubbie qualità artistiche, lo hanno reso il genio immortale che possiamo tutt’ora ammirare e che sembra non voler cedere all’avanzare dell’età

Andrea Pastore

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