Ascoli, ora è crisi: squadra contestata

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Di Redazione Metropolitan

Tira aria di crisi in casa Ascoli; in campo a Crotone nell’anticipo della 12esima giornata di Serie B, per la prima volta senza Ninkovic, perde 3-1 e ora rischia di scivolare indietro in classifica e di uscire dalla zona playoff. Una sola vittoria nelle ultime 7 partite con ben 4 sconfitte. A fine partita squadra contestata dai tifosi. Crotone al secondo posto in classifica con 21 punti.

La partita

Paolo Zanetti cambia modulo, per la prima volta manda in campo l’Ascoli col 3-5-2: Ardemagni, 4 gol al Crotone in carriera va in panchina, al suo posto Scamacca. Giovanni Stroppa schiera la sua formazione col classico 3-5-2, Zanellato rileva l’infortunato Benali.

Partono forte i padroni di casa che trovano subito il vantaggio al minuto 6 con un gol di Crociata, il raddoppio arriva poco dopo la mezzora con un colpo da biliardo di Simy, palla in buca d’angolo e 2-0 per gli Squali.
Tanto Crotone nel primo tempo, 2 gol e almeno altre 2 occasioni nitide con Zanellato e il solito Crociata; l’Ascoli seppur tra mille difficoltà, ha il merito di tenere la partita comunque aperta grazie ad un autogol di Marrone sul finire della prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo i Bianconeri rimangono in partita ma non creano occasioni per pareggiare, solo un palo fortuito di Da Cruz su un tiro-cross prima del definitivo 3-1 su autogol di Valentini. Crotone che sale al secondo posto a -3 dal Benevento, in campo a Castellammare contro la Juve Stabia. Dopo la sosta ci sarà la super sfida al Ciro Vigorito di Benevento tra gli stregoni e gli squali.

Scamacca Ascoli
Scamacca in azione (PHOTO CREDITS: Pagina FB Ascoli Calcio 1898 FC SpA)

Partenza sprint e primato in classifica

Faremo un grande campionato” sono le parole dei calciatori dell’Ascoli Pucino e Brlek alla vigilia dell’esordio in stagione contro il Trapani. Il patron dell’Ascoli ha più volte dichiarato che l’obiettivo sono i playoff, e non potrebbe essere altrimenti per una società e una piazza gloriosa e calorosa come quella dei marchigiani, capaci di vincere anche una Mitropa Cup oltre a 5 promozioni in massima serie nel corso della loro pluricentenaria storia.

Il direttore sportivo Tesoro ha allestito una squadra forte in tutti i reparti, composta da un mix di giovani ed esperti. Il colpo Padoin è stato un vero e proprio capolavoro, Da Cruz ha un gran talento e Gravillon è uno dei migliori difensori della categoria. I Marchigiani hanno infatti iniziato la stagione alla grande, trovandosi addirittura in testa alla classifica dopo 5 giornate con 12 punti e ben 14 gol segnati.

Ardemagni festeggia il 3-0 allo Spezia che vale il primo posto (PHOTO CREDITS: pagina FB Ascoli Calcio 1898 FC SpA)

Lite Ninkovic-Da Cruz

Poi all’improvviso ecco i primi scossoni che iniziano a turbare l’ambiente: il litigio in allenamento tra Da Cruz e un compagno, 3 sconfitte consecutive contro Cremonese, Pescara e Chievo; Ninkovic non prende bene la sostituzione di Cremona e inaspettatamente si dimette il presidente Tosti. Al suo posto viene nominato Carlo Neri, entrato nel cda solo da qualche settimana.

I Bianconeri riprendono a fare punti ma all’11esima giornata avviene il fattaccio. Nella partita casalinga contro il Venezia viene assegnato un calcio di rigore ai marchigiani. Sul dischetto vanno Ninkovic e Da Cruz, entrambi vogliono tirarlo, tocca a Da Cruz e incredibilmente Ninkovic chiede il cambio; l’allenatore lo accontenta e il serbo esce tra i fischi e la contestazione del suo pubblico.

Ninkovic dopo la sostituzione con il Venezia (PHOTO CREDITS: Ascoli Calcio 1898 FC SpA)

A fine partita il direttore sportivo Tesoro annuncia provvedimenti al calciatore che viene escluso dalla lista dei convocati per la sfida di Crotone e mandato in Serbia a schiarirsi le idee. Ritornerà in campo dopo la sosta ma basterà solo Ninkovic per risollevare le sorti del Picchio? O verrà ceduto nella finestra di calciomercato di gennaio?