
Atene: “Vieni a lavorare in smart working in Grecia e pagherai metà tasse”. Il piano di Atene (vale solo per il 2021) punta in prima battuta a facilitare il rimpatrio degli 800 mila cittadini ellenici che vivono all’estero. Ma l’obiettivo è anche quello di cercare di attirare nel paese gli orfani della Brexit e altri cittadini europei che durante il Covid-19 hanno scoperto che le tecnologie digitali consentono di lavorare anche in remoto. La mossa ellenica non è una novità assoluta. Ma non c’è solo lo smart working invitante della Grecia, ma anche Bermuda, Barbados, Georgia ed Estonia hanno varato leggi simili per far “tornare indietro” i propri cittadini esparsi per il mondo.
A Barbados bisogna pagare 3 mila dollari di tassa di soggiorno e dimostrare di avere un reddito annuale di almeno 50 mila dollari. Poi però si avrà in regalo un anno ad aliquota zero.
L’Estonia ha invece un piano di e-residency cui hanno aderito già 70 mila persone. Bisogna avere in questo caso almeno 3.350 dollari di stipendio mensile e voilà, il gioco è fatto: in palio c’è una tassazione low-cost al 20%.