Gusto ed udito fusi in un vinile della cucina meridionale.
Gli chef Messina – Signorile in un menù a 5 stelle.
Sabato sera, come tutti i giovani mi appresto ad andare a fare baldoria. Nel tragitto da percorrere verso l’ambita meta tra musica, risate ed amici, in macchina, su Radio3, mandano questo pezzo musicale che dona respiro. Non a caso il pezzo si chiama “Breathing” (respirando in inglese) composto da due big della musica italiana: Marco Messina e Mirko Signorile.
Il primo, fondatore di 99 posse, storico gruppo raggae-rap napoletano, ed il secondo, pianista jazz, uno dei più influenti del nostro tempo.
Il brano fa parte del loro album uscito nel 2016, Banaba, ed è stato inciso in collaborazione con Ursula Rucker, cantante americana di Philadelphia (di cui sono fan i due musicisti), con voce soul di tutto rispetto. Nell’ album la collaborazione si estende a molti artisti, producendo brani con intervalli emozionali per nulla indifferenti, con picchi di percezioni musicali che concedono respiro alla vita, “vivi il presente, ora”. Alcuni di essi: Vertere String Quartet, Erica Mou, Black Cracker (rapper), Paolo Fresu, Juliana Maruggi.
Un incontro tra jazz e musica elettronica, tra piano e synth, teoricamente con barriere ed ostacoli da superare, ma praticamente senza nessun paletto in questione, solo la voglia di esplorare e conoscere. Un’alchimia (non solo musicale ovviamente) creatasi tra note e vibrazioni.
“Una delle cose più belle della musica è che non ha frontiere”. Le parole di Marco Messina riassumono un significato di coinvolgimento emotivo, privo di etichette di generi e nomingnoli utilizzati per distinguere e differenziare, ma per allargare la visione musicale eliminando pregiudizi e bigottismo.
L’effetto più utilizzato per la creazione di questo disco, è quello del delay, ovvero una ripetizione del suono per un tempo abbastanza lungo. Da qui l’origine del nome del disco, Banaba, un passaggio da Ba-ri a Na-poli, di nuovo a Ba-ri e così via(luoghi d’origine dei due compositori) creando un loop infinito.
Un viaggio sensoriale soggettivo, mai inopportuno e presuntuoso, “improvvisato sulla corrente del fiume” come afferma Marco Messina, senza inibizioni e meditazioni limitate, anche per la scelta del vinile.
“Il vinile è un modo di ascoltare la musica che ha che fare con l’incontro” afferma Mirko Signorile, ed è stato il mezzo sul quale registrare utilizzando un mixer analogico. Un incontro per calmare gli animi e rallentare questo mondo frenetico e veloce, volendo assaporare un piatto amalgamato da due cucine meridionali.
Il ristorante in cui viene proposta la pietanza ai commensali è l’Auand Songs, etichetta discografica pugliese, produttrice anche di due dischi della cantante Erica Mou, che collabora con il duo Messina -Signorile.
Fonte: http://auand.com
La Banaba, per chi non lo sapesse è una pianta ipoglicemizzante (stimola la produzione d’insulina nelle cellule), potrebbe essere utile per lo svenimento causato dalla dolcezza del disco!
Mattia Gargiulo