
Billie Eilish è una delle artiste oggi più premiate del panorama musicale mondiale. Nonostante la giovanissima età – classe 2001 – la cantante statunitense detiene già numerosi record. Billie ha conosciuto il successo commerciale, a livello planetario, nel 2019, con il singolo Bad Guy. L’artista è divenuta inoltre un’icona di stile, grazie ai suoi look stravaganti e non convenzionali. Ma la Eilish non fa parlare di sé solo per la musica e la sua immagine. È anche impegnata attivamente nella lotta per la difesa dell’ambiente e ha recentemente espresso in modo chiaro le sue posizioni politiche. Rivediamo insieme la vita e la carriera di questa giovane e talentuosa artista.
Billie Eilish, le origini in una famiglia di artisti
Billie Eilish Pirate Baird O’Connell. Questo è il nome completo della cantante, nota semplicemente come Billie Eilish, che ha origini scozzesi e irlandesi. Nasce il 18 Dicembre 2001 a Los Angeles, in una famiglia di artisti. Sua madre, Maggie Baird, è un’insegnante, attrice e sceneggiatrice teatrale e musicale. Il padre, Patrick O’Connell, è invece un operaio edile che ha lavorato part-time come attore. Entrambi i genitori di Billie, inoltre, sono musicisti dilettanti.
All’età di 11 anni, Billie inizia a scrivere canzoni, ispirandosi al fratello Finneas O’Connell, quattro anni più grande di lei. Finneas componeva già canzoni con la sua band, oggi è un cantautore, produttore e attore. La passione per la musica dei due fratelli, è molto sostenuta dai loro genitori, che li incoraggiano ad esprimersi tramite ciò che vogliono, che sia arte, danza o recitazione. Il primo brano in assoluto di Billie è Fingers Crossed, scritto a 11 anni. La canzone nasce da un compito scolastico, che chiedeva di scrivere un testo prendendo spunto da un programma tv. Fingers Crossed riguarda un’apocalisse zombie ed è ispirata alla serie The Walking Dead.
L’attitudine emo di Billie
«Sono molto diversa da tante persone e cerco di esserlo. Non mi piace affatto seguire le regole e la moda. Se qualcuno inizia a indossare qualcosa in un certo modo, indosserò l’esatto contrario di quello. Ho sempre indossato quello che volevo e dicevo sempre quello che volevo dire. Mi piace essere ricordata, quindi mi piace sembrare memorabile. Penso di aver dimostrato alle persone che sono più importante di quanto pensino. Sono un po’ intimidatoria, quindi la gente mi ascolterà. Sono un po’ spaventosa. Molte persone sono semplicemente terrorizzate da me.» – Billie Eilish
Com’è possibile comprendere già da questi primi indizi, Billie è una ragazza attratta dai temi forti. Pessimismo, enfatizzazione del rapporto tra amore e morte, incertezza verso il futuro, cambiamento climatico. Questi sono i punti focali della poetica di Billie Eilish. L’attitudine emo della cantante, è riscontrabile sin dai suoi primi lavori. Il maggior pregio della sua carriera, è forse quello di aver dato nuova linfa a dei filoni di successo nei decenni precedenti. Ci riferiamo all’elettrop, ma anche all’iconografia emo dark dell’industria musicale, riscontrabile in cantanti come Green Day, Tokio Hotel, Evanescence o Avril Lavigne. Quest’ultima, come ha dichiarato la stessa Billie, rappresenta, non a caso, la sua più grande influenza musicale.
Ocean Eyes, il primo singolo di successo
Billie esordisce a 16 anni, facendosi notare tra Soundcloud e Spotify. Le produzioni sono affidate al fratello Finneas, figura molto importante per quanto riguarda la discografia della cantante. È lui infatti il co-autore e il produttore di quasi tutti i lavori della sorella minore. Il primo singolo di successo della Eilish, è Ocean Eyes. Uscito originariamente su Soundcloud il 18 Novembre 2015, infine è pubblicato un anno dopo come primo estratto dell’EP Don’t Smile At Me. Ocean Eyes presenta già lo stile estetico e musicale della cantante: è una ballad pop, sul desiderio di riconciliazione con un ex.
Grazie a questo primo singolo, l’etichetta Interscope Records si interessa a lei e la mette sotto contratto. Seguono altri singoli (Bellyache, Watch, Copycat, Bored, Lovely) e nel frattempo cresce un grande seguito attorno alla cantante. Il suo pubblico è giovane, in gran parte di sesso femminile. L’estetica e l’attitudine del personaggio, diventano virale anche grazie all’aiuto dei social. Billie Eilish si identifica subito come la nuova rappresentante della corrente emo nella generazione dei millennial. Il suo album di debutto guarda molto a due influenti artisti contemporanei, Tyler the Creator e Lana Del Rey, dalla stessa Billie dichiarati fonte di grande influenza sul proprio stile musicale.

Bad Guy, il più grande successo commerciale di Billie Eilish
La canzone che rende nota a livello mondiale Billie Eilish e ne decreta il primo vero successo commerciale planetario, è Bad Guy. Sebbene sia uscita solo l’anno scorso, è ormai divenuta un cult, e non solo per i giovanissimi. Il singolo è il quinto estratto del primo – e ad oggi unico – album in studio della cantante, When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, pubblicato il 29 Marzo 2019 dalla Interscope Records. Bad Guy è un brano pop/emo trap, incentrato sulla dominazione di una giovane donna sul suo ragazzo “cattivo”. L’album When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, è costruito attorno alla produzione di O’Connell, che include frequentemente bassi amplificati, percussioni minimaliste e suoni acustici. Le strutture delle canzoni sono tradizionali e le melodie composte da tastiere, chitarre o bassi, ma incorporano anche influenze dure e industriali.
I critici hanno messo in evidenza influenze indie, elettroniche, dance pop, synth e trap. Il disco è stato confrontato con l’album di debutto di Lorde, Pure Heroine (2013), e ai lavori di Lana Del Rey. La voce morbida e sussurrata di Billie, spesso distorta da effetti vocali, è stata inoltre paragonata all’ASMR. When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, ha vinto ben 4 statuette ai Grammy Awards 2020: album dell’anno, registrazione dell’anno, canzone dell’anno (Bad Guy) e miglior artista esordiente dell’anno. Un vero e proprio record: è la più giovane artista (e la sola donna) ad aver raggiunto un tale risultato. Al 2019, Billie figura tra le artiste più premiate del panorama musicale internazionale, con 34 premi a costellare la sua brillante carriera. Tra questi, 2 American Music Awards, 3 MTV Video Music Awards e 2 MTV Europe Music Awards.
Il fenomeno Billie Eilish oltre la musica
Man is such a fool
Why are we saving him?
Poisoning themselves now
Begging for our help, wow! (“All The Good Girls Go To Hell”)
Al di là dei numerosi premi e riconoscimenti e del suo stile molto personale, la giovane artista si distingue anche per altri aspetti extramusicali. Billie vive ancora coi suoi genitori e si è dichiarata non interessata alle droghe. Nel 2018 ha rivelato sui social di essere affetta dalla sindrome di Tourette. Quanto al suo look, è molto diverso da quello di tante altre artiste della sua generazione. Per esempio, si tinge i capelli color fluo e usa abiti oversize. Ma Billie non lo fa per essere un “personaggio da palcoscenico”.
Mette il comfort al primo posto e ama “vestirsi strano”. Allo stesso tempo, coprendo le sue forme, evita la sessualizzazione tanto in voga tra le teen idols. Il suo gusto per l’antifashion, si unisce a un broncio costante e a un’apparenza scontrosa e spavalda. Al tempo stesso, la Eilish non disdegna però l’alta moda. La cantante è stata in prima fila alle sfilate di Calvin Klein e a un esclusivo party Chanel. Non esclude, inoltre, di poter creare una sua linea di vestiti in futuro.
L’impegno sociale e politico e le ultime novità musicali
Billie Eilish è impegnata anche in ambito sociale e politico. La cantante esorta i suoi fans a impegnarsi nel movimento per la difesa del clima. Il video musicale del singolo All The Good Girls Go To Hell, è una metafora di un pianeta che deve essere riparato. Nel 2020, la Eilish ha firmato una lettera aperta, intitolata “Face the Climate”. La lettera chiede ai leader mondiali di smetterla di ignorare la crisi climatica ed ecologica. L’artista sostiene sui social media anche i diritti degli animali (è vegana dal 2015) e nel 2019 ha vinto il premio PETA “Best Voice for Animals” per il suo attivismo. Nel 2020, Billie si è anche impegnata a sostenere i diritti di voto degli Stati Uniti e si è schierata pubblicamente a favore di Joe Biden, affermando che Trump “sta distruggendo l’America”.
Sempre quest’anno, tornando alla carriera musicale, Billie si è spinta oltre il suo target più ristretto. Lo ha fatto collaborando alla colonna sonora di No Time To Die, l’ultimo film di 007, pubblicando a febbraio una title-track perfettamente in linea con il suo stile. L’ultimo singolo pubblicato da Billie, è invece Therefore I Am, uscito lo scorso 13 novembre. Il videoclip della canzone, è girato in un centro commerciale deserto con un iPhone e diretto dalla cantante stessa. Infine, ricordiamo che il 26 febbraio 2021 uscirà su Apple TV+ “The World’s a Little Blurry”, il documentario ufficiale su Billie Eilish, diretto da R. J. Cutler.
A cura di Valeria Salamone
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