
Lo scorso primo ottobre, certamente, quando ci furono i sorteggi dei gironi di Champions League, non ci saremmo mai immaginati questa situazione. Che il raggruppamento dell’Inter fosse particolarmente insidioso lo potevamo intuire. Nessuno, però, poteva aspettarsi che il cammino degli uomini di Conte verso la fase ad eliminazione diretta della competizione, sarebbe stato così impervio. Le difficoltà per i nerazzurri sono notevolmente aumentate anche per merito delle grandi europee del Borussia Mönchengladbach: un avversario sicuramente inaspettato.
Borussia Mönchengladbach: avversario morbido?
Dopo il sorteggio di Nyon, diversi intenditori avevano detto che sarebbe stata una questione tra Real Madrid e Inter. Quest’ultime sembravano decisamente le più accreditate e fornite per passare il turno e continuare il percorso in Champions League. I più fiduciosi speravano anche che i nerazzurri potessero assicurarsi il primato, considerando il momento non roseo delle “Merengues“. Il Real, infatti, nonostante la sapiente guida del vincente Zidane e il successo dello scorso anno in Liga, non sembra paragonabile alla corazzata, capace di vincere per tre anni consecutivi la “Coppa dalle grandi orecchie“.
I sogni di gloria dell’Inter, però, sono stati inaspettatamente bloccati, fin ora, da una serie di difficoltà, tra cui mettiamo, ovviamente, anche lo scarso rendimento dei nerazzurri in questo avvio di Champions League. Il principale imprevisto è stato, però, il grande percorso internazionale, fatto fin ora, dal Borussia Mönchengladbach. I tedeschi, vincendo stasera contro lo Shakhtar Donetsk, con annessa sconfitta dell’Inter, potrebbero condannare, quasi matematicamente, i nerazzurri all’eliminazione.
Il calcio di Marco Rose
La crescita calcistica del Borussia passa necessariamente da quest’uomo. Marco Rose era un normalissimo terzino sinistro di Bundesliga, cresciuto calcisticamente tra Lipsia e Mainz. A Magonza, dove terminerà la carriera, incontra una figura fondamentale per il suo ruolo da allenatore e per la sua idea di calcio: Jurgen Klopp. Sempre a Magonza, inizia ad allenare come vice, ma è a Salisburgo, con il celebre modello Red Bull, che si mette in mostra. Tra le giovanili della squadra austriaca e la prima squadra, Rose lancia numerosi giovani, praticando un calcio moderno e offensivo e ottenendo risultati importanti.
Con gli austriaci vince infatti due campionati e una coppa d’Austria. Il primo luglio del 2019 decide di accettare l’offerta del Borussia Mönchengladbach, cimentandosi in un campionato altamente competitivo. Il primo anno sulla panchina dei “Folhen” è stato molto positivo. Nonostante la prematura eliminazione ai gironi di Europa League, il Borussia ha ottenuto un ottimo quarto posto, tornando in UEFA Champions League.

Rendimento e punti di forza
Quest’anno, invece, il rendimento sembra sembra essersi invertito. La squadra di Rose, come detto, sta facendo un ottimo percorso internazionale ed è ancora imbattuta. Inoltre, è reduce dallo splendido 6-0 in Ucraina contro lo Shakhtar. In Bundesliga, invece, i nero-bianco-verdi, non stanno riuscendo ad avere grande continuità, alternando grandi prestazioni a partite deludenti. I maggiori punti deboli sembrerebbero essere la scarsa capacità di gestione della partita ( vedi i pareggi subiti in rimonta da Inter e Real Madrid) e la permeabilità difensiva.
Il Borussia Mönchengladbach è attualmente settimo in campionato, a cinque punti di distanza dalla zona Champions: uno svantaggio sicuramente recuperabile. Al secondo anno in panchina di Rose, il gioco dei teutonici sembrerebbe più collaudato e maturo. I punti di forza della squadra stanno nella verticalità e nel reparto offensivo, in grado di generare ottime azioni corali. I giocatori di maggior valore sono, infatti, gli attaccanti: Pleà, attaccante francese ex Nizza e Marcus Thuram, talentuosa ala, figlio del famoso Lilian. Il giocatore dal miglior rendimento, fin ora, tra gol e assist, è stato però, Jonas Hoffmann, di ruolo ala destra, attualmente infortunato.
Francesco Mancini
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