Calciomercato Hellas Verona, scaligeri tra i “paperoni” del calcio

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Di Redazione Metropolitan

Il mercato invernale ha chiuso ufficialmente i battenti in Italia ed Europa. Una sessione complessa che non ha reso i sonni tranquilli ai vari direttori sportivi dei club professionistici sparsi per tutto il Vecchio Continente. Nonostante la crisi pandemica portata, ormai da tempo, dal Covid-19, le società calcistiche hanno deciso di investire nelle trattative di riparazione per consegnare una rosa più pronta ai vari allenatori. Le contrattazioni della stagione rigida servono a questo: correggere errori compiuti in estate o soddisfare esigenze riscontrate nella stagione. Che mercato è stato in Serie A fino al 31 gennaio? Vivo, con colpi pazzeschi e club che sono usciti rafforzati da questa finestra. Adesso, il carrozzone dei sogni si prenderà una pausa fittizia fino all’estate. Tutti sappiamo, però, che le trattative non dormono mai. Nello specifico, il calciomercato dell’Hellas Verona, negli ultimi anni, ha elevato gli scaligeri a “paperoni” del calcio: ecco perché.

Calciomercato Hellas Verona: grandi vendite per Setti negli ultimi anni

La società dell’Hellas Verona si è consolida in Serie A grazie alla sua politica di compravendita sul terreno del calciomercato. La compagine scaligera riesce a scoprire talenti valorizzandoli a dovere per poi rivenderli alle big. Questo trading ha portato i veronesi a diventare uno dei club “paperoni” del mercato degli ultimi dieci anni. Secondo l’analisi di Sky Sport, i gialloblù hanno incassato 175 milioni di euro: a fruttare di più è stata la cessione di Marash Kumbulla, passato alla Roma per 26,5 milioni. Il club più virtuoso d’Europa è il Lille (Francia) con ben 349 milioni di euro incassati.

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(Photo credit: Hellas Verona FC)