La situazione riguardante l’Ucraina è in costante mutamento e sotto stretto monitoraggio. Il clima di tensione si fa sempre più insostenibile e diverse sono le nazioni al momento coinvolte. E questo perché la Russia sembra costituire una minaccia più che reale agli occhi dell’Occidente. Difatti, molti sono i Paesi che si stanno adoperando per poter fronteggiare l’imprevedibile. Neanche a dirlo, tra sanzioni economiche, accordi oppure armamenti, in tanti stanno lanciando avvertimenti al Cremlino. L’Italia, al contrario, non si era ancora espressa sulla questione, almeno fino ad oggi. Stando a quello che riporta l’Ansa, infatti, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin nella speranza di poter giungere ad un compromesso che ponga fine alla crisi e al trambusto degli ultimi giorni.

Mario Draghi, di primaria importanza de-escalation delle tensioni

Risale solamente a ieri la notizia della scoperta di una presunta cellula affiliata del Governo moscovita e incaricata di seminare instabilità a Kiev. Lo stesso si può dire per le comunicazioni ufficiali circa le ammende pecuniarie da parte degli USA e la legge “anti-Putin” in Gran Bretagna. Per non parlare del passaggio di alcune navi della Russia di fronte alla Sicilia, nel bel mezzo del Mediterraneo, benché sia stato accertato che si trovassero in acque internazionali. Insomma, è chiaro che le cose non vadano per il meglio e che sia necessario intervenire per poter evitare quello che per ora sembrerebbe inevitabile.

E così, nel frattempo, mentre Occidente e Oriente continuano a scrutarsi nell’attesa di una mossa dell’uno o dell’altro, il nostro Capo dell’esecutivo Mario Draghi ha invitato il Presidente della Federazione Russa a giungere ad un compromesso, per non rischiare che gli equilibri già precari degenerino ulteriormente. Difatti, è ampiamente risaputo che l’Italia, e per esteso l’Europa intera, dipenda fortemente dalle forniture di gas provenienti da Est. Pertanto, uno scontro non gioverebbe di fatto all’Unione, che versa già in condizioni difficili a causa dell’emergenza pandemica. Fortunatamente, nel corso della telefonata, il premier russo ha assicurato che garantirà approvvigionamenti di risorse energetiche al Belpaese senza alcun problema. E questo nonostante, dal canto suo, Draghi abbia comunque ribadito la necessità di dare il via ad una de-escalation delle tensioni, fa sapere l’Ansa. Per di più, pare sia stato trovato un accordo per cercare una soluzione pacifica e duratura nel tempo alla crisi.

L’attrito con gli USA

Per quel che riguarda gli Stati Uniti, invece, tramite il suo ambasciatore Mosca ha fatto sapere che non ci sarà alcun indietreggiamento di fronte alle minacce dell’amministrazione Biden. Anzi, ha persino sottolineato come sia proprio quest’ultima ad inasprire i rapporti già deteriorati con il Cremlino. “Non ci tireremo indietro e staremo sull’attenti, ascoltando le minacce delle sanzioni statunitensi” ha scritto a proposito l’ambasciata in un post su Facebook. Perciò, qualora vi fosse un qualunque tipo di azione contraria, la reazione non tarderà ad arrivare.

Scritto da Diego Lanuto.

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