Caso Elnaz Rekabi: erano tutte fake news

Foto dell'autore

Di Francesca De Fabrizio

L’atleta risponde alle fake news di cui è stata vittima negli ultimi giorni. Dopo i Campionati asiatici di arrampicata disputati senza hijab, hanno iniziato a circolare notizie sulla sua presunta scomparsa. Due giorni dopo è stato tutto smentito: l’atleta sta benissimo e il suo non era un gesto politico.

Elnaz Rekabi risponde alle fake news sulla sua presunta scomparsa

Photocredit: tgcom24.mediaset.it

Dopo due giorni di attesa l’atleta Elnaz Rekabi risponde alle fake news che sono circolate sul suo conto. Dopo aver partecipato ai Campionati asiatici di arrampicata senza il velo, sono fioccate news sulla sua presunta scomparsa che attribuivano all’assenza dell’hijab una scelta politica, scelta per la quale avrebbe subito gravi conseguenze tra cui il carcere.

Elnaz sta benissimo e ha dichiarato di essere ritornata in Iran “in pace, in perfetta salute e secondo il programma previsto” scusandosi con il popolo iraniano per le tensioni createsi attorno a un gesto tutt’altro che politico ma dettato dal caso. Prima della gara infatti era stata “chiamata per gareggiare quando non me l’aspettavo, mi sono ritrovata impigliata nella mia attrezzatura tecnica. Per questo non ho fatto attenzione al velo che avrei dovuto indossare”.

A riprova del fatto che Elnaz non stava manifestando solidarietà con la protesta femminile in Iran e non aveva nessun motivo per non indossare il velo se non quello dettato dal momento, l’atleta risponde alle domande in aereoporto con la testa coperta da un cappello da baseball e un cappuccio. Ma i fautori delle fake news insistono. Scrive l’Ansa “Secondo attivisti e utenti iraniani sui social media, Rekabi sarebbe stata costretta dalle autorità iraniane a rilasciare queste dichiarazioni”.

Francesca De Fabrizio

Seguici su Google News