Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Il 27 luglio Peppino di Capri compie 83 anni. A questo famoso cantante che ha fatto la storia della musica italiana anni 60′-70′ e non solo è dedicato il racconto di oggi. Per realizzarlo ci siamo ispirati a due sue famose canzoni

Un bicchiere di champagne rispecchiava il suo volto triste mentre nei tavoli di fronte a lui la gente continuava a cinguettare. Tutti sapevano chi era Roberto Angeletti e cosa aveva fatto per questo si chiedevano perchè lui incredibilmente festeggiasse quella che era evidentemente la fine di un amore. Un breve ma intenso incontro che non avrebbe mai dovuto esistere con una donna di famiglia altolocata. Eppure Roberto pensava ancora come un bambino a quello strano incrociarsi tra due persone così diverse che negli ultimi giorni aveva rivoltato la sua vita come un calzino. Nemmeno l’alcol e una sigaretta riuscivano a distrarlo da un ricordo che diventava sempre più nitido mentre tutto intorno a lui iniziava a cambiare. Roberto aveva improvvisamente creduto di essersi svegliato quattro giorni prima da un sogno come se niente fosse mai successo e ancora fosse al solito bar a sorseggiare il suo solito vodka lemon

Champagne, c’è una festa stasera

Una delle canzoni di Peppino di Capri a cui è ispirato questo racconto, fonte Ant2712

Di fronte a lui il rumore della folla del venerdì sera sul lungomare interrotta da un improvviso richiamo lontano che si fece sempre più vicino. “Roberto”, disse di li a poco uno stravagante individuo che tutti chiamavano Ciro, “che fai li al bancone vieni c’è una festa stasera in una villa della signorina De Carolis”. Pensò si trattasse della solita vecchia ereditiera che organizzava feste alla ricerca di qualche marito ma pur di sfuggire alla noia che si stava impossessando di lui decise di seguire Ciro in questa improvvisata avventura. Poco dopo si ritrovò in auto mentre percorreva svogliatamente il viale alberato del parco intorno alla villa.

Qualche istante più tardi la noia divenne improvvisamente interesse quando al posto di una vecchia vide una bellissima donna nel salone indaffarata con alcune bottiglie di champagne. Roberto non perse tempo aiutando la misteriosa donna a stapparle con cura. “Quando sia apre una bottiglia di champagne non ne va sprecato nemmeno una goccia così come della gioia che si festeggia”, disse cercando di attirare l’attenzione

Poco dopo Roberto guardò improvvisamente il soffitto per mettersi le mani in tasca. Ce l’aveva ancora li il prezzo di un frutto proibito colto inaspettatamente. Poi il fumo di una sigaretta che aveva deciso di accendere gli bloccò per un attimo il vortice di pensieri che gli scorreva in testa fino alle proteste di un vicino di tavolo che si sentiva improvvisamente affumicato. “Forse dovrebbe andare a fumare fuori”, gli disse.

Roberto non ci fece caso perchè dentro di se non si sarebbe mosso da quel tavolo, certo che lei prima o poi avrebbe fatto la sua comparsa. Non sapeva ancora cosa gli avrebbe detto, se le avrebbe fatto una scenata o se ne sarebbe andato senza dir nulla con la coda tra le gambe. Poi si mise di nuovo la mano in tasca, ne estrasse un cartoncino ripiegato e gli diede un occhiata fugace per poi versarsi un nuovo bicchiere di champagne. “Non è peccato”, pensò in quel momento, “se sogni ancora di me”

Se mi ami, non è peccato

Non è peccato “, disse Roberto, “Giulia se ora nei tuoi occhi c’è una vera passione e non un semplice divertimento”. Era riuscito a rimanere solo con la de Carolis con la scusa di andare a prendere dei pasticcini in cucina ed i loro sguardi si erano improvvisamente incrociati dopo due ore di scherzi e battute. Forse una mano gliel’aveva data anche lo champagne che avevano bevuto o Roberto pensò semplicemente di essere finito in una di quelle favole dove la principessa ricca sposa l’eroe povero in un attimo di pausa della realtà. Il risultato fu che il giorno seguente Roberto si svegliò tra le braccia di Giulia. “Io non so cosa sia successo”, disse prima di andarsene, “ma vorrei che continuassimo a vestire di vita un sogno come stiamo facendo“. Poi dopo una promessa di rivedersi Roberto ritrovò in auto mentre un sorriso ed una gioia gli riempivano il volto.

Da quell’ultimo momento passò una giornata senza che Giulia si facesse sentire per questo Roberto decise di contattarla. Nessuna risposta finchè un individuo si presentò alla sua porta con una busta di un certo signor Massimo de Carolis, un assegno da 50 mila euro e la richiesta di lasciare immediatamente la città. Roberto si sentì trattato come se fosse stato un semplice oggetto di divertimento per una notte ma non riusciva a crederci che fosse tutto vero. Voleva sentirselo dire da Giulia, di essere niente più che un pezzo di carta. Per questo decise di richiamarla ma nessuna risposta. Roberto però non si arrese e ancora adesso che era a quel tavolo decise di riprovare quando qualcosa lo sorprese. Vide infatti arrivare Giulia con suo marito e andare direttamente verso il belvedere sul mare a tenersi stretti

Epilogo

Roberto guardò ancora una volta, finendo la sua sigaretta, quell’assegno maledetto che lo aveva fatto andare in pezzi. Poi decise di cercare disperatamente di avvicinarsi a Giulia e di parlare senza paura. Chiamò un cameriere per farsi versare l’ultimo bicchiere di champagne con la scusa di farsi coraggio fino alla meta. Fece appena due passi quando il suo sguardo si incrociò con quello di Giulia ed una lacrima sul suo volto gli disse finalmente la verità mentre ella si avvicinava suo tavolo. Roberto decise allora di chiedere un ultimo brindisi a tutti. “Ad un amore proibito di cui resta solo un bicchiere ed un ricordo da gettare via”, disse. Infine si allontanò lasciando l’assegno sul tavolo ed il suo cuore.

Stefano Delle Cave

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