Cina: calo della popolazione, prima volta in oltre 60 anni

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Di Mariapaola Trombetta

La popolazione cinese è diminuita di circa 850.000 persone nel 2022. Secondo molti demografi, questo calo dovrebbe durare per diversi decenni, con conseguenze significative per l’economia, la società e il sistema pensionistico.

Si tratta del dato peggiore dopo oltre 60 anni, da quando la Cina usciva dalla tremenda carestia provocata dal furore rivoluzionario del Grande balzo in avanti voluto da Mao Zedong.

Il calo demografico in Cina: i numeri

Il calo demografico in Cina -Photo Credits:ispionline.it
Il calo demografico in Cina -Photo Credits:ispionline.it

Secondo quanto comunicato questa mattina dall’Ufficio nazionale di statistica, alla fine dello scorso anno la Cina contava 1,41 miliardi di persone, 850mila in meno rispetto alla fine del 2021. I nuovi nati sono stati 9,56 milioni, in calo rispetto ai 10,62 milioni dell’anno precedente, nonostante i nuovi incentivi da parte del governo per incoraggiare le coppie ad avere più figli. Sono stati 10,41 milioni, i morti registrati. Per la prima volta, dall’inizio degli anni 60, i decessi hanno superato le nascite.

Questo calo demografico desta preoccupazione alla leadership comunista, ma soprattutto mette a rischio il sogno di Xi Jinping di superare gli Stati Uniti come maggiore economia del mondo. Dopo tre anni di Covid, potrebbe agire da freno alla crescita economica di cui il Dragone ha tanto bisogno. Un vero e proprio declino per la Cina che potrebbe perdere il primato del Paese più popoloso al mondo, lasciando il posto all’India.

Cina: oltre trenta milioni di uomini in più rispetto alle donne

Un calo dei matrimoni sempre più drastico ed un declino demografico mai visto. Oggi in Cina ci sono oltre 30 milioni di uomini in più rispetto alle donne. Squilibri di genere assurdi causati soprattutto dalla politica del figlio unico, che va avanti da decenni.

Il livello di istruzione femminile è sempre più in crescita. Molte donne a matrimonio e figli nemmeno ci pensano, o non ci pensano affatto. Tutto ciò rappresenta una minaccia per il futuro del Paese, un vero e proprio dramma per il costo crescente della vita e per l’educazione per i bambini che le famiglie della classe media urbana devono sostenere. A tutti questi fattori si è poi aggiunta in questi anni la pandemia e le incertezze che ha portato nella vita di milioni di persone.

Il sogno di Xi Jinping: il ringiovanimento nazionale

Per il centenario della fondazione della Repubblica Popolare, il sogno di Xi Jinping è quello del “ringiovanimento nazionale” della nazione, da raggiungere nel 2049. Le paure dei cinesi e del Partito Comunista, possono essere riassunte in un’espressione: “Wei fu xian lao”, “diventare vecchi prima di diventare ricchi”. Un invecchiamento che rischia di frenare la crescita.

Entro il 2035, si prevede che 400 milioni di persone in Cina avranno più di 60 anni. La Cina ha uno dei tassi di fertilità più bassi al mondo (1,5), insieme al Giappone e alla Corea del Sud.

Mariapaola Trombetta

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