Congedo mestruale: la proposta di legge del Governo Spagnolo

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Di Redazione Metropolitan

Il Ministero dell’Uguaglianza Spagnolo ha definito una bozza di legge per garantire maggiori diritti alle donne. Una proposta ambiziosa che tra i punti prevede un “congedo mestruale”, ovvero l’opportunità di richiedere un permesso retribuito da 3 a 5 giorni per le donne in caso di dismenorrea invalidante.

Il partito spagnolo Podemos propone una legge per tutelare le donne, tra i punti anche il congedo mestruale

Irene Montero non solo è una psicologa e attivista di Podemos, ma è anche ministro per l’Uguaglianza del Governo spagnolo. È sua infatti la proposta di legge che verrà discussa dal parlamento iberico il prossimo 17 maggio e che prevede una serie di clausole per garantire maggiori diritti alle donne. Questa proposta di legge sta ponendo l’attenzione su alcuni pilastri fondamentali delle donne. Allo stesso tempo sta facendo discutere la maggioranza del Governo Spagnolo che appoggia il presidente Pedro Sanchez.

Lo scopo di questa proposta di legge sarebbe quella di raggiungere il massimo grado di tutela delle donne, specialmente per quanto i diritti sessuali e riproduttivi del genere femminile. La bozza di legge è molto articolata e tratta molti temi legati alla femminilità. Tra questi, uno dei punti più discussi è il “congedo mestruale”. Questo congedo darebbe l’opportunità di poter usufruire di un permesso retribuito che può variare da tre a un massimo di cinque giorni per donne in caso dismenorrea invalidante. La dismenorrea è il dolore uterino provocato dal ciclo mestruale.

Tra i punti in agenda anche assorbenti più facilmente reperibili e diritto all’aborto

Al fianco del “congedo mestruale” il progetto di legge proposto dal partito Podemos, capitanato da Ione Bellara, prevede anche che i centri educativi debbano garantire assorbenti gratuiti alle donne che non possono permetterseli. Una lotta contro quella che è definita “povertà mestruale” che si scaglia anche per l’eliminazione dell’IVA sui prodotti igienico-sanitari femminili.  

Un altro punto saliente della legge è il diritto all’aborto. Podemos chiede al Governo spagnolo di mettere in commercio contraccettivi, compresa la “pillola del giorno dopo”, direttamente acquistati e distribuiti dallo Stato. Un’altra richiesta è quella di diminuire in maniera consistente i medici obiettori di coscienza nei consultori della penisola iberica. In questo senso, il partito chiede di istituire un “albo” per poter riconoscere i medici obiettori. Una proposta articolata nel suo complesso che verrà discussa il prossimo 17 maggio dal Governo Spagnolo, ma che nel mentre sta aprendo dibattiti accesi in tutta Europa.

Camilla Tecchio