La grandezza espressiva del talento internazionale Daniel Auteuil è ormai comprovata. L’attore francese è noto al pubblico italiano soprattutto per la sua interpretazione in “Quasi Nemici – L’importante è avere ragione“(2017). Un film che affronta il dibattito sull’integrazione delle minoranze e lo scontro tra culture differenti con sarcasmo e ironia intelligente. La pellicola di Yvan Attal, è esempio di un cinema popolare francese che sta riconquistando qualità e quindi notorietà.
Daniel Auteuil regala attraverso il film, in onda stasera su Rai 3, un’altra magistrale interpretazione nei panni del professore della prestigiosa università di Panthéon-Assas, uomo provocatorio e cinico. Uno straordinario Auteuil domina la brillante dramedy senza retorica, andando a confermare il talento naturale dell’attore d’oltralpe.
Daniel Auteuil e la recitazione come respiro
Daniel Auteuil, originario di Algeri, nasce nel 24 gennaio 1950. I genitori, Henry e Yvonne celebri cantanti di operetta, si trasferiscono in Francia, ad Avignone, quando Daniel è ancora in fasce. Daniel trascorre la sua infanzia vagando da un teatro all’altro fino ad addentrarsi nel mondo artistico partendo proprio da ciò che meglio conosce: il teatro.
All’inizio del 1960 debutta al Teatro Nazionale di Parigi e, nel 1972, entra nel cast della nota commedia musicale , “Gospel”. Gli anni settanta lo vedono a fianco di grandi protagonisti dei palcoscenici francesi e nel 1979 ottiene un importante riconoscimento con il prix Gérard-Philipe come miglior giovane attore dell’anno. La sua carriera cinematografica inizia nel 1975 con il debutto in “Appuntamento con l’assassino” al fianco di Catherine Deneuve e Jean-Louis Trintignant.
Ma è nel 1986 con il ruolo da coprotagonista in Jean de Florette, che conquista la fama internazionale e ottiene il suo primo Premio César come migliore attore. Da allora Daniel ha dedicato la sua vita al cinema fino a diventare uno degli attori francesi odierni più noti e apprezzati, senza mai, però, dimenticare la magia del teatro che traspare da ogni sua prova attoriale.
Per Daniel la recitazione è respiro, puro istinto lontano da qualsiasi tipo di stigmatizzazione.
“Non prendetevi per quello che dicono che siete”
Afferma L’attore al proprio pubblico. Una libertà che dimostra abilmente anche vestendo i panni del fumettista Victor, uomo totalmente fuori sincrono con i tempi moderni, in “La Belle Epoque“, film del 2019 firmato Nicolas Bedos.
Nel 2018 Daniel passa dall’altro lato della macchina da presa e firma la regia di “Sogno di una notte di mezza età – (Amoureux de ma femme)“.
Arianna Panieri
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