Il 27 Marzo andrà in scena la 64esima edizione del Premio David di Donatello. Chi vincerà? Nessuno conosce la risposta. Analizziamo uno ad uno i candidati al Miglior Film, ripercorriamone la storia e cerchiamo di capire quali hanno i favori del pronostico.
I FRONTRUNNER
Chiamami col tuo nome – Luca Guadagnino
Il film di produzione italo-americana ha, sin dalla prima proiezione al Sundance Film Festival, ottenuto i favori di critica e pubblico. Forte della candidatura all’Oscar come miglior film e addirittura della vittoria nella categoria Miglior sceneggiatura non originale, il lavoro di Guadagnino è sicuramente uno dei principali candidati per la vittoria finale. Il trionfo di Chiamami col tuo nome non è stato però circoscritto alla sola notte degli Oscar: candidatura come miglior film drammatico ai Golden Globe, Miglior sceneggiatura non originale ai BAFTA 2018, scelto tra i migliori 10 film dell’anno dall’American Film Institute.
Dogman – Matteo Garrone
Dogman è ispirato al celebre Delitto del canaro, episodio di cronaca nera (realmente accaduto) entrato di diritto tra le storie della “mitologia urbana” della periferia di Roma. Era stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2019, non riuscendo purtroppo ad accedere alla cerimonia losangelina.
Incoronato miglior film del 2018 dalla critica italiana nella cerimonia dei Nastri d’Argento, è probabilmente l’unico film in grado di impensierire seriamente Chiamami col tuo nome per la rincorsa al premio più ambito. Particolarmente apprezzata la performance recitativa del protagonista Marcello Fonte, premiato come miglior attore sia al Festival di Cannes che agli European Film Awards.
GLI OUTSIDER
Sulla mia pelle – Alessio Cremonini
Sulla mia pelle è il primo film di produzione Netflix ad accedere alla cerimonia. La storia è quella, ben nota a tutti, degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, morto nel carcere di Regina Coeli a causa delle percosse ripetutamente inflittegli dagli agenti delle forze dell’ordine. Il film, che ha emotivamente scosso tutto il paese, ha avuto uno straordinario successo di pubblico, facendo registrare ben sette minuti di applausi al termine della sua prima proiezione al Festival del cinema di Venezia. Potrebbe intrufolarsi per la vittoria del David al Miglior film qualora la giuria decidesse di tener maggiormente in considerazione il valore politico della pellicola piuttosto che quello artistico.
Lazzaro felice – Alice Rohrwacher
Lazzaro felice è stato presentato in concorso al Festival di Cannes dove ha conquistato il premio per la migliore sceneggiatura. Film intimo e raffinato, non stupisce che, se da un lato ha ricevuto la meritata ammirazione della critica, dall’altro non ha brillato per il suo risultato al botteghino. Per la vittoria finale parte diversi metri dietro agli altri film fin’ora elencati.
ULTIMO (MA NON PER IMPORTANZA)
Euforia – Valeria Golino
Valeria Golino ha alle spalle una carriera da attrice lunga e di successo. Qui alla sua seconda regia, ha stupito tutti con Euforia, storia di riavvicinamento tra due fratelli profondamente diversi e lontani.