Nessun rinvio, si discute oggi per l’approvazione del Ddl Zan, la legge per il contrasto delle discriminazioni e le violenze legate all’omotransfobia. Al termine della discussione in senato si voterà per le richieste di non passaggio agli articoli di Lega e Forza Italia. Per questa richiesta c’è l’incognita del voto segreto, ma la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, non si è ancora espressa.

Ddl Zan e la tagliola: c’è il rischio che la legge venga affossata per sempre

Nonostante le discussioni e la necessità di approvare la legge, rimane l’impossibilità di trovare un accordo tra i partiti e le diverse posizioni. La proposta del presidente dei leghisti, Massimiliano Romea, di slittare di una settimana l’esame dell’Assemblea è naufragata. Ieri, a porte chiuse, si è rivolto a Fratelli d’Italia e Italia Viva: “Vi prendete una grave responsabilità. Rinviamo tutto di una settimana”. Il Ddl Zan sarà discusso nuovamente oggi in Aula, ma rimane a rischio stop. È la cosiddetta tagliola, il voto sul non passaggio all’esame degli articoli della legge, che potrebbe sbarrare definitivamente la strada al Ddl Zan.

La richiesta di tagliola è stata avanzata da Lega e Fratelli d’Italia lo scorso aprile e permetterebbe di andare al voto senza alcuni emendamenti. A niente sono valse le richieste di Pd, M5S e Leu al centrodestra di valutare il ritiro della tagliola. Non si è trovato un accordo, neanche dopo la proposta del capogruppo di Italia Viva, Davide Faraone, di intraprendere una nuova mediazione. Proprio questa proposta ha segnato la rottura definitiva. “Ognuno si prenderà le sue responsabilità”, hanno commentato Massimiliano Romeo (Lega) e Simona Malpezzi (PD). Romeo ha anche aggiunto che “la ‘tagliola’ resta, certo che resta, e poi ci sarà la richiesta del voto segreto“.

Una ventina di senatori ha infatti sottoscritto una richiesta per avere lo scrutinio segreto per entrambi i voti. In assenza di un accordo politico e il segreto dell’urna rischia di far affossare per sempre il Ddl Zan. Il Pd cercherà in tutti i modi di ottenere il voto palese, come afferma la capogruppo dem Simona Malpezzi. Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, aveva proposto di “cercare un’intesa”, ma il suo appello è caduto nel vuoto.

Ettore Licheri e Loredana De Petris, rispettivamente del Movimento 5 Stelle e del Gruppo Misto/Leu si sono espressi contro la tagliola. In una nota al presidente del Gruppo M5s hanno dichiarato che non parteciperanno al tavolo di questo pomeriggio.

“Il Movimento 5 Stelle e il Gruppo Misto/Leu non parteciperanno al tavolo indetto per le ore 17 dal presidente Andrea Ostellari. Siamo assolutamente favorevoli e disponibili al confronto, ma il presupposto indispensabile per un serio dialogo è quello di ritirare la cosiddetta tagliola della richiesta del non passaggio agli articoli, dal momento che determinerebbe l’affossamento del provvedimento stesso”.

Cosa hanno dichiarato Faraone, Letta e il M5s dopo le discussioni di ieri

Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva, e Enrico Letta, segretario del PD, sono sulla stessa linea. Faraone non ritiene opportuno andare in aula senza un accordo e sostiene la necessità di un rinvio. Resta la paura che la legge venga affossata in aula e Letta è dello stesso pensiero. Il segretario del Pd ha espresso la sua volontà di far approvare la legge.

“È da irresponsabili aver deciso di andare subito in aula senza trovare prima un accordo , occorreva fare un rinvio di una settimana per entrare nel merito del provvedimento cercando un’intesa, come aveva chiesto IV, cercando quelle modifiche auspicate anche da Letta. Senza questa intesa si rischia il naufragio in aula”.

Le dichiarazioni di Davide Faraone

“L’impegno che il Ddl Zan diventi legge qua lo prendo e lo confermo. Domani c’è un voto tagliola in Senato, chiesto da Lega e Fdi, nelle loro intenzioni vuole affossare il provvedimento. L’appello che faccio è di evitare questo, che sarebbe uno schiaffo alla maggioranza della società italiana, che vuole una risposta sui temi cui il Ddl Zan risponde. Questa risposta la vogliono tutti i giovani“. 

Enrico Letta

Anche il ministro degli Esteri, Luigi Maio, si è espresso a favore della legge a Radio Anch’io. “Il Ddl Zan dovrebbe diventare legge in pochi minuti, in questo Paese ci sono ancora forti discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. Questo non è accettabile”.

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Michela Andreatta