Do They Know It’s Christmas? A Natale non voltarti dall’altra parte

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Di Redazione Metropolitan

La musica può cambiare il mondo? Quante volte abbiamo sentito formulare questa domanda? La risposta non può certo essere liquidata con un semplice Si o con un laconico No. Il calendario dell’avvento musicale oggi vi racconterà della prima canzone scritta per una causa benefica: Do They Know It’s Christmas? nell’inverno del 1984 fu registrata dal supergruppo Band Aid per le popolazioni dell’Etiopia.

Il brano riuscì a raccogliere la partecipazione di decine di artisti e soprattutto milioni di dollari rimanendo per settimane in cima alle classifiche di mezzo mondo e diventando il singolo di maggior successo di sempre in Gran Bretagna, superato poi soltanto nel ’97 da Candle in the Wind di Elton John per Lady D.

La copertina del singolo Do They Know It's Christmas? - Ph: altervista.org
La copertina del singolo Do They Know It’s Christmas? – Ph: altervista.org

Impossibile voltarsi dall’altra parte

Nell’autunno dell’84 la BBC mandò in onda uno speciale sulla terribile carestia che stava mettendo in ginocchio l’Etiopia, già sconvolta da una grave crisi politica. L’opinione pubblica ne rimase molto turbata e fra coloro che si trovavano davanti alla tv durante la messa in onda del servizio ci fu Bob Geldof, frontman dei Boomtown Rats. Geldof rimase talmente colpito da pensare subito di dover fare qualcosa per alleviare anche in minima parte le sofferenze del popolo etiope. Contattò così Midge Ure, voce degli Ultravox, e insieme decisero di produrre un singolo di Natale per raccogliere fondi. Bob riadattò il testo di un pezzo che aveva appena scritto e si mise subito alla ricerca di altre adesioni al progetto da parte di alcuni dei musicisti più famosi in quel momento in Gran Bretagna. Midge scrisse la melodia e si occupò della produzione.

A parte qualcuno non abbastanza convinto dell’intenzione del progetto e che quindi rifiutò (tipo Morrissey), gli altri artisti si dissero molto entusiasti. Della Band Aid facevano parte: Paul Young, Boy George, Phil Collins, George Michael, Sting, Tony Hadley, Bono, Simon Le Bon, Paul Weller, Bananarama, alcuni membri dei Duran Duran, degli Spandau Ballet, degli Ultravox, dei Culture Club, dei Boomtown Rats, dei Big Country e tanti altri. David Bowie e Paul McCartney inviarono dei messaggi, poi pubblicati sul lato B del singolo. Geldof e Ure, pur essendo cantanti, decisero di non interpretare dei versi solisti ma di prendere parte soltanto al coro finale: “feed the world / let them know it’s Christmas time” (nutri il mondo / fai sapere loro che è Natale).

Do They Know It’s Christmas? – Band Aid 1984

La corsa contro il tempo e la spinta motivazionale del brano

“A volte, quel tipo di pressione porta a creare qualcosa di magico, porta ad eliminare i vincoli che si finisce per avere in studio. Dovevamo solo fare e andare avanti. Avere da tutti una traccia vocale che fosse accettabile. Come si è scoperto, molte delle tracce vocali furono eccezionali.” Midge Ure

Tutto il progetto fu realizzato in tempi record. Trevor Horn mise a disposizione gratuitamente il proprio studio di registrazione per il 25 novembre. I cantanti non conobbero il testo che dovevano interpretare se non nel momento stesso in cui giunsero nello studio. Anche il regista del videoclip di lancio del singolo, Nigel Dick, fu avvertito praticamente all’ultimo momento ed effettuò le riprese con due telecamere. Il 3 dicembre del 1984 Do They Know It’s Christmas? fu pubblicato e balzò subito in cima alle classifiche. Questo anche grazie alla promozione che Geldof stesso fece del progetto durante un’intervista allo show della BBC Radio 1, nella quale avrebbe dovuto parlare del suo ultimo album e invece parlò solo dell’idea benefica.

Sulla scia del successo del brano anche oltreoceano fu realizzata un’iniziativa simile: Usa For Africa – We Are the World, brano scritto da Michael Jackson e Lionel Richie con la produzione di Quincy Jones. Ma soprattutto Geldof organizzò poi, per la stessa causa benefica, il grande concerto del Live Aid del 1985. All’evento parteciparono anche i Queen, non invitati per le registrazioni del singolo in quanto “colpevoli” di aver suonato in Sud Africa, violando il boicottaggio internazionale nei confronti del regime di Apartheid. Fortunatamente Geldof “li perdonò” perché il set dei Queen fu il momento clou del concertone, che si concluse poi ovviamente con tutti gli artisti sul palco di Londra a cantare Do They Know It’s Christamas? In contemporanea, sul palco di Philadelphia, gli artisti conclusero con We Are The World.

Do They Know It’s Christmas? – Band Aid 30 – 2014

La strada aperta da Do They Know It’s Christmas?

Nel 1989 Band Aid II registrò nuovamente Do They Know It’s Christmas? per la stessa causa ma con produzione e artisti diversi. A vent’anni dalla registrazione originale, nel 2004, da un’idea di Chris Martin dei Coldplay nacque Band Aid 20, stavolta per aiutare la regione del Darfur in Sudan. Furono coinvolti di nuovo Geldof, Ure e Bono. Infine, nel 2014, Band Aid 30 incise di nuovo Do They Know It’s Christmas? per raccogliere fondi per la grave epidemia di ebola nell’Africa occidentale.

There’s a world outside your window
And it’s a world of dread and fear
Where the only water flowing
Is the bitter sting of tears

C’è un mondo fuori dalla tua finestra
ed è un mondo di terrore e paura
dove l’unica acqua che scorre
è l’amaro pungente delle lacrime

Quindi per tornare alla nostra domanda iniziale… la musica può cambiare il mondo? La storia ha dimostrato in più occasioni che, sebbene la musica e l’arte in generale da sole non possano essere risolutive, sicuramente possono e, aggiungerei, devono fare la propria parte in quello che potremmo definire “risveglio delle coscienze”. La musica può spronarci a guardare al di là del nostro piccolo orticello, a realizzare una visione più globale di quello che succede nel mondo e ridimensionare e vedere nella giusta angolazione ciò che accade a noi e a chi ci sta intorno. E quale periodo più adatto del Natale per fermarsi e chiedersi: “Posso fare di più?”.

“Siate sempre capaci di sentire, nel più profondo, qualunque ingiustizia commessa contro chiunque, in qualunque parte del mondo. “Ernesto Che Guevara

Emanuela Cristo

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