Domande dei parenti a Natale: come rispondere (e sopravvivere)

Foto dell'autore

Di Rossella Papa

C’è chi non vede l’ora che arrivi il giorno di festa per il pranzo a dieci portate, e chi invece si immagina quel momento pensa solo a una cosa: le domande dei parenti a Natale. Tra una partita a tombola e una foto di gruppo, le domande arrivano puntuali e taglienti come frecce, immancabili e ogni anno più inopportune. Quali sono le più gettonate? Ma soprattutto, come rispondere alle domande dei parenti a Natale, evitando di uscirne anche quest’anno più imbarazzati (e frustrati, speriamo di no) del solito?

Ecco alcuni consigli per affrontare le domande dei parenti a Natale

La laurea

E allora, quando ti laurei? Quanto ti manca per la proclamazione? E insieme c’è tutto il pacchetto degli esami: quanti te ne mancano, che media hai, il prossimo quando ce l’hai? Ma non preoccuparti, arrivano puntuali anche quelle della tesi (più scomode di tutte): come va con la tesi? Finita? “Sì, finita come la pazienza che ho per ascoltare tutte queste domande”. Rispondere con ironia può dissimulare, o provocare, e non è sempre un bel frisbee. Però è sicuramente il modo più leggero e tagliente per scrollarsi di dosso una di queste domande dei parenti a Natale. Può essere utile rispondere con gentilezza, dicendo esattamente la verità e spiazzarli così, nel tentativo di troncare la conversazione semplicemente con un dato di fatto.

Il lavoro

Ora che ti sei laureato, che lavoro vuoi fare? Hai trovato lavoro? Dove sei stato assunto? Che posizione lavorativa hai ora? Perché se la laurea poteva essere una condizione scomoda da commentare con i parenti, con il lavoro non c’è scampo: la critica è alle porte.  Però c’è un modo per superare l’imbarazzo e giocare bene la partita: dire qualcosa che loro sicuramente non sanno. Iniziare a nominare in inglese tutte le mansioni dei lavori che fai, vorresti fare o a cui ambisci, è il primo modo per fare lo sgambetto. E una bell’analisi del mercato del lavoro di quel settore li coglierà impreparati: sembrerai quasi professionale. E anche se un lavoro non c’è, almeno saprai spiegare bene quello che non hai…

L’amore

 E la fidanzatina, il fidanzatino? Non ti sei più rifidanzato? Con chi stai uscendo? Sarebbe interessante provare a rispondere a una di queste domande dei parenti a Natale spiegando cos’è il gender fluid o raccontare l’aneddoto dell’ultimo tinder date. Qui scherziamo, ma non è facile affrontare situazioni scomode dove la propria situazione sessuale e sentimentale è complicata. È come chiedere a una coppia: perché non fate un bambino? E magari non si può. Sarebbe opportuno alzarsi in piedi sul tavolo e fare un monologo sulla questione, ma forse sprecare energie per un confronto a senso unico può soltanto renderci più frustranti. E allora proviamo a divertirci, per un giorno: inventa quello che desideri. E un buon bicchiere di vino. 

Seguici su:

TwitterInstagramFacebookMetròMetropolitan Magazine N6