Il fumettista giapponese di manga (mangaka) Leiji Matsumoto, autore di opere come ‘Capitan Harlock” e “Space Battleship Yamato”, è morto all’eta’ di 85 anni. Matsumoto è deceduto il 13 febbraio in un ospedale di Tokyo, si legge in un comunicato pubblicato sui social del suo sito ufficiale, Leijisha, gestito dalla figlia, Makiko Matsumoto.
“Il ‘mangaka’ Leiji Matsumoto ha intrapreso un viaggio verso il mare delle stelle il 13 febbraio 2023. (…) Diceva sempre: ‘Ci rivedremo in quel luogo dove le ruote del tempo si incrociano’. Noi crediamo in quelle parole e attendiamo con ansia quel giorno”, ha scritto Makiko nell’annuncio della morte
Chi era Leiji Matsumoto
Nato il 25 gennaio 1938, Matsumoto crebbe immerso nella passione per lo schermo, guardando i cartoni animati americani e avendo ricevuto in regalo dal padre un proiettore 35mm; alla fine della seconda guerra mondiale aveva appena 7 anni e pare fossero stati proprio i tragici eventi bellici a spingerlo a immaginare storie in cui l’umanità rifiuta la guerra per vivere in pace sulla Terra: “Gli esseri umani dovrebbero sforzarsi di proteggere ogni essere vivente e la natura sul nostro pianeta”, aveva dichiarato nel 2015 alla tv nipponica NHK, e tutta la sua opera è legata all’immaginazione di lontani mondi futuristici in cui eroi idealistici lottano contro i vizi dell’umanità.
Dopo i primi esordi negli anni Cinquanta (tra cui Le avventure di un’ape), il disegnatore creò appunto alcune storie manga ambientate durante il secondo conflitto mondiale, ma fu solo negli anni Settanta che raggiunse l’apice del successo con alcuni manga d’ispirazione fantascientifica divenuti poi anime ed entrati nella storia di questo genere: nel 1974 arrivò La corazzata Yamato e nel 1977 fu la volta sia di Capitan Harlock sia di Galaxy Express 999, che condividono lo stesso universo di personaggi e ambientazioni spaziali. Seguirono negli anni successivi diversi spin-off e altri titoli legati al genere della space opera, come Queen Emeraldas, La regina dei mille anni e Danguard A.