Musica

Elton John non cede il suo catalogo: una scelta controcorrente

Davanti all’attuale e sempre più diffusa “moda” di cantanti e musicisti di ogni genere di vendere i diritti del proprio catalogo, Elton John fa una scelta controcorrente. Decide di tenere per sè tutto il suo catalogo. Lo conferma David Furnish, suo marito e manager definendo come “impensabile” una scelta di questo tipo.

La “moda” dell’acquisizione dei cataloghi musicali

In maniera particolare negli ultimi tempi si sta diffondendo nel settore musicale il desiderio da parte di cantanti e musicisti di ogni genere di cedere i diritti dei propri cataloghi a fondi di investimento e private equity. Ad esempio, Primary Wave Music, editoria musicale privata, ha appena acquisito l’80% del catalogo di Stevie Nicks per un valroe stimato di 100 milioni di dollari. Hipgnosis Songs, fondo di investimento britannico in ambito musicale, ha invece speso oltre un 1.2 miliardi di dollari per acquisire i diritti sui repertori di una serie di artisti di successo internazionale come Beyoncé e Blondie.

Merck Mercuriadis, oggi boss della Hipgnosis, è stato uno dei precursori di questa evoluzione economica in ambito musicale. Negli ultimi tempi egli ha infatti acquisito oltre 13mila titoli musicali con quotazioni da mercato strabilianti. «Una canzone di successo è un solido e affidabile veicolo di flussi di entrate» afferma Mercuriadis.

«La musica ha valori sganciati dal mercato, perché la gente non ne può fare a meno, comunque vadano le cose. Molto meglio che rischiarsela in settori meno solidi. Il pubblico non smetterà di spendere 10 dollari al mese per un abbonamento a Spotify, mentre altri generi di investimento sono assai più volatili. Ciò che è accaduto durante la pandemia ne sia la prova: gli abbonamenti ai servizi streaming sono schizzati verso l’alto», ha quindi aggiunto evidenziando quanto questo sia un investimento che, nel lungo termine, renderà moltissimo.

Contro la cessione dei cataloghi: Elton John tiene per sè le proprie canzoni

Contro questa moda si pone Elton John, cantautore, compositore e pianista britannico che a partire dagli anni ’60 ha rivoluzionato il pop contemporaneo. L’artista ha infatti deciso di non cedere alle lusinghe economiche di case di edizioni. A rivelarlo è stato il suo manager e marito David Furnish. I due si sono sposati nel dicembre del 2005 a Windsor in una delle prime unioni civili omosessuali celebrate in Gran Bretagna.

Durante un’intervista alla rivista di settore britannica MBUK, Furnish esprime chiaramente la sua opinione. “Una scelta del genere, in questa fase, è impensabile. Solo il pensiero di rinunciare a quel tipo di controllo sul proprio patrimonio artistico… no“.

Per come la vedo, [cedere il proprio catalogo] è la più grande decisione emotiva che un artista possa prendere”, ha proseguito Furnish. “Se la si prende, ci si convive emotivamente, con il denaro guadagnato che può migliorare sostanzialmente la qualità della tua vita, aprire nuove opportunità o portare maggiore appagamento, maggiore pace o qualunque cosa si cerchi nella vita. Allora sì, va bene. Ma, personalmente, non riesco a pensare a niente di più angosciante – e nemmeno Elton – che stare a guardare qualcun altro prendere le sue canzoni e quelle di Bernie [Taupin] e farci quello che vuole”.

Cristina Caputo

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