Émilie du Châtelet, la matematica libertina

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Di Giusy Celeste

Il 17 Dicembre 1706 a Parigi nacque Gabrielle Émilie Le Tonnelier de Breteuil, marchesa du Châtelet, detta semplicemente Émilie du Châtelet, una matematica e fisica francese. Il suo più grande merito fu quello di aver sviluppato le teorie di Leibniz e Newton. Ebbe una relazione con Voltaire e poi con il poeta Saint Lambert. Rimase incinta ad un’età rischiosa per l’epoca (quarantadue anni), tant’è che morì dopo sei giorni dal parto, prima di lei la sua bambina (1749). Voltaire scrisse dopo la sua morte: “Non ho perduto un’amante ma la metà di me stesso. Un’anima per la quale sembrava fatta la mia”.

Émilie du Châtelet, la matematica libertina: vita e opere

“La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro”.

Émilie du Châtelet

Émilie nasce in una famiglia importante per l’epoca se si pensa che suo padre era considerato dai componenti della corte dell’allora re Luigi XIV. Studiò greco, latino, tedesco, danza, teatro, tutto con molta diligenza. Amava molto anche frequentare le feste. A diciannove anni sposò il marchese trentenne Florent Claude du Châtelet per ragioni di natura politica. Da lui ha tre figli nonostante la carriera militare lo rendeva spesso assente. Émilie, infatti, ebbe molte relazioni extra-coniugali; le prime con il marchese di Guébriant e il duca di Richelieu. Nel 1733, però, iniziò la sua storia d’amore più importante, quella con il filosofo Voltaire. Vissero per un periodo anche insieme in un edificio di proprietà del marito Florent senza nascondersi minimamente.

Nell’anno 1737 Émilie pubblicò l’opera “Elementi della filosofia di Newton”, scritta con Voltaire. Negli anni successivi pubblicò anche “Istituzioni di fisica” contenente le teorie di Leibniz ed iniziò a tradurre i “Principia matematica” di Newton aggiungendovi una parte in cui riportava l’ampliamento di tali principi apportati dagli scienziati francesi. Nel 1746 lasciò Voltaire per il poeta Saint-Lambert che era dieci anni più giovane di lei. Quest’ultimo, pur non essendo attratto dalla matematica, ci sta insieme per vendicarsi di Madame de Boufflers, la sua precedente amante che lo aveva lasciato. Di lui rimane incinta e come detto muore sei giorni dopo il parto, mentre la sua figlioletta si spense subito dopo essere venuta alla luce. Saint-Lambert e Voltaire le stettero accanto durante gli ultimi giorni.

Giusy Celeste